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Expo 2015 si avvicina alla chiusura Martina: I risultati verranno nel tempo

A poche settimane dalla chiusura di Expo interviene il Ministro Maurizio Martina che sostiene che i risultati dell’evento globale si vedranno negli anni. L’Italia ha comunque coltivato importanti relazioni internazionali. Il sito di Expo diventerà un incubatore di tecnologie dell'impresa, purché ci sia un focus, un’identità chiara

06 ottobre 2015 | 10:44
Expo 2015 si avvicina alla chiusura 
Martina: I risultati verranno nel tempo
Expo 2015 si avvicina alla chiusura 
Martina: I risultati verranno nel tempo

Expo 2015 si avvicina alla chiusura Martina: I risultati verranno nel tempo

A poche settimane dalla chiusura di Expo interviene il Ministro Maurizio Martina che sostiene che i risultati dell’evento globale si vedranno negli anni. L’Italia ha comunque coltivato importanti relazioni internazionali. Il sito di Expo diventerà un incubatore di tecnologie dell'impresa, purché ci sia un focus, un’identità chiara

06 ottobre 2015 | 10:44
 

Mancano poco meno di tre settimane alla chiusura di Expo 2015. L’evento che per la sua valenza internazionale ha suscitato da una parte grande soddisfazioni dall’altra non poche polemiche. A questo proposito interviene il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina (nella foto), che hai microfoni di Rtl 102.5 sostiene come gli effetti di Expo fioriranno nei prossimi anni.



«L'effetto di Expo - dichiara Martina - va giudicato sul medio periodo. Ciò che abbiamo seminato andrà coltivato negli anni a venire. Secondo me un fatto straordinario è che per la prima volta un'Esposizione universale torna sulla scena internazionale con un contenuto dirompente, comprensibile, forte. Non è un caso che 50 capi di Governo abbiano attraversato il sito di Milano, non è un caso che i contenuti di Expo, in particolare legati al grande tema della lotta alla fame, si siano direttamente collegati agli obiettivi del millennio che proprio qualche giorno fa le Nazioni Unite hanno approvato, non è un caso che fra qualche giorno avremo Ban Ki-Moon, il segretario generale dell'Onu, con il Presidente Mattarella».

«L'Italia - continua Martina - ha contribuito a mettere al centro della discussione politica istituzionale globale un tema cruciale come quello della lotta alla fame, di più, ci sono una serie di progetti, iniziative, interventi, che verranno lavorati anche nei prossimi mesi, figli della diplomazia di Expo, della discussione che abbiamo fatto qui».

«Al netto dei cicli economici, delle imprese, dei visitatori, dei fatturati - ha sottolineato il Ministro - c'è una potenza straordinaria nella relazione, soprattutto con la conoscenza, che in questi sei mesi abbiamo ingaggiato con il mondo. Sabato c'è l'ultima tappa di "Expo delle idee" e dimostreremo come, ad esempio, con Expo abbiamo intrecciato relazioni con le università del mondo, ma sono centinaia, ne contiamo più di duecento. Questo è capitale umano, risorse, intelligente, relazioni strepitose, ma dobbiamo andare avanti, per questo dico che con il 31 ottobre non finisce».

Maurizio Martina

«Questi sei mesi - ribadisce Martina - ci hanno detto una cosa fondamentale, cioè che nel tempo della globalizzazione l'Italia è un Paese forse piccolo rispetto alle grandi potenze, ha però una potenza sul versante della diplomazia agricola, alimentare, su alcuni temi che saranno sempre più importanti in futuro, pensate alla questione cruciale dell'allungamento della vita e delle tecnologie necessarie ad accompagnarlo. Noi lì abbiamo alcune esperienze, una sensibilità, un modo di fare, che sono uniche al mondo. Allora se noi intrecciamo bene l'esperienza di Expo di questi sei mesi e questa prospettiva noi possiamo davvero dotare il Paese di uno strumento formidabile per i prossimi anni».

Parole quelle del Ministro Martina che fanno ben sperare in una crescita futura del Paese, che da questo evento globale, a suo dire, sembra possa solo trarre benefici. Messi da parte i buoni pronostici però in molti si chiedono che fine farà il sito dell’Esposizione universale, che tanto è costato alle casse della città e che ha richiesto tempi ingenti di lavorazione.

«L'area deve avere una coerenza strettissima con il tema della conoscenza, dell'innovazione, della tecnologia - sostiene Maurizio Martina - quindi ci sta la proposta dell’Università Statale di Milano, ci sta la proposta di un incubatore di tecnologie dell'impresa, purché ci sia un focus, un’identità chiara. Noi non possiamo fare un parco tecnologico generico, noi abbiamo il dovere di focalizzare i nostri sforzi su un tema di frontiera dove possiamo fare la differenza rispetto ad altri Paesi. Se ascoltate ad esempio i grandi operatori internazionali che lavorano su queste grandi piattaforme da sempre, la prima cosa che dicono è che ci vuole un’identità chiara. Ci può stare ovviamente un'operazione multi servizi, purché ci sia al centro un cuore, uno scheletro, un'anima riconoscibile. Il titolo "Nutrire il pianeta energie per la vita" è di una modernità disarmante, per certi versi, quindi io sarei molto coerente con quello. Il Governo avrà assolutamente una parte fondamentale di questo lavoro».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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