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Difendere lo stile e il gusto italiano La pasticceria in prima linea con AMPI

L’Accademia Maestri Pasticceri Italiani è sempre al lavoro per valorizzare i prodotti, le idee, il gusto e lo stile italiano. Il Simposio annuale e la partecipazioni a concorsi internazionali ne sono la dimostrazione. Per i giovani che sognano una carriera nel settore, il consiglio è frequentare dei corsi validi e avere tanta volontà

28 gennaio 2016 | 14:03
Difendere lo stile e il gusto italiano 
La pasticceria in prima linea con AMPI
Difendere lo stile e il gusto italiano 
La pasticceria in prima linea con AMPI

Difendere lo stile e il gusto italiano La pasticceria in prima linea con AMPI

L’Accademia Maestri Pasticceri Italiani è sempre al lavoro per valorizzare i prodotti, le idee, il gusto e lo stile italiano. Il Simposio annuale e la partecipazioni a concorsi internazionali ne sono la dimostrazione. Per i giovani che sognano una carriera nel settore, il consiglio è frequentare dei corsi validi e avere tanta volontà

28 gennaio 2016 | 14:03
 

Dalla vittoria della Coupe du Monde de la Pâtisserie 2015 a Lione al 22° Simposio, attraverso una lunga serie di iniziative di successo, l’Accademia Maestri Pasticceri Italiani (AMPI) sta riuscendo nell’intento di promuovere e divulgare la pasticceria di alta qualità. Se il 2015 è stato un anno ricco di soddisfazioni per l’associazione che rappresenta la sintesi massima della professionalità nell’ambito della pasticceria nazionale, il 2016 si prospetta ancora più promettente e all’insegna del rispetto dello stile italiano.

Gino Fabbri

«Il bilancio del 2015 per Ampi - dichiara il presidente AMPI Gino Fabbri (nella foto) - è molto positivo, perché siamo riusciti a realizzare un Simposio sulle torte all’italiana, con stile e gusto italiani, e ce l’abbiamo fatta proprio in maniera direi egregia, al di sopra delle mie aspettative da presidente. Questo mi ha reso molto orgoglioso, anche dell’equipe che siamo riusciti pian piano a costruire sotto un profilo anche culturale, in relazione a quello che ci prefiggiamo, il Made in Italy, una nostra filosofia con prodotti italiani, idee italiane, ma soprattutto stile e gusto italiani. È questo che noi dobbiamo difendere, perché non dobbiamo essere secondi a nessuno, ed è quello che stiamo cercando di fare».

AMPI raggruppa 60 Accademici distribuiti su tutto il territorio nazionale; per far parte dell’Associazione, conseguire e mantenere questo obiettivo, gli aspiranti Accademici devono sostenere un esame molto selettivo, seguendo scrupolosamente quanto indicato nel “Regolamento e Statuto”. Il percorso per i giovani che aspirano a diventare pasticceri, per poi un giorno potersi iscrivere all’Associazione, è più complesso; le scuole di formazione sono molte, ma è bene selezionarle in base all’offerta e ai docenti.



«A un giovane aspirante pasticcere serve alla base una grande volontà, una grande passione e una fortissima forza di umiltà, perché bisogna approcciarsi a un mondo che è sì bello, ma ha anche tanti aspetti di sacrificio, anche se il lavoro non deve essere un sacrificio; possiamo dire un momento in cui bisogna mettersi alla prova svariate volte, facendo anche tanti errori. La vita non si costruisce partendo dalle cose facili, ma dalle difficoltà, dalle situazioni difficili: è in quei momenti che ti formi veramente, partendo dagli errori, senza però lasciarsi abbattere, senza lasciarsi prendere dallo sconforto, ma affrontando a viso duro le proprie sfide».

«Poi per quanto riguarda la formazione io credo giusto che questi ragazzi si appoggino a delle scuole o a dei percorsi formativi che gli permettano di conoscere persone già preparate, che li possano indirizzare nella direzione giusta. Gli investimenti economici devono sempre essere fatti a ragion veduta: le scuole e i percorsi costano, devono essere scelte fatte con responsabilità, anche usufruendo di risorse già conosciute, di nome, di fama e di storia. Dove esiste già una cultura, una storia, sicuramente la formazione diventa molto più attendibile: se io devo annegare è meglio che lo faccia in un mare d’acqua, non in un bicchiere. Intendo dire che la scelta più difficile è anche quella più bella, perché quando l’hai superata, avrai ottenuto una maggior soddisfazione».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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