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«A colazione il momento più bello» A Tavola con... Federica Fontana

di Andrea Radic
 
07 ottobre 2017 | 10:34

«A colazione il momento più bello» A Tavola con... Federica Fontana

di Andrea Radic
07 ottobre 2017 | 10:34
 

Federica Fontana, conduttrice su TV8 di Europa Legue, tifosa del Milan, mamma e moglie, appassionata di Running (madrina del Walking Day di Milano il 29 ottobre) il suo cavallo di battaglia ai fornelli è il risotto.

Siamo al ristorante Marchesino, dove il maestro Gualtiero Marchesi tiene alta la bandiera italiana dalla sommità della tradizione gastronomica del nostro Paese. «Mi sono sposata a Erbusco all'Albereta di Gualtiero Marchesi - ricorda Federica - un ricordo meraviglioso che mi porto nel cuore. Essere qui oggi ha un sapore del tutto particolare per me. Il maestro Marchesi e dunque anche questo luogo, fanno parte anche della mia storia, bellissimi ricordi legati alla tavola e al momento speciale e stupendo del matrimonio».

Federica Fontana («A colazione il momento più bello»  A Tavola con... Federica Fontana)
Federica Fontana

La classe di Marchesi e quella di Federica Fontana si sono incontrate insomma…
Grazie, è stato davvero un momento speciale, anche quello di qualche tempo prima dove con una coppia di amici abbiamo provato diversi piatti per decidere il menu, e che meraviglia la torta di nozze, una millefoglie davvero buonissima.

Federica Fontana più in cucina o a tavola?
La cucina mi piace, amo pensare e creare piatti particolari, ci sono ingredienti che apprezzo di più a seconda delle stagioni. Ho passato lo scorso inverno a mangiare carote e zenzero, vi suggerisco una vellutata di carote con lo zenzero e un cucchiaio di caprino, un mix di dolce e agrumatico con lo spicy dello zenzero, per finire una grattata di sale nero.

Appassionata e interessata alla cucina e agli ingredienti?
Sì mi piace anche improvvisare con quel che c'è, un riso venere saltato in padella con le verdure può essere un gran piatto. È una volta alla settimana ci si può concedere un fritto, stimola positivamente il metabolismo.

Enrico Dandolo, Federica Fontana e Paola Marchesi («A colazione il momento più bello»  A Tavola con... Federica Fontana)
Enrico Dandolo, Federica Fontana e Paola Marchesi

Conduttrice televisiva e donna di sport, ma tre anni fa hai presentato la serata della Michelin per i sessant'anni della celebre guida…
Bellissima esperienza, hanno allestito otto cucine per gli otto "tristellati" italiani e ciascuno ha presentato il proprio piatto da Heinz Beck a Massimo Bottura ai fratelli Chicco e Bobo Cerea. Una serata che mi ha davvero affascinata.

La cucina è anche condivisione, in particolare in famiglia
È bellissimo sedersi a tavola tutti insieme, noi lo facciamo tutte le mattine a colazione, un momento importante per condividere e poi partire ciascuno per la propria giornata. I miei figli stanno cominciando a capire adesso il valore del cibo, le differenze, le diverse possibilità. Fino ad ora hanno mangiato piatti da bambini come pasta al pomodoro, ragù, lasagne, cotolette tutto ciò che ai più piccoli piace parecchio. Con mia grande gioia mio figlio di dieci anni comincia a voler spaziare, a provare il pesce spada, a cercare gusti nuovi come il "guacamaole", ancora qualche tabù sulle verdure crude, però sono contenta.

(«A colazione il momento più bello»  A Tavola con... Federica Fontana)

Parlando di alimentazione, che valori vuoi trasmettere loro?
Valori acquisiti nel corso del tempo, qualche anno fa non si era così attenti all'alimentazione come lo siamo oggi, i miei figli stanno imparando che certi cibi fanno meno bene di altri, io cerco di dare loro equilibrio in tavola. Se non mangi la verdura devi mangiare la frutta, una delle due deve esserci durante il pasto e non preparo mai due piatti, o un primo o un secondo.

Il profumo della tua infanzia, il momento che vuoi ricordare?
Il momento è ancora la prima colazione, mia zia mi racconta sempre che da bambina mi svegliavo e andavo a prendermi le mie "cosucce" per far colazione. Il profumo è quello dei piatti che cucinavo con mia nonna a Monza, lei faceva gli gnocchi, i tortellini le tagliatelle, tutto fatto in casa, il profumo della pasta fresca. E ho imparato bene, so fare gli gnocchi, i ravioli, la pasta fresca.

Difficile?
La cosa più facile del mondo basta comprare le patate giuste, poi ci vogliono piccoli segreti come usare poca farina, negli gnocchi più buoni la farina non si sente.

(«A colazione il momento più bello»  A Tavola con... Federica Fontana)

Cos'altro?
Il risotto, in casa mia sempre un successo, l'ho imparato a cucinare sin da piccolissima, ne preparo di diversi tipi, se tu dovessi chiedermi che piatto amo cucinare più di tutti...

Lo faccio, quale piatto?
Un risotto.

Sei stata una bambina felice?
Si direi proprio di sì.

E a Monza andavi all'autodromo?
Fa parte della mia infanzia della mia vita, del mio sapere. Ero una grande tifosa di Ayrton Senna. Ho sofferto moltissimo per la sua scomparsa. Nel passato c'erano meno eventi e il Gran Premio d'Italia era davvero un evento nazionale di grandissimo rilievo più di quanto non lo sia oggi.

La cucina del mondo ti attira, ti interessa?
Mi piace molto rubare gli ingredienti alle cucine del mondo, anche perché come si mangia in Italia non si mangia in nessun luogo, sono una grande sostenitrice della nostra cucina, comunque curiosa e mi piace sperimentare. Amo le spezie orientali e anche le loro varietà di riso.

Il tuo rapporto con il vino?
Sono legata al territorio mi piacciono moltissimo le bollicine italiane, sostengo la tradizione del Trentino con Ferrari dei Lunelli e la Franciacorta con Cà del Bosco e Zanella, territori che ho recentemente riscoperto. Poi, non mi faccio mancare un buon bicchiere di rosso a tavola soprattutto a pranzo, le bollicine le bevo più volentieri la sera o per una festa, un party. Nei territori delle bollicine italiane ho anche scoperto rossi davvero interessanti che mi piacciono molto. Quando il tempo me lo consente mi piace visitare cantine e noto i grandi progressi che hanno fatto.

Federica, le donne e il calcio?
Un bel matrimonio, no? Il calcio è lo sport che gli uomini preferiscono e dunque non può mancare una figura femminile, un po' la ciliegina sulla torta. Io ho il mio ruolo nell'interpretare il calcio, diverso da quello di un commentatore ex giocatore, ma ognuno è un ingrediente utile e saporito come in un buon piatto.

Sei tifosa?
Sì, milanista.

Vai allo stadio?
Sì, mi piace molto.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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