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A Tavola con... Arianna Censi «La cucina mi piace, mi rilassa»

di Andrea Radic
 
14 ottobre 2017 | 10:54

A Tavola con... Arianna Censi «La cucina mi piace, mi rilassa»

di Andrea Radic
14 ottobre 2017 | 10:54
 

Arianna Censi è vicesindaca metropolitana di Milano, dove è nata. Per due mandati sindaca di Locate Triulzi, membro dell'assemblea nazionale del Pd al quale è iscritta dalla fondazione, abita a Opera e adora le uova.

L'abbiamo incontrata a tavola a Milano, dove è anche stata eletta consigliere comunale. Abbiamo scoperto che in cucina ci sta volentieri, «quando ho tempo, mi piace e mi rilassa. Il mio piatto preferito? Un uovo al tegamino». E l'uovo lo ha trovato anche nel menu del ristorante Bioesserì, dove l'abbiamo incontrata, tanto che ha volentieri accettato l'invito in cucina del cuoco Federico Della Vecchia per osservarne la preparazione.

Arianna Censi (A Tavola con... Arianna Censi «La cucina mi piace, mi rilassa»)
Arianna Censi

Iniziamo a parlare mentre Vittorio Borgia, proprietario con il fratello Saverio, di Bioesserì, le illustra la parte del locale dove sono in vendita prodotti bio, numerosi dei quali sono utilizzati da Della Vecchia.

Quanto è importante la qualità dei prodotti?
Il settore "bio" rappresenta una seria filiera alimentare che ha molto aiutato la produzione italiana, spesso le aziende come Alce Nero e i ristoranti come questo aiutano i produttori, perché danno garanzie rispetto al destino di ciò che producono, tolgono l'ansia di non sapere come distribuire e commercializzare e consentono di concentrarsi sulla qualità.

Una cucina attenta e di grande mano quella di Della Vecchia. Viene da Ischia e definisce la sua «una cucina di casa. Da noi a Bioesserì è un po' come essere a Ischia dove i prodotti sono quelli dell'orto, sani e controllati».

Vicesindaca, il cibo sta crescendo in Italia e crea nuove professioni, nuove opportunità di lavoro
Certamente, è un momento nel quale molti ragazzi e ragazze si avvicinano a questo settore per lavorarci e noi istituzioni e società dobbiamo essere pronti a offrire loro un percorso formativo adeguato. I cuochi che oggi hanno grande visibilità stanno trasmettendo la voglia di fare a molti giovani. Ecco, dobbiamo aiutare questo spirito e dare loro opportunità reali.

Quali sono le responsabilità del vicesindaco metropolitano?
Innanzitutto quella di lavorare insieme al sindaco per realizzare obiettivi di sviluppo dell'area metropolitana che conta ben 134 comuni e 3milioni e 800mila persone circa, numero poco più grande rispetto a quello degli abitanti della Toscana, eppure il ruolo della città metropolitana non è stato riconosciuto dalla legge istitutiva, né da quella regionale: un errore nei confronti dei cittadini e del territorio.

Federico Della Vecchia, Arianna Censi e Vittorio Borgia (A Tavola con... Arianna Censi «La cucina mi piace, mi rilassa»)
Federico Della Vecchia, Arianna Censi e Vittorio Borgia

Quali competenze avete?
Strade, scuole e formazione professionale sono le principali, ma io aggiungo promozione dello sviluppo socio-economico, che significa far crescere l'impresa, dare sostegno alle politiche di welfare, costruire reti metropolitane.

Cosa le manca per mirare davvero a questi obiettivi?
Avere le risorse per realizzare queste politiche, avere la forza nei confronti del governo di dire cosa vogliamo fare e poter essere giudicata su quello: se non hai risorse e sei costretta a tagliare non ti giudicheranno mai. La mancanza di riconoscimento istituzionale costringe a spendere energie nel chiedere di poter lavorare e non nel lavorare.

A quanto ammonta lo stipendio del vicesindaco metropolitano?
A zero, nessuno di noi lo percepisce, siamo ventiquattro membri del consiglio metropolitano e altri otto che sono consiglieri delegati scelti tra i sindaci. Sono bravissimi e sono una risorsa per questo territorio.

Il suo rapporto con la cucina
Mi piace, mi rilassa, il sabato e la domenica soprattutto, purtroppo ho poco tempo, altrimenti lo farei di più. Anche fare la spesa è un momento che mi piace, passo dieci minuti per gli acquisti e ore a chiacchierare con le persone, al mercato, sono scambi importanti, nella cittadina dove ho amministrato come sindaco. È ancora quello il momento in cui ti dicono cosa hai fatto bene e cosa magari no. È un luogo di socialità.

Cucinare è una dimostrazione di affetto?
Certo, io sono come mia mamma: la prima domanda che faccio è "hai mangiato?". Non c'è niente da fare, è così. Mia nonna era una cuoca spartana, ma bravissima. Ricordo la sua focaccia fritta e poi mangiata davanti al fuoco con amichetti e amichette dopo una giornata passata a giocare fuori, anche se pioveva, ma lei non ci rimproverava... ci nutriva.

Il cibo preferito?
Le uova in tegamino, l'uovo è meraviglioso.

La cena che non dimenticherà?
A Piscinas, un bellissimo luogo della Sardegna, c'è un ex deposito ristrutturato, si può cenare sul mare e quella sera scendeva il sole, forse uno dei posti più belli in cui ho mangiato.

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