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Alla scoperta della Maremma Toscana con il Consorzio di Tutela Vini

di Gabriele Ancona
vicedirettore
 
20 novembre 2017 | 14:51

Alla scoperta della Maremma Toscana con il Consorzio di Tutela Vini

di Gabriele Ancona
vicedirettore
20 novembre 2017 | 14:51
 

Un territorio che tutti conoscono, a parole, ma che in realtà è da scoprire. Soprattutto a livello enologico, perché molto frammentato in piccole aree di produzione. La Maremma Toscana è un universo vinicolo prezioso.

Un’area geografica versatile e attraente sul fronte turistico, che può contare su diverse sfaccettature di eccellenza, come la gastronomia, una costa e un entroterra unici, un ricco patrimonio archeologico, un comparto golfistico rinomato e numerose cantine. Un microterroir enologico che il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana sta promuovendo con determinazione.

«Abbiamo realizzato e stiamo programmando concrete azioni di incoming destinate a operatori del settore italiani e stranieri - ha dichiarato Edoardo Donato, presidente del Consorzio - oltre a un intenso programma di eventi, tavole rotonde e convegni. Iniziative che ci permettono di presentare l’eterogenea realtà della Maremma. Lo scopo della Doc Maremma Toscana è oggi quello di affascinare e stupire gli amanti del bello e del buono di tutto il mondo, valorizzando le diversità di questo sorprendente territorio e ampliando gli orizzonti del gusto toscano attraverso la varietà e la qualità di questi pregiati vini».

(Alla scoperta della Maremma Toscana con il Consorzio di Tutela Vini)

La Maremma Toscana Doc conta infatti su una vasta zona di produzione - l’intera provincia di Grosseto - dove sono presenti 8.770 ettari di vigneto. «Nessun altro territorio in Toscana può offrire una scelta così variegata di vini, grazie sia all’apporto di una notevole biodiversità nelle varietà coltivate - dalle internazionali Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Syrah, Viognier, Sauvignon, Chardonnay, Petit Verdot, alle tradizionali Ciliegiolo, Alicante, Vermentino, Sangiovese, Ansonica - sia alla grande varietà delle condizioni pedoclimatiche che contraddistinguono un territorio così ampio», ha puntualizzato Luca Pollini, direttore del Consorzio.

Il Consorzio si trova così a gestire un portafoglio di proposte enologiche equilibrato, in grado di soddisfare palati ed esigenze diverse. Dai bianchi freschi della costa a base per lo più di Vermentino a quelli più strutturati delle aree interne a ridosso delle Colline Metallifere e del territorio del Tufo, ai rosati sempre più oggetto di interesse ottenuti con l’utilizzo di Sangiovese, Syrah, Ciliegiolo, Alicante, Merlot fino all’Aleatico, per finire con i rossi ottenuti dall’impiego in purezza o in blend di varietà autoctone e internazionali.

(Alla scoperta della Maremma Toscana con il Consorzio di Tutela Vini)

Un viaggio in questa enologia così complessa si è svolto a Milano presso l’osteria Al Pont de Ferr dove sono stati presentati in degustazione 10 vini. Due bianchi (Ansonica 2016 e un blend 2016 di Trebbiano, Chardonnay e Sauvignon), un Sangiovese in purezza vinificato in rosato 2016 e sette rossi 2016, 2015, 2013 (Merlot, Cabernet e Cabernet Sauvignon 100% e diverse combinazioni di cantina tra Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Syrah, Petit Verdot, Merlot, Cabernet Franc e Carménère).

Nato nel 2014 dopo il conferimento della Doc (2010), il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana oggi conta 272 aziende associate, di cui 194 viticoltori (per la maggior parte conferenti uve a cantine cooperative), 1 imbottigliatore e 79 aziende “verticali” che vinificano le proprie uve e imbottigliano i propri vini. Un totale di 5,5 milioni di bottiglie prodotte all’anno, il 70% di rossi e il 30% di bianchi. A conferma del fatto che quest’area geografica è vocata anche per un’ottima evoluzione dei bianchi. I vini di Maremma si propongono al mercato con un’offerta variegata, ad ampio spettro, dai vini freschi e giovani a quelli da lungo invecchiamento.

Per informazioni: www.consorziovinimaremma.it

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