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A Torino nasce Edit I tanti volti dell'Eat&Drink

di Piera Genta
 
27 novembre 2017 | 15:51

A Torino nasce Edit I tanti volti dell'Eat&Drink

di Piera Genta
27 novembre 2017 | 15:51
 

A Torino c’è fermento. La città si è svegliata pochi giorni fa con due novità: il debutto di Corriere Torino, la nuova edizione locale del Corriere della Sera, e l’apertura di Edit, Eat Drink Innovate Together.

Due importanti progetti strategici che a modo loro vogliono condividere un’esperienza e fare di Torino una nuova destinazione da raccontare e da vivere. Edit, nato dalla visione strategica di Marco Brignone, imprenditore torinese proveniente dal settore bancario, si trova nella manica ovest nel complesso industriale che un tempo ospitava lo stabilimento Incet, storica fabbrica di cavi elettrici.

(A Torino nasce Edit Eat&Drink condividono le idee)

Due piani, affacciati su una corte interna, 2400 mq, curati dallo studio torinese di architettura e design Lamatilde, che si presentano con tanti volti: birreria, ristorante, cocktail bar, bakery cafè in cui nulla è lasciato al caso. Ognuno di questi spazi è stato affidato a grandi professionisti del settore. Una squadra di vere eccellenze nata nello spirito della condivisione di stimoli e di esperienze. Andiamo a conoscerli.

(A Torino nasce Edit Eat&Drink condividono le idee)

Nel bakery café troviamo i piatti di Pietro Leemann, unico stellato vegetariano in Italia con il Joia di Milano ed i lievitati di Renato Bosco, professionista del lievito madre in tre campi, pizza, pane e pasticceria; il ristorante con la cucina atelier completamente a vista è affidato ai fratelli Costardi, una stella Michelin nel ristorante di famiglia a Vercelli, che per l’occasione hanno creato un risotto con i profumi e sapori di Edit, un Carnaroli con crema di Grana Padano, riduzione di birra Bock Edit e polvere di caffè Kafa Lavazza nel barattolo Costardi’s Condensed. Il birrificio, guidato da tre mastri birrai diplomati alla scuola Its Agroalimentare Piemonte, è caratterizzato da 19 spine che propongono altrettante birre, ma anche uno spazio a disposizione di tutti gli appassionati che intendano produrre la loro birra. Il cocktail bar con Salvatore Romano e Luigi Iula, maestri del tailor drink, titolari del Barz8.

(A Torino nasce Edit Eat&Drink condividono le idee)

Al piano superiore sono state pensate le cucine in co-working, quattro cucine, aperte al pubblico, completamente attrezzate che rispondono all’esigenza di avere spazi professionali a disposizione da affittare a seconda delle esigenze per svariati utilizzi: dalla colazione di lavoro, allo show cooking. Non mancano i locali tecnici con celle frigo, dispense e spogliatoi. Viene considerata l’area più sperimentale dell’intero progetto con l’obiettivo di intuire le potenzialità della sharing economy in un ambito in cui ha avuto poco modo di esprimersi.

All’insegna della condivisione il grande tavolo comune da 50 coperti al piano terra, il lungo bancone che corre intorno alla cucina del ristorante del primo piano, con 22 posti a sedere è uno dei più ampi chef table a livello internazionale ed ancora quello conviviale di quasi otto metri. Un luogo aperto al pubblico 7 giorni su 7 dalle 7.00 alle 2.00. In totale 380 posti a sedere, una sessantina gli addetti. Prezzi assolutamente nella media.

Per informazioni: www.edit-to.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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