Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 29 marzo 2024  | aggiornato alle 08:07 | 104249 articoli pubblicati

A Tavola con.... Tullio Solenghi Il curato del paese mio primo piagmalione

di Andrea Radic
 
16 dicembre 2017 | 09:40

A Tavola con.... Tullio Solenghi Il curato del paese mio primo piagmalione

di Andrea Radic
16 dicembre 2017 | 09:40
 

Il vero esordio fu durante le gite con la parrocchia, quando in pullman imitava Ruggero Orlando e Peppino di Capri. Nato e cresciuto sui colli della Liguria con lo sguardo sul mare, Tullio Solenghi è a tavola con noi.

Iniziamo questa chiacchierata con Tullio Solenghi al bancone, con vista sulla cucina di Daniel Canzian al ristorante Daniel di Milano. Accanto a lui il libro che ha appena scritto, edito da Rai Eri, dove racconta il dietro le quinte del celebre Trio formato dalla compianta Anna Marchesini e dall’inseparabile Massimo Lopez.

Tullio Solenghi (A Tavola con.... Tullio Solenghi Il curato del paese mio primo piagmalione)
Tullio Solenghi

Solenghi vive a Roma da molti anni, ma le prime tavole di palcoscenico che calcò furono proprio a Milano dove esordì come cabarettista e sempre a Milano erano gli studi della Rai dove ottenne lo straordinario successo insieme con Il Trio. «Farò questa cosa meravigliosa che ho intitolato una serata pazzesca», dice Solenghi imitando perfettamente Paolo Villaggio e raccontando della serata celebrativa in onore del comico genovese che terrà a Sori, paesino del levante ligure dove Solenghi è nato e Villaggio è sepolto.

La vita del Trio ai vertici del successo era divertente o complicata? Chi faceva cosa come vi gestivate? Per raccontare tutto questo hai scritto un libro. Sì, una cosa che dico sempre è che, ancora oggi, siamo tra i più gettonati in rete e anche nelle repliche televisive dal Techetechetè estivo a YouTube. La gente ama molto i nostri pezzi, ma vuole sapere cosa c'era dietro, come organizzavamo la nostra comicità e il rapporto tra tre persone per dodici anni, inclusi screzi, incidenti e rapporti con grandi personaggi come Pippo Baudo, Alberto Sordi, Gina Lollobrigida. Questo libro si occupa di raccontare l'altra parte del trio, l'altro lato della luna.

Edito da Rai Eri, "Bevi qualcosa Pedro. Più che un'autobiografia un'autotriografia" è un libro ricco di aneddoti ed episodi, spesso dedicati ad Anna Marchesini. Che carattere era il suo? Anna è sempre stata quella più strutturale, organica, concreta. Massimo Lopez invece una sorta di "Pierrot Lunaire" che volava e ogni tanto riafferravamo. Io cercavo di rimettere insieme i due, occupandomi anche del lato più strategico, pensando a che tipo di sketch scegliere. Un po' di regia e un po' di struttura narrativa insieme.

Daniel Canzian e Tullio Solenghi (A Tavola con.... Tullio Solenghi Il curato del paese mio primo piagmalione)
Daniel Canzian e Tullio Solenghi

Siamo quasi a Natale, conta la tradizione?
La tradizione per me è fondamentale, io sono legato a cose tipo fare l'albero, fare il presepe. Ho un presepe napoletano che ho comprato tanti anni fa e ancora oggi funziona. Chiariamo presepe napoletano perché fatto a Napoli, non di quelli settecenteschi preziosissimi, anche perché se ne possedessi uno, non sarei certo qui, ma in una villa meravigliosa e (continua a scherzare ndr.) - non avrei mai concesso questa intervista...

Il tuo rapporto con il cibo?
Vegetariano tendente al vegano. Mi affido a mia moglie che è bravissima, una cuoca vegana che riesce a mettere i tavola piatti meravigliosi. Buonissima la polenta con il ragù di seitan.

E i dolci natalizi?
Ah quelli sì, eccome. Mio padre era milanese e il "Panetun" non manca mai. Ma non quello con dentro il cioccolato o caramellato o chissà cos'altro, no grazie, il mio panettone è classico, liscio.

Hai iniziato a calcare le scene giovanissimo, quando ti sei reso conto che avrebbe funzionato?
Che avrei tentato di fare l'attore direi precocemente. Vivevo a Sant'Ilario sopra Nervi e il curato della parrocchia fu il mio primo pigmalione. Quando c'erano le gite al santuario di Oropa o alla Madonna della Guardia, le nostre "gite mondane" ... mi metteva in fondo al pullman a fare le imitazioni. È cominciato da lì, ho intuito che la strada nel mondo dello spettacolo poteva essere tentata.

E riaccenna due di quelle imitazioni...

(A Tavola con.... Tullio Solenghi Il curato del paese mio primo piagmalione)
Il minestrone di Daniel Canzian

Tullio, qual è il tuo luogo del cuore?
In realtà sono due. Vivo a Roma da trentacinque anni ma il cordone ombelicale con la mia Genova non è mai cessato. Sono riuscito, infatti, a realizzare uno dei sogni della mia vita, avere un "buchetto" sul mare a Nervi, dal cui terrazzino, se non fossi vegetariano, potrei buttare la canna in mare e pescare.

E il secondo?
Il secondo è vicino a Roma, a Trevignano Romano sul lago di Bracciano dove vado a rifugiarmi, il mio buen retiro è lì. L'Italia è il Paese più bello del mondo, girandolo in tournée scopro sempre luoghi bellissimi e poco conosciuti.

Diccene uno.
Sono stato a fare una delle mie letture del "Decamerone" a Cumiana, in Piemonte un luogo davvero suggestivo.

La cena romantica è ancora un'arma vincente?
Sì... sì... assolutamente sì.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali
       



ros
Bonduelle
Roner

Fratelli Castellan
Mulino Caputo