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Arabba, turismo tutto l'anno per chi vuol vivere davvero la montagna

di Alberto Lupini
direttore
 
18 gennaio 2018 | 16:48

Arabba, turismo tutto l'anno per chi vuol vivere davvero la montagna

di Alberto Lupini
direttore
18 gennaio 2018 | 16:48
 

Inverno, estate, non conta la stagione: Arabba, comune a 1.600 metri, nella valle di Fodom, nel cuore delle Dolomiti Unesco, non è solo sci, ma meta di vacanza familiare, stress-free, con attività per ogni occasione.

Ovviamente, con la fredda stagione e un clima che in questa zona, quest'anno, è stato abbastanza regolare, «con nevicate nei mesi opportuni e rispetto dei tempi della natura», Arabba è nella sua condizione più ottimale in questo inverno. Lo si evince anche da alcune idee che sta mettendo in atto, come il progetto di realizzare una nuova funivia che colleghi Porta Vescovo alla Marmolada. A raccontare Arabba con conoscenza e orgoglio è Manuel Roncat, presidente di Arabba Fodom Turismo, giovane albergatore, dinamico e determinato. Le sue strutture sono entrambe ad Arabba, l'Hotel Garnì Marilena e il Garnì Monica.

La stagione quest'anno ad Arabba è cominciata puntuale, «il 13 novembre abbiamo avuto già le prime nevicate». Una condizione ottima, non strana o fuori dal comune, per i turisti che scelgono questo piccolo centro. Piccolo perché «tutta la destinazione turistica ha 2.600 posti letto, un numero molto limitato, ma sono tutte strutture "aggrappate" alle piste da sci, e si riempiono davvero molto in fretta».

(Arabba, turismo tutto l'anno per chi vuol vivere davvero la montagna)

Infatti, per tutte le feste, da Natale all'ultimo dell'anno fino all'Epifania - tendenza che tuttora continua - Arabba vince la sfida con il turismo, con gli alberghi tutti esauriti. Ma non è solo la posizione strategica e nemmeno il numero di piste fra le più impegnative del comprensorio a permettere ad Arabba di distinguersi dalle mete concorrenti vicine: «Quello che a mio modo di vedere rende Arabba un unicum tra le altre località turistiche è la familiarità. Arabba è una piccola località turistica, la quasi totalità delle strutture ricettive è a gestione familiare. Nella nostra località non ci sono clienti, ma ospiti. Noi scegliamo un rapporto umano con loro».

(Arabba, turismo tutto l'anno per chi vuol vivere davvero la montagna)

Ha le idee molto chiare Roncat, sa quali sono i punti di forza della sua comunità, sa chi sono i suoi ospiti, sa che si tratta di «sportivi, coloro che desiderano essere sempre i primi sulle piste da sci». Ed è questo tono familiare, questa vicinanza tra le persone, in senso emotivo, e con le piste, in senso fisico, a sopperire alla mancanza di hotel di lusso, che invece sono punti di riferimento per le località vicine. «Qui non vengono richiesti particolari condizioni a un ospite che sceglie un quattro stelle piuttosto che un due stelle. Qui la qualità dell'offerta, a prescindere dal "grado" dell'hotel, è sempre molto alta, è sempre familiare: esiste sempre un titolare, con moglie e figli e un ricambio generazionale pronto a portare avanti con amore questo lavoro».

(Arabba, turismo tutto l'anno per chi vuol vivere davvero la montagna)
foto: Arabba Fodom Turismo

Arabba, in questo senso, non ha bisogno di movida, non ce l'ha e non l'ha mai avuta: «No, qui si vive di montagna. Arabba mantiene ancora le caratteristiche del paese di montagna, non sarebbe nemmeno possibile raggiungere i posti letto che le altre località offrono».

Una vacanza stress-free, insomma, che piace tanto non solo al turista sportivo ma occasionale, quanto ad una clientela storica, altissima percentuale del turismo sia invernale che estivo, «ospiti che ritornano di anno in anno, chi per assicurarsi il posto, chi per vivere una vacanza lontano dallo stress, anche solo per non dover utilizzare la macchina, per non dover aspettare uno skibus per mettersi gli sci ai piedi».

(Arabba, turismo tutto l'anno per chi vuol vivere davvero la montagna)

Ma come abbiamo detto all'inizio, Arabba non è solo piste, non è solo impianti, non è solo sci. Le alternative, anche in inverno, alle discese sono molte. Dalle ciaspolate, con i due percorsi ad anello che Arabba propone ai suoi ospiti, i cosiddetti "Terioi de Fodom", delle rilassanti passeggiate con ciaspole nel bosco, adatte a grandi e piccoli: il Teriol Gana, un chilometro, è idele per un giro in mezzo al verde, mentre il Teriol Salvàns, un chilometro e mezzo, dà modo di ammirare fauna e flora locale.

Per coloro che salgono invece in quota, un rifugio o una baita in quota con vista mozzafiato sulle Dolomiti diventano una sorta di secondo alloggio, per riposare e gustare un menu con piatti della tradizione ladina o gourmet (per i rifugi del comprensorio di Arabba, clicca qui).

(Arabba, turismo tutto l'anno per chi vuol vivere davvero la montagna)

Se d'inverno, è fuor d'ogni dubbio che di attività ce ne siano in abbondanza, anche l'estate non è da meno. «La stagione estiva viene trainata sempre dal Sellaronda, quindi impianti aperti» e l'intera località pronta ad accogliere turisti di ogni genere, dagli amanti del trekking ai ciclisti: «Noi vendiamo un prodotto, e questo prodotto sono le strade».

In estate Arabba è infatti punto di partenza ideale per immergersi nel cuore delle Dolomiti. A giugno ad esempio, «lavoriamo molto. Per tre settimane ruotano intorno al massiccio della Sella circa 100mila ciclisti che noi intercettiamo con tre manifestazioni di rilievo: il Sellaronda Bike Day, giornata dedicata alla bicicletta intorno al Sella, il Dolomites Bike Day - che si scrive in un modo solo ma si legge in due maniere diverse, una inglese una ladina -, un altro circuito nato dalla collaborazione fra Arabba e l'Alta Badia, per poi chiudere con la maratona delle Dolomiti, con circa 30mila partecipanti ogni anno». Non bisogna infatti dimenticare che Arabba è tappa storica del Giro d'Italia e itinerario prescelto per tanti amanti della mountain bike, grazie al fitto reticolo di strade sterrate o trail di alta montagna di grande interesse naturalistico o storico.

(Arabba, turismo tutto l'anno per chi vuol vivere davvero la montagna)
Dolomites Bike Day

Spazio anche agli amanti del trekking, «trekking quello vero. Per le passeggiate in montagna ci sono molte località, per il trekking "puro" c'è Arabba. Sentieri che salgono e sentieri che scendono, niente compromessi. Per affrontarli bisogna essere veri sportivi, bisogna essere tosti». Si possono enumerare, tra i tanti, il Sentiero del Cacciatore, un giro di 16 km che lascia Arabba per salire al Passo Campolongo; la salita al Passo Pordoi, che inizia costeggiando il torrente Cordevole e passa tra ampi prati a pascolo, spesso tra i fischi delle marmotte; infine il sentiero storico Viel del Pan, che collega Passo Pordoi a Porta Vescovo. Il trekking è una buona soluzione anche per un weekend lungo in autunno, con l'immancabile Sentiero Panorama, un'escursione alla portata di tutti, che conduce tra prati e ruscelli fino al Plan Boè.

(Arabba, turismo tutto l'anno per chi vuol vivere davvero la montagna)
Trekking da Arabba a Plan Boè

È proprio per queste iniziative che Arabba sa distinguersi: posizione strategica, piste sciistiche di alto livello, atmosfera di familiarità, e sport, tanto sport, non dedicato in particolare a chi fa agonismo, quanto a chi sa vivere intensamente le sue giornate in montagna.

Per informazioni: www.arabba.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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