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Il marchio “Prodotto di montagna” Martina: «Un aiuto ai produttori»

 
26 febbraio 2018 | 12:15

Il marchio “Prodotto di montagna” Martina: «Un aiuto ai produttori»

26 febbraio 2018 | 12:15
 

Il Ministro Maurizio Martina ha presentato a Sondrio il marchio identificativo del regime di qualità “Prodotto di montagna”, contrassegnato da un logo verde con una montagna stilizzata. Questo nuovo marchio potrà essere utilizzato per le materie prime che provengono essenzialmente da zone montane.

Potrà inoltre valere anche per gli alimenti trasformati quando trasformazione, stagionatura e maturazione hanno luogo in montagna.

(Il marchio Prodotto di montagna Martina: «Vogliamo dare valore»)

«Il nostro obiettivo - ha dichiarato Maurizio Martina - è valorizzare meglio il lavoro dei produttori delle zone montane. Parliamo del 17% del totale delle imprese agricole italiane e di un terzo degli allevamenti. L'economia agricola della montagna è un pilastro fondamentale per la tenuta dei nostri territori, anche contro il dissesto idrogeologico. Con il regime di qualità e questo nuovo marchio i consumatori potranno riconoscere più facilmente dalle etichette le produzioni e supportare queste attività e il loro valore non solo economico, ma sociale e ambientale».

Maurizio Martina (Il marchio Prodotto di montagna Martina: «Vogliamo dare valore»)
Maurizio Martina

«In questi anni - ha concluso il Ministro - abbiamo messo in campo una serie di interventi utili per supportare le aziende agricole di montagna. Penso alla scelta di aumento dei fondi degli aiuti diretti europei passati da 2 a quasi 3 miliardi di euro complessivi fino al 2020. Penso all'aiuto accoppiato che ha destinato circa 30 milioni di euro all'anno agli allevatori delle aree montane e all'aiuto straordinario di 14 milioni di euro erogato come misura di contrasto alla crisi del prezzo del latte. Penso anche al Testo unico delle foreste che dopo anni imposta una strategia di gestione e valorizzazione dei nostri boschi. Ora è cruciale dare continuità a questo lavoro, perché il futuro delle nostre montagne è il futuro di una parte importante della nostra identità».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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