Pecorino Romano, Pecorino Sardo e Fiore Sardo: tre prodotti di eccellenza che rappresentano insieme uno dei settori più importanti per la Sardegna, quello agro-pastorale, e che ora puntano, uniti, alla valorizzazione.
«Siamo uniti per promuovere le nostre tre Dop - ha spiegato il vicepresidente del Consorzio Pecorino Romano
Leonardo Tilocca - per valorizzare al meglio i nostri prodotti e per far sì che ci sia un riscontro positivo per la nostra base sociale».
L'unione dei tre consorzi poi, non è solo valorizzazione di tre prodotti, ma anche e soprattutto «rappresentanza di un settore che in Sardegna è considerato fondamentale per l'economia». L'unione fa la forza, si potrebbe dire: è d'accordo anche Tilocca, che ha commentato «dividerci non porta benefici a nessuno».
I tre prodotti sono comunque diversi tra loro ma egualmente d'eccellenza. Ognuno è rappresentato da un proprio consorzio, rispettivamente il
Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano, il
Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Sardo e il Consorzio di Tutela del Fiore Sardo Dop.
La produzione avviene «per il 96% in Sardegna», con luoghi di produzione concessi da disciplinare anche nella provincia di Grosseto e nel Lazio. Il Pecorino Sardo è tra i tre, «quello identificativo dell'isola», quello romano «non deve ingannare: è prodotto da romani che si sono poi trasferiti in Sardegna»; infine il Fiore Sardo ha la particolarità di essere «a latte crudo, la maggior parte di questo prodotto viene trasformata direttamente negli ovili».
Leonardo Tilocca
I tre consorzi, per sancire la loro unione, hanno anche lanciato un sito dedicato ad hoc per approfondimenti sui prodotti, un sito che sta ottenendo un notevole successo e si allinea alla direzione di promozione che i tre Consorzi, uniti, portano avanti.
Per informazioni:
www.3pecorini.com