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Cibo e vino italiano, vola l'export 2018 28 miliardi di euro nei primi 8 mesi

L’agroalimentare italiano continua a registrare numeri da record. Nei primi 8 mesi del 2018 l’export ha toccato quota 28 miliardi di euro in valore, +3,4% rispetto allo stesso periodo del 2017. A dirlo è un’indagine Coldiretti che evidenzia alcuni picchi segnalati soprattutto nel mondo del vino.

22 ottobre 2018 | 12:08
Cibo e vino italiano, vola l'export 2018 
28 miliardi di euro nei primi 8 mesi
Cibo e vino italiano, vola l'export 2018 
28 miliardi di euro nei primi 8 mesi

Cibo e vino italiano, vola l'export 2018 28 miliardi di euro nei primi 8 mesi

L’agroalimentare italiano continua a registrare numeri da record. Nei primi 8 mesi del 2018 l’export ha toccato quota 28 miliardi di euro in valore, +3,4% rispetto allo stesso periodo del 2017. A dirlo è un’indagine Coldiretti che evidenzia alcuni picchi segnalati soprattutto nel mondo del vino.

22 ottobre 2018 | 12:08
 

L’agroalimentare italiano continua a registrare numeri da record. Nei primi 8 mesi del 2018 l’export ha toccato quota 28 miliardi di euro in valore, +3,4% rispetto allo stesso periodo del 2017. A dirlo è un’indagine Coldiretti che evidenzia alcuni picchi segnalati soprattutto nel mondo del vino.

I numeri sono talmente alti che, in alcuni casi, il business relativo all’export è addirittura superiore a quello relativo al mercato interno. Per due terzi, le esportazioni agroalimentari italiane interessano i Paesi dell'Unione Europea dove il principale partner è la Germania (+4,9%), mentre in Francia l'aumento è del 7,4%. Più ridotta la crescita in Gran Bretagna (+1,3%) anche per gli effetti delle tensioni determinate dalla Brexit, l'andamento dei tassi di cambio, ma anche le nuove tendenze nazionalistiche che preoccupano anche fuori dai confini dell'Unione.

(Cibo e vino italiano, vola l'export 2018 28 miliardi di euro nei primi 8 mesi)

Frenata invece negli Usa, che restano comunque il principale mercato dell'italian food fuori dai confini dall'Unione, con le esportazioni agroalimentari italiane che fanno registrare un aumento di appena l'1,5%. In ripresa la Russia, con un aumento del 6% nonostante l'embargo all'ingresso per una importante lista di prodotti agroalimentari.

«L'andamento sui mercati internazionali - ha affermato il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo - potrebbe ulteriormente migliorare con una più efficace tutela nei confronti della “agropirateria” internazionale che fattura oltre 100 miliardi di euro utilizzando impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all'Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale. A preoccupare è la nuova stagione di accordi bilaterali inaugurata dall'Unione Europea che dal Ceta con il Canada al Giappone sta di fatto legittimando il falso Made in Italy».

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