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Un po' birra e un po' vermouth Dal birrificio Baladin nasce Beermouth

di Giovanni Angelucci
 
25 ottobre 2018 | 17:55

Un po' birra e un po' vermouth Dal birrificio Baladin nasce Beermouth

di Giovanni Angelucci
25 ottobre 2018 | 17:55
 

Ci vuole lungimiranza, fantasia, bravura e certamente fortuna (che arriva più facilmente se sei capace a cercartela): questo è Teo Musso, uno dei birrai (e imprenditori) più eclettici d’Italia.

Visionario a tal punto da inventare, realizzare e presentare con una serata davvero speciale, il suo nuovo Beermouth, unico nel genere. Un prodotto che evidentemente si ispira alla tradizione piemontese dei vermouth utilizzando estrazioni idroalcoliche di erbe aromatiche e spezie per fortificare un fermentato di base, ma sostituendo il vino con la birra.

(Un po' birra e un po' vermouth Dal birrificio Baladin nasce Beermouth)

I vini speziati del Piemonte, loro sì che parlano di tradizione e storia, di identità e tipicità. Oggi tornati ad esser voluti da tutti, in primis dai bartender dei numerosi cocktail bar sempre più affollati. Motivo per cui il Beermouth nasce dalla collaborazione tra l’esperienza birraria di Teo con le capacità nell’uso delle spezie, e la sperimentazione di Dennis Zoppi (tra i bartender italiani più noti nel panorama internazionale) e Giacomo Donadio (esperto del mondo della somministrazione e della miscelazione), creatori di gusti e di contaminazioni tra mondi distinti.

Un prodotto degno della migliore miscelazione, altamente gradevole se bevuto liscio e utilizzato anche per accompagnare una cena, come è stato con in piatti del valido e giovane cuoco Christian Meloni Delrio. Per il Beermouth la squadra di Teo ha utilizzato come base una birra simbolo di Baladin, la Xyauyù, caratterizzata da un profilo aromatico complesso e da un corpo importante, priva di schiuma e gasatura, un prodotto sui generis perfetto da sorseggiare che racchiude la maestria del birraio.

Il Beermouth presenta colore ambrato e il naso ammalia con le sue note speziate, accenni balsamici e un deciso sentore di cereali, il gusto è elegante ed equilibrato con una parte agrumata abbastanza persistente e un finale lungo tra il delicato acido e l’amaro bilanciato. Sono 13 le botaniche tradizionali utilizzate (segretissime) che vengono lavorate con tecniche di estrazione innovative: ultrasuoni e distillazione sottovuoto a bassa temperatura in modo da preservare la fragranza degli aromi.

(Un po' birra e un po' vermouth Dal birrificio Baladin nasce Beermouth)

Teo Musso ne ha inventata un’altra delle sue, ne è passato di tempo da quel lontano 1996 in cui un piccolo impianto produttivo veniva fatto lavorare in un garage. Non ci è voluto molto prima che Baladin diventasse protagonista di una scena nuova e magnifica quale è la birra artigianale italiana. Nel gennaio 2012 è divenuto un birrificio agricolo con lo scopo di assumersi la responsabilità dell’intero ciclo di produzione delle proprie birre, e ad oggi il 90% della filiera è interna, mirando a raggiungere la totale autosufficienza.

Nel 2017 è arrivato anche il completamento di un progetto virtuoso con l’apertura del Baladin Open Garden: un luogo di condivisione immerso nel verde in cui scoprire il legame che lega natura, agricoltura, birra viva, con mercati, caffè, cioccolato e didattica. Si sviluppa attorno alla rinata cascina “Coda” risalente alla fine del 1600. Un luogo ameno e speciale in linea con lo stile dell’artista birraio Teo Musso. Ora diamo il benvenuto alla nuova creatura Beermouth con la consapevolezza che le sorprese non finiscono di certo qui.

Per informazioni: www.baladin.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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