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Da San Michele il quinto Appius L’equilibrio del vino per Hans Terzer

di Alberto Lupini
direttore
 
09 novembre 2018 | 14:38

Da San Michele il quinto Appius L’equilibrio del vino per Hans Terzer

di Alberto Lupini
direttore
09 novembre 2018 | 14:38
 

Nella barricaia dell’azienda è stata presentata in anteprima la quinta edizione di Appius, la cuvée di Cantina San Michele-Appiano, durante una cena curata da Herbert Hintner, chef patron del ristorante stellato Zur Rose. Dopo l’anteprima in cantina, Appius 2014 ha fatto il suo debutto al 27° Merano WineFestival.

Si tratta della quinta annata di un vino che fin dall’inizio aveva l’ambizione di collocarsi al vertice dei bianchi italiani. Frutto di un blend perseguito con grande tenacia dall’enologo che ha fatto un po’ la storia dei vini altoatesini puntando sui monovitigni (con la linea Sanct Valentin contenitore di eccellenza) Appius 2014 può essere considerato un successo: è buono e capace di integrare in un equilibrio quasi perfetto i suoi 4 vitigni base, al punto di sembrare un monovitigno. Eleganza, freschezza e lunghezza in bocca sono le caratteristiche che in bocca colpiscono di più, insieme alla mineralità e sapidità che richiamano immediatamente al territorio di Appiano e delle vallate vicine.

Herbert Hintner e Hans Terzer (La nuova edizione di Appius debutta al Merano WineFestival)
Herbert Hintner e Hans Terzer

La nuova cuvée di Hans Terzer nasce dell’accurata selezione delle migliori uve provenienti da vecchi vigneti ed esprime i vertici qualitativi dell’annata sulla base di una formula ottenuta negli anni di continue sperimentazioni vocate al raggiungimento della massima qualità. Protagoniste sono le uve bianche, personalmente selezionate da Terzer, con la netta predominanza dello Chardonnay (65%), a cui si aggiungono Pinot grigio (15%), Pinot bianco (8%) e Sauvignon blanc (12%). E tutto ciò con un’annata come la 2014 che per gli esperti non si era presentata fra le migliori.

Appius 2014 rispecchia a suo modo il profilo climatico dell’annata 2014, considerata dai più come un’annata difficile a causa dei prolungati periodi di pioggia. Il winemaker ha però fatto di necessità virtù, regalando un Appius brillante e vivo, dalle fondamenta solide e stabili. Colore giallo paglierino con brillanti riflessi verdognoli, l’esordio al palato restituisce subito sensazioni di freschezza, finezza ed eleganza, con una carica morbida del frutto combinato di acidità e mineralità.

(La nuova edizione di Appius debutta al Merano WineFestival)

Al naso l’impatto sensoriale è ricco: dapprima colpiscono profumi di fienagione, miele d’acacia e di frutta a polpa bianca come la pera Williams; in un secondo momento si fanno intensi i profumi di frutta tropicale, che si arricchiscono in un rinnovato assaggio di menta e ortica, fino a sensazioni vanigliate. Alla fermentazione alcolica e malolattica e l’affinamento per un anno in barrique/tonneaux, segue l’assemblaggio e un ulteriore affinamento di 3 anni sui lieviti in tini d’acciaio inox prima dell’imbottigliamento.

“Appius”, il cui nome è radice storica e romana del nome Appiano, è nato quattro anni fa con l’annata 2010, seguita poi dalle 2011, 2012 e 2013. Il progetto vuole concepire e realizzare anno dopo anno un vino capace di rappresentare fedelmente il millesimo e di esprimere la creatività e la sensibilità del suo autore, Hans Terzer.

Hans Terzer (La nuova edizione di Appius debutta al Merano WineFestival)
Hans Terzer

Il design della bottiglia e la sua etichetta sono reinterpretati ad ogni edizione. Lo scopo è di concepire una “wine collection” in grado di entusiasmare gli appassionati di vino di tutto il mondo. Quest’anno la raffigurazione creativa di Appius, ideata e realizzata da Life Circus di Bolzano, raffigura la propagazione degli ipertoni, i suoni più nobili che uno strumento può produrre, la cui somma dà luogo ad un’armonia. È proprio così che Hans Terzer è stato in grado di “ascoltare” attentamente l’annata 2014, scegliendo le uve più nobili e assemblandole in un’armonia sensoriale e gustativa perfetta. L’etichetta permette sempre la libera interpretazione dei wine lovers, che possono attribuirvi un proprio intimo significato. Ogni edizione di Appius è limitata; quest’anno le bottiglie disponibili sono 6.500, alcune anche in grande formato.

(La nuova edizione di Appius debutta al Merano WineFestival)

A sottolineare il forte carattere di territorio dei vini di Cantina San Michele, le portate della cena di anteprima di Appius 2014 sono state abbinate a etichette dell’azienda altoatesina: il “Salmerino marinato, arancia, finocchio”, interessante per il taglio dei filetti, è stato servito con il Vino del Centenario 1907-2007 (la prima sperimentazione storica e di successo di Terzer con i blend); a seguire una delicatissima  “Zuppa alle castagne, cavolini di Bruxelles, formaggio di malga” con Appius 2010 (il primo della serie); poi un “Risotto con variazione di verdura” insieme al Sauvignon The Wine Collection 2015; per secondo una sorprendente “Sogliola fritta alle erbe, patate, salsa ai capperi e limone”, gustosa e con una straordinaria texture, in abbinamento all’etichetta protagonista della serata, Appius 2014; in chiusura il “Tortino al cioccolato bianco, mela cotogna, gelato alla cannella” con Sanct Valentin Comtess 2017.

Per informazioni: www.stmichael.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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