I social non bastano Al ristorante serve un buon sito web

Vi è sorta di pensiero diffuso, allorquando si pensa agli strumenti che connotano il mondo della rete, che il website sia oggetto del passato in melanconica fase di irreversibile obsolescenza. Ma non è affatto così! Anzi, proprio ora sta ritrovando la sua centralità come enabler della comunicazione.

Insomma, sempre più vero è che il sito web del ristorante è la porta d’ingresso dell’attività. Ed è attraverso questa porta che entrano tutti gli stakeholders. L’80% dei Millennials cerca online il ristorante da scegliere per il dine out. Ergo, si tratta:
a) di esserci, ovvero di averlo, il sito web, altroché!
b) di averlo ben fatto e ben manutenuto;
c) di imparare presto e bene ad utilizzarlo efficacemente ed efficientemente, altrimenti di autogoal si tratterebbe.

Ma siamo in grado da soli di valutare il nostro sito web? Proviamo ad analizzare quali sono gli errori nei quali assolutamente non dobbiamo incorrere.



Primo errore: il sito web non si adatta ai dispositivi mobili
Errore grave perché oramai oltre il 50% dei clienti cerca i siti web dei ristoranti attraverso i dispositivi mobili. Ciò significa che almeno la metà dei tuoi clienti, caro ristoratore, sta visitando il tuo sito web tramite un telefono o un tablet. Se hai un sito web che non è adatto ai dispositivi mobili e se pertanto non è facile per i visitatori trovare informazioni importanti come lo sono le informazioni di contatto, la posizione e le opzioni di prenotazione, diminuisce drasticamente la probabilità di essere il ristorante prescelto per il dine out. Insomma, senza un sito web ottimizzato per i dispositivi mobili, si perde la chance di comunicazione e quindi di successiva relazione, con il 50% della clientela potenziale. Avere un sito web ottimizzato per i dispositivi mobili è attualmente un must fondamentale.

Secondo errore: menu in formato PDF
Errore grave, da non sottovalutare! Il menu in formato PDF non solo richiede più tempo per essere caricato, ma è anche ergonomicamente inadeguato. Sì, perché i PDF non si ridimensionano per adattarsi alle dimensioni dello schermo di un dispositivo mobile, risultano scomodi da leggere e generano disattenzione e insoddisfazione al visitatore. Ed ancora, occhio che i menu PDF non sono ottimizzati per il Seo, il che significa che i motori di ricerca non possono leggerli, facendo perdere così l’occasione di classificare le singole pietanze come risultati di ricerca. Pertanto, per evitare tutte le insidie dei menu PDF, si suggerisce di formattare i menu online con HTML basato su testo. Poiché l’HTML è codificato nel sito web, verrà caricato molto più velocemente ed ottimizzerà le opportunità per il posizionamento nella ricerca.

Terzo errore: assenza di informazioni fondamentali
La posizione del locale e le informazioni di contatto sono due importanti motivi per cui gli ospiti visitano i siti web dei ristoranti. Mai omettere le informazioni indispensabili quali indirizzo, numero di telefono, orari di apertura e giorno/i di chiusura. Il tutto a portata di un solo clic, anzi meglio ancora se già presenti con chiarezza nella homepage del sito.



Quarto errore: non accettare prenotazioni dal sito
E invece, cari ristoratori, insieme alla chiarezza sulla posizione e sulle useful informations, è proprio l’accettare prenotazione dal sito il terzo motivo per cui le persone propense al dine out visitano il sito web del ristorante. La possibilità di effettuare prenotazione deve essere già ben presente in homepage e poi comunque sempre presente in ogni pagina del sito. Insomma, diremmo che il sito web deve essere “easy to reserve”! Non si sottovalutino due aspetti che diverranno vieppiù crescenti nel vicino futuro: piattaforme di terzi per le prenotazioni e la possibilità non solo di prenotare il tavolo ma anche di effettuare comanda. L’83% dei Millennials afferma che le prenotazioni online sono molto importanti per la loro esperienza culinaria.

Quinto errore: assenza di moduli di richiesta e indirizzi mail specifici
Come si innesca una relazione se non si facilita il dialogo con il visitatore? Poniamo che sul sito si comunichi un evento imminente. Si deve dare agio al visitatore di poter chiedere ulteriori informazioni. Rendere facile la compilazione di moduli e facilitare il contatto via mail a fronte di indirizzi specifici contribuisce a costruire i Big Data di cui il ristoratore saprà giovarsi per meglio indirizzare il suo offering e in definitiva la sua attività.

Insomma, a concludere, si dia valenza precisa a quanto la rete offre. I social media svolgono un ruolo prezioso, soprattutto se sapientemente usati (altrimenti si fa autogoal), ma - lo si ribadisce - non sono né sostitutivi né succedanei del sito web. Per comunicare al meglio e per costruire reputazione in quella che non a caso comincia a chiamarsi “reputation economy”, un website ben fatto ed “error free” è indispensabile.