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Sina Chefs' Cup Contest Tappa finale a suon di jazz e punk

di Gabriele Ancona
vicedirettore
 
28 novembre 2018 | 18:29

Sina Chefs' Cup Contest Tappa finale a suon di jazz e punk

di Gabriele Ancona
vicedirettore
28 novembre 2018 | 18:29
 

Una gara unica, una competizione tra coppie di chef stellati all’insegna dell’arte e della creatività, uno spettacolo dal vivo che coinvolge i 5 sensi. Questo è Sina Chefs’ Cup Contest, che attraversa l’Italia da 6 anni.

I cuochi protagonisti si esprimono elaborando piatti inediti di alta cucina. L’ispirazione per le ricette è legata a un’arte per creare un’unione tra gastronomia e cultura. Ogni anno il tema è diverso: nel 2017 - la Moda - si è imposto Riccardo Bassetti del ristorante La Tavola dell’hotel Il Porticciolo di Laveno Mombello (Va), 1 stella Michelin.

Daniele Usai e Massimo Viglietti (Sina Chefs' Cup Contest Tappa finale a suon di jazz e punk)
Daniele Usai e Massimo Viglietti

Quest’anno la musa ispiratrice è stata la Musica. Le cene-evento si sono svolte in località italiane dove Sina Hotels è presente con i suoi alberghi e ristoranti: Cortina d’Ampezzo (Bl), Firenze, Milano, Perugia, Roma, Romano Canavese (To), Venezia, Viareggio. In ogni tappa una giuria di esperti ha votato le creazioni degli chef utilizzando cinque criteri di giudizio: aderenza al tema scelto; complicità di coppia e di squadra; bontà del piatto; rapporto qualità-prezzo (food cost); valore estetico artistico.
 
Entriamo nel merito dell’edizione “musicale”. Suoni e vibrazioni che creano immagini e sensazioni, canzoni, composizioni, interpreti, cantautori o anche solo generi musicali. Oppure la nota o il pentagramma o uno strumento musicale. Tutto questo viene trasformato in sapore, profumo e gusto dall’arte culinaria dei concorrenti.

Le serate della nuova edizione sono state vere e proprie cene di coinvolgimento totale dei sensi per un evento Sina Chefs’ Cup definito 5.0. Dotati di cuffie, ospiti e giuria hanno potuto immergersi davvero nel sapore del piatto, isolati da distrazioni esterne e accompagnati dalla musica che ha ispirato proprio quella creazione.

Gli showcooking sono stati resi possibili grazie alla collaborazione di Les Chefs Blancs, scuola professionale di cucina e di pasticceria di Roma, Diners Club International, Ferrarelle e Tunit. L’edizione 2018, che ha celebrato i 60 anni di attività di Sina Hotels, ha preso il via il 20 febbraio al Sina Bernini Bristol di Roma per proseguire nelle diverse tappe italiane:

6 marzo - Cortina D’Ampezzo - Bellevue Suites & Spa di Sorgente Group
20 marzo - Perugia - Sina Brufani
15 maggio - Viareggio - Sina Astor
28 giugno - Romano Canavese (To) - Sina Villa Matilde
16 luglio - Venezia - Sina Centurion Palace e Sina Palazzo Sant’Angelo
25 settembre - Firenze - Sina Villa Medici

Il 26 novembre al ristorante L’Opera del Sina de la Ville di Milano è andata in scena l’ultima tappa. Protagonisti gli chef Daniele Usai e Massimo Viglietti, 1 stella Michelin entrambi, rispettivamente al ristorante il Tino di Fiumicino (Rm) e all’Enoteca Achilli al Parlamento di Roma.

(Sina Chefs' Cup Contest Tappa finale a suon di jazz e punk)
Gamberi suzette

Si è iniziato con le note jazz del pianista Theonious Monk, interpretate da Daniele Usai con “Panunta, coratella, scampi e cipolla caramellata”, per finire con un dessert insolito, “Gamberi suzette”, creato da Massimo Viglietti e ispirato a “This is not a love song” dei Sex Pistols.

«Ho voluto abbinare sapori non scontati e dissonanti - ha spiegato Daniele Usai - un piatto dagli aromi completi con ingredienti che apparentemente non c’entrano nulla, ma che creano un terzo sapore, proprio come i brani di Theonious Monk».

«Alla fine degli anni ’70 il movimento punk ha interpretato la voglia di spaccare le regole - ha sottolineato Massimo Viglietti - e in questo senso Gamberi suzette è un piatto che va controcorrente: ho deciso di trasformare i gamberi in un dolce. I sapori cambiano e l’aspetto di una materia prima è diverso da quello che poi è la realtà. Ci si nutre anche di idee».

(Sina Chefs' Cup Contest Tappa finale a suon di jazz e punk)
Panuta, coratella e scampi

Tra le due portate in competizione, il Risotto alla Verdi e il Filetto alla Rossini realizzati dal resident chef Mario D’Amore. Il punteggio finale (95), dopo le valutazioni della giuria, ha inserito la coppia Usai-Viglietti al terzo posto della classifica generale.

Al termine della serata Massimo Viglietti ha voluto ricordare Alessandro Narducci, uno dei vincitori ex aequo della competizione, tragicamente scomparso lo scorso giugno. La finalissima, che in seguito alla classifica dovrà prevedere uno spareggio, si svolgerà nel 2019 in una città all’estero ancora da definire e vedrà contrapposti i cuochi primi classificati.

La classifica 2018

1°    Alessandro Narducci e Daniele Lippi: 97/100
Perugia, 20 marzo - Ristorante Collins’, Sina Brufani.

1°     Marcello Trentini e Luciano Monosilio: 97/100
        Romano Canavese, 28 giugno - Ristorante Le Scuderie, Sina Villa Matilde

2°    Bernard Fournier e Massimo Spigaroli: 96/100
Cortina d'Ampezzo, 6 marzo - Ristorante Stella Polare, Bellevue Suites & Spa di Sorgente Group.

3°    Daniele Usai e Massimo Viglietti: 95/100
    Milano, 26 novembre – Ristorante L’Opera, Sina de la Ville.

4° Umberto De Martino e Giuseppe Aversa: 94/100
Roma, 20 febbraio - Ristorante Giuda ballerino!, Sina Bernini Bristol.

4°     Peppe Stanzione e Salvatore Bianco: 94/100
        Venezia, 16 luglio - Antinoo’s Lounge & Restaurant, Sina Centurion Palace.

4°      Raffaele Lenzi e Tino Vettorello: 94/100
          Firenze, 25 settembre - Ristorante Il Giardino, Sina Villa Medici.

5°     Agostino Iacobucci e Luigi Nastri: 91/100
        Viareggio, 15 maggio - Ristorante La Conchiglia, Sina Astor.


Per informazioni: www.sinahotels.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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