Natale genera una ripresa della spesa e quindi anche una ripresa della produzione. Un circolo virtuoso che quest’anno viene acceso dalla tecnologia e dall’alimentare in particolar modo. Le famiglie italiane spenderanno in media 541 euro a testa, segnando dunque un +3% rispetto al Natale 2017.
La fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, ma anche apparecchi di misurazione e orologi crescono del 5,9%; bene anche l’alimentare la cui crescita si attesta sul 3,8% sotto la spinta dei regali e dei tradizionali cenoni di fine anno.
Le famiglie hanno incrementato il loro budget su più fronti: il 40% va ai regali che primeggiano in questa classifica, il 26% al cibo, il 22% ai viaggi e per il 12% ai divertimenti al cinema, al teatro, nei concerti o nelle discoteche.
L’Italia quest’anno si classifica al quarto posto tra i Paesi europei dove si spende di più per il Natale, preceduta solo da Gran Bretagna con 646 euro, Spagna con 600 e Austria con 542 euro a famiglia.
Per quanto riguarda i regali, gli italiani cercano sempre più oggetti utili. All’interno della famiglia, tra i parenti e gli amici, si preferisce scegliere oggetti o servizi a cui non è stato possibile accedere durante l’anno. Tra i regali più gettonati, tecnologia, abbigliamento, e l’enogastronomia in deciso aumento anche per l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola, che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione.
Da segnalare la preferenza accordata all’acquisto di prodotti Made in Italy anche per aiutare l’economia nazionale e garantire maggiori opportunità di lavoro a sostegno della ripresa.