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Turismo ed enogastronomia Patrimonio italiano nel mondo

di Rocco Pozzulo
presidente FIC - Federazione italiana cuochi
 
21 dicembre 2018 | 09:15

Turismo ed enogastronomia Patrimonio italiano nel mondo

di Rocco Pozzulo
presidente FIC - Federazione italiana cuochi
21 dicembre 2018 | 09:15
 

Dopo che si saranno elaborati i dati del periodo natalizio, si tireranno le somme dell’intero 2018 sui flussi economici che il nostro Belpaese ha movimentato attraverso il suo “turismo” e tutto il correlato indotto.

L’Italia è un museo diffuso, dove non si fa riferimento unicamente al patrimonio artistico, ma è un “laboratorio dinamico” dove la parte del leone la fa l’enogastronomia, congiuntamente all’attrattiva turistica disseminata su un territorio unico e senza paragoni, alla sua storia, alla sua cultura e alla sua identità: un “prodotto” per il mondo intero incomparabile ed esclusivo.

(Turismo ed enogastronomia Patrimonio italiano nel mondo)

Il nostro Paese quindi ha un richiamo di un potenziale enorme che, se ben coordinato e supportato da una serie di leggi, infrastrutture di comunicazione, provvedimenti e azioni che vadano in questa direzione, può dare ulteriore e grande impulso al sistema produttivo e alla nostra bilancia economica.

In questo contesto ben si colloca il Protocollo d’intesa con la Fic firmato dal ministro delle Politiche agricole e del Turismo, Gian Marco Centinaio, che pone la nostra associazione come attore di primo piano nel “Sistema Italia”, dove il nostro duro e silenzioso lavoro di tutti i giorni, oltre a svolgere una funzione culturale e sociale e di pratica turistica, è vero business.

Ritengo personalmente che ci siano per il nostro Paese, dopo i postumi della crisi globale, tutte le condizioni per mettere a sistema una serie di operazioni nell’ottica di un marketing mirato, con un’importante cornice strategica che dovrà esprimere seri programmi e che coinvolga - come è avvenuto ora per la Fic - tutte le associazioni di categoria affidabili e seri esperti del settore, per rafforzare l’idea di un’Italia che individua nel turismo sostenibile (non “di consumo”) e nell’enogastronomia di qualità degli strumenti di policy per il benessere economico e sociale di tutti. Il settore, se sostenuto e adeguatamente condiviso, ci porterà ad essere la sola nazione al mondo sorretta economicamente dal turismo e dai suoi indotti. Una prospettiva alla quale noi della Federazione italiana cuochi da sempre crediamo e per la quale sempre operiamo. Buon lavoro a tutti.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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