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Riserva del Nonno Brut Bosca Tre anni nelle Cattedrali Sotterranee

di Piera Genta
 
22 dicembre 2018 | 10:54

Riserva del Nonno Brut Bosca Tre anni nelle Cattedrali Sotterranee

di Piera Genta
22 dicembre 2018 | 10:54
 

Riserva del Nonno di Bosca Brut è uno spumante metodo classico, fatto a mano seguendo gli antichi saperi, che rimane a maturare nelle Cattedrali Sotterranee, luogo magico nel centro di Canelli (At), per almeno 3 anni.

Classe ed eleganza per delle bollicine veramente speciali per gli amanti della tradizione. Un metodo classico prodotto con pinot nero in parte coltivato nel Monferrato e in parte selezionato dall’Oltrepò Pavese e chardonnay raccolto nelle vigne sopra Acqui Terme, a Moirano.

(Riserva del Nonno Brut Bosca Tre anni nelle Cattedrali Sotterranee)

Queste gallerie, dove il vino matura la sua eleganza, sono state inserite nel 2014 dall’Unesco fra i siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Risalgono al basso Medioevo e furono costruite con lo scopo di stoccare merci destinate ai porti liguri. Un luogo ipogeo, che si snoda per chilometri sotto il centro storico cittadino, con temperatura costante di 15°C tutto l’anno e giusto grado di umidità, perfetti per la produzione di spumante.

La Riserva del Nonno si presenta nel calice giallo paglierino intenso tendente al dorato con una luminosità che preannuncia una spiccata freschezza. Piacevole effervescenza con Il perlage fine e persistente. I profumi sono quelli inconfondibili della crosta di pane e dei toni cremosi dei lieviti. Profumi primari e secondari che con l’affinamento si evolvono regalando un bouquet ampio. In bocca è vellutato, fresco e leggermente sapido con una bella esuberanza acida. Equilibrato con un finale persistente e mandorlato.

Le bottiglie della Riserva si caratterizzano per la presenza sul fondo della bottiglia di alcuni contrassegni: la tacca bianca, riferimento per la fase di remuage, l’inizio dell’affinamento, quella di messa sulle pupitre ed infine la data del dégorgement. Bosca è tra le poche aziende spumantiere ancora in mano alla famiglia fondatrice, giunta ormai alla sesta generazione. La loro storia iniziata nel 1831 viene raccontata nelle Cattedrali Sotterranee con un percorso emozionale reso unico dall’installazione permanente di luce fotonica.

Giochi di luce entrate in questo ambiente in occasione dell’adesione dell’azienda quale partner italiano del Comitato direttivo all’International Year of light promosso dall’Unesco nel 2015 per coltivare più consapevolezza sull’importanza della luce.

Per informazioni: www.bosca.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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