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Tenuta Carobbio Due novità, Piluka e Magaldo

di Emanuela T. Cavalca
 
06 gennaio 2019 | 17:12

Tenuta Carobbio Due novità, Piluka e Magaldo

di Emanuela T. Cavalca
06 gennaio 2019 | 17:12
 

La Tenuta Carobbio vanta una posizione strategica sulle colline del Chianti: produzione da 70mila bottiglie gran parte esportate. Ha presentato a Milano due novità: il Piluka, Igt pinot bianco e il Magaldo Igt rosso.

Conca d’Oro: cinquanta ettari, situati tra Firenze e Siena, una posizione strategica tra le colline del Chianti, magicamente protetta, perché a forma di anfiteatro. Terreni di cui quindici destinati a vigneti, due ad olivi e il resto a zona boschiva.
Per arrivare ad oggi, occorre fare un passo indietro, nel 1479, quando, dopo vari passaggi di proprietà, si arriva alla mezzadria di Antonmaria Gherardini, padre di quella Lisa, nota a tutti, perché ritratta da Leonardo da Vinci. Seguono una serie di vicissitudini fino a quando Carlo Novarese nel 1985 s’innamora di questo splendido angolo: le viti in stato di semi abbandono, insomma la Tenuta Carobbio da riportare a nuova vita.

(Tenuta Carobbio Due novità, Piluka e Magaldo)

Va premesso che Carlo Novarese come attività principale si occupa di tessuti tecnici. Tuttavia, non considera questa tenuta come un giocattolo, tanto è vero che, grazie ad esperti tecnici ed enologi, l’ha riportata alla sua bellezza originaria. Dopo una fase di transizione ormai alle spalle, attualmente la Tenuta Carobbio ha vigneti con trenta/quaranta anni di vita dalle grandi possibilità qualitative. Vanta una produzione di 70mila bottiglie, di cui il 70% viene esportato soprattutto negli Usa e Brasile.  

La gamma di prodotti completa è composta da due Chianti, compreso il Riserva Docg, ambedue per il 95% di Sangiovese e 5% Merlot, affinati in botti per 12/14 mesi. Va ricordato che il Chianti Classico Carobbio 2013 è uno dei vini italiani che nel 2016 ha conquistato il Decanter World Wine.  A questi si aggiungono i cru, Pietraforte Cabernet Sauvignon e Leone Sangiovese Igt, il Rosato Terra Rosa Igt, ricco di sentori tropicali e il Vin Santo Occhio di Pernice Doc, ottenuto da appassimento di uve Sangiovese, Malvasia e Trebbiano.

È stato scelto il ristorante Maio per presentare il Piluka e il Magaldo, le due ultime novità Carobbio. Una location prestigiosa, all’ultimo piano della Rinascente di Milano, degna di questi due vini. Lo chef ha abbinato il Piluka, pinot bianco Igt, vivace, dal finale fresco a una patata cotta in un brodo di funghi, panna acida e uova d’acqua dolce, mentre il rosso avvolgente Magaldo a un merluzzo nero dell’Alaska cotto ad alta temperatura. «Stiamo cercando di dare alla produzione una connotazione diversa - racconta Dario Faccin, esperto enologo, chiamato a dirigere la Tenuta Carobbio - il Piluka   è nato da una mia passione particolare per il pinot bianco, che ho voluto portare nel Chianti, la casa del rosso classico».
«L’idea - prosegue - è nata nel 2013, dopo avere assaggiato diversi vini nel Veneto e Alto Adige. Abbiamo fatto la valutazione su dove piantare la vigna, così nel 2017 abbiamo fatto la prima vendemmia. A mio avviso più andrà avanti, più il vino prenderà corpo».

Vuole essere un omaggio a Piluka o Pilucha, soprannome dato a Filippo Cinegli, contadino, che nel Quattrocento lavorava queste terre, ma probabilmente “piluccava” qualche acino. Magaldo prende nome dalla famiglia Magaldi, proprietaria della terra, prima di Antonmaria Gherardini. «Questo territorio ha una eleganza e una luce particolare: tutti i pomeriggi soffia un vento che rende la Conca d’Oro un piccolo angolo di paradiso.  I nuovi impianti porteranno ad un aumento della produzione che arriverà ad 80mila bottiglie. La scelta di introdurre etichette colorate dal design moderno e grintoso rispecchia la filosofia del vino, ma fanno anche parte della politica innovativa dell’azienda».

La zona del Chianti è meta turistica, soprattutto straniera: chi ama questo territorio può soggiornare presso “Il Capiteto”. A soli cinquecento metri dalla Tenuta Carobbio si trova questo casale del Seicento ristrutturato con quattro stanze e dodici posti letto: un magnifico luogo per soggiornare all’interno del vigneto e del frutteto.

Per informazioni: www.tenutacarobbio.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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