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Tenuta Virginia Raddoppiano ettari e produzione

di Roberto Vitali
 
05 gennaio 2019 | 10:13

Tenuta Virginia Raddoppiano ettari e produzione

di Roberto Vitali
05 gennaio 2019 | 10:13
 

Nei suoi modesti numeri raddoppia in un colpo, dalla vendemmia 2018, la produzione di Tenuta Virginia, piccola cantina voluta e creata ex novo da Antonio Lecchi nella zona collinare di Bruntino di Villa d’Almè (Bg).

La cantina fa parte della polivalente Casa Virginia (il nome è dedicato al ricordo di mamma Lecchi Curnis) che comprende anche un ristorante e sale per eventi. Dalla vendemmia 2018 Tenuta Virginia raddoppia gli ettari di vigneto e le bottiglie prodotte: da 10mila si passa a 20mila, grazie alla entrata in produzione di due nuovi ettari di vigneto in Comune di Ambivere, altra zona collinare sulla cui sommità è il santuario della Madonna del Castello.

(Tenuta Virginia Raddoppiano ettari e produzione)

Qui sono in produzione Merlot, Cabernet Sauvignon, Pinot Grigio e Chardonnay, vitigni già presenti anche a Tenuta Virginia, dove però, a completare l’offerta, si aggiungono i pregiati Manzoni bianco 6013, lo Shiraz, il Cabernet Franc, vitigni che qui hanno trovato, nella Marna di Bruntino, un terreno ideale.

È stata proprio la sperimentazione di Antonio Lecchi che ha permesso di ottenere dalla Regione Lombardia l’autorizzazione alla coltivazione di Shiraz in terra bergamasca a partire dalla vendemmia 2011. Oltre allo Shiraz in purezza, le etichette di Tenuta Virginia sono sei: tre vini bianchi (Chardonnay e Manzoni Bianco in purezza, oltre al blend Chardonnay-Pinot grigio), tre rossi da Merlot e Cabernet (comunemente “taglio bordolese” ma che Antonio chiama “da uve bituriche”, quelle piantate dai Romani e citate da Plinio il Vecchio).

Ogni anno, in base alla qualità delle uve, si decide la durata dell’affinamento in botticelle, con la massima espressione (nelle migliori annate soltanto) nel “Violino”, una “essenza” dedicata a papà Lino. Per acquistare le pregiate bottiglie vi è una certa attesa-prenotazione e anche quando Antonio cede alle richieste raccomanda di non aprirle subito: più aspettano più il vino guadagnerà in emozioni.

Antonio Lecchi (Tenuta Virginia Raddoppiano ettari e produzione)
Antonio Lecchi

Antonio Lecchi, classe 1962, bergamasco doc, si definisce “cuoco-contadino” ma è anche “enologo autodidatta” e sommelier preparatissimo. Cuoco lo è da appena finita la terza media, quando - invece di andare in vacanza - entrò per la prima volta, come aiuto, nella cucina di un ristorante. Diplomato all’Alberghiero di San Pellegrino, l’esperienza più lunga è stata al Papillon di Torre Boldone prima di arrivare al Rustico-Villa Patrizia di Sorisole (dal 1988 sino all’ottobre 2018, con la preziosa collaborazione della sorella Patrizia e della moglie Floriana).

Nel frattempo, anno 2002, aveva adocchiata a Bruntino dei Villa d’Almè una vecchia cascina solitaria in una valletta, soleggiata da est a ovest, un palmo sopra la pianura (altezza tra i 303 e i 454 metri sul livello del mare), quel tanto che basta per avere sottosuolo e clima ideali per piantare filari di viti, la sua altra grande passione. Così fu, ma insieme alla cantina nacquero sale da ristorante, dehors, pergolati, terrazzi, parcheggi. Il tutto in perfetta armonia con il bucolico ambiente circostante.

Per informazioni: www.tenutacasavirginia.it

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