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Copyright, via libera alla riforma La Commissione Ue approva il testo

La Commissione Ue ha raggiunto l’accordo sul copyright che tutela editori, artisti, autori e giornalisti nei confronti di piattaforme come Google, Facebook e Youtube. La decisione dopo un lungo negoziato. Tutela significa più diritti e una remunerazione più equa, ma anche una maggior qualità dell’informazione.

14 febbraio 2019 | 11:20
Copyright, via libera alla riforma 
La Commissione Ue approva il testo
Copyright, via libera alla riforma 
La Commissione Ue approva il testo

Copyright, via libera alla riforma La Commissione Ue approva il testo

La Commissione Ue ha raggiunto l’accordo sul copyright che tutela editori, artisti, autori e giornalisti nei confronti di piattaforme come Google, Facebook e Youtube. La decisione dopo un lungo negoziato. Tutela significa più diritti e una remunerazione più equa, ma anche una maggior qualità dell’informazione.

14 febbraio 2019 | 11:20
 

La Commissione Ue ha raggiunto l’accordo sul copyright che tutela editori, artisti, autori e giornalisti nei confronti di piattaforme come Google, Facebook e Youtube. La decisione dopo un lungo negoziato. Tutela significa più diritti e una remunerazione più equa, ma anche una maggior qualità dell’informazione.

«Con l'accordo appena raggiunto sulla direttiva del copyright - spiega il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani - proteggiamo la creatività europea. Musicisti, attori, scrittori, giornalisti, audiovisivo, avranno diritto a una giusta remunerazione anche dai giganti del web».

(Copyright, via libera alla riforma La Commissione Ue approva il testo)

In seguito al comunicato, è arrivato il plauso dell'Associazione degli editori di giornali europei (Enpa. La palla passa ora agli stati membri e al Parlamento europeo in sessione plenaria. L’Enpa sottolinea soprattutto che il testo «promuove un diritto che punta a rafforzare la posizione negoziale degli editori e a proteggerli contro la riproduzione e distribuzione digitale non autorizzata delle loro pubblicazioni».

«Speriamo - afferma all’Ansa il presidente dell'Associazione europea, Carlo Perrone - che il Parlamento europeo ratifichi il testo il prima possibile al fine di consentire un giusto scambio tra coloro che producono e coloro che distribuiscono per il proprio guadagno, così che il ciclo possa continuare in modo conveniente e giusto. Il giornalismo di qualità è alla base delle nostre democrazie e se vogliamo che vi sia un futuro per il giornalismo professionale nell'Unione europea dobbiamo agire per sostenere la stampa e riequilibrare un ecosistema squilibrato».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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