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Le Famiglie dell’Amarone a Milano per festeggiare 10 anni di attività

di Maria Pizzillo
 
06 marzo 2019 | 15:42

Le Famiglie dell’Amarone a Milano per festeggiare 10 anni di attività

di Maria Pizzillo
06 marzo 2019 | 15:42
 

Tredici famiglie e dieci anni di impegno per valorizzare uno dei grandi vini italiani, l’Amarone della Valpolicella e il suo territorio, che ospita cantine, castelli e ville antiche.

Questo il biglietto da visita che le Famiglie Storiche – l’associazione creata da alcune delle più prestigiose aziende vitivinicole della Valpolicella che da sempre sostengono e promuovono il territorio – hanno consegnato a quanti, a Milano, hanno partecipato alla degustazione dei loro vini e alla cena di gala organizzata per festeggiare i dieci anni di una solida amicizia che fa bene al vino che svetta per qualità.

(Le Famiglie dell’Amarone a Milano per festeggiare 10 anni di attività)
Pierangelo Tommasi, Marilisa Allegrini, Sandro Boscaini, Maria Sabrina Tedeschi, Alberto Zenato

Al banco di degustazione che ha preceduto la cena di gala, il ventaglio di offerta comprendeva una trentina di etichette, dalla vendemmia 2004 a quella attualmente disponibile sul mercato, la 2015, per permettere ai più raffinati estimatori di un vino che può nascere solo in una terra d’eccellenza, di fare gli opportuni confronti con vini di età diverse. Alla cena preparata dall’Antica Bottega del Vino di Verona, che qualche anno fa le Famiglie Storiche hanno salvato dal fallimento per non cancellare un’attività ricettiva che è un pezzo di storia della città del Vinitaly – è stato servito solo Amarone della vendemmia 2009, proprio per ricordare il decennale dell’associazione. Tredici splendidi vini per accompagnare i cannelloni ripieni di bruscandoli e carletti con zuppa di patate alla zafferano, guancia di vitello brasata all’Amarone con polenta mantecata al Taleggio e una bella selezione di formaggi per permettere di continuare a degustare l’Amarone di una vendemmia particolarmente felice.

(Le Famiglie dell’Amarone a Milano per festeggiare 10 anni di attività)

Presenti, ovviamente, tutti i produttori, dalla presidente in carica delle Famiglie Storiche, Maria Sabrina Tedeschi ai suoi due predecessori, Sandro Boscaini (di Masi) e Marilisa Allegrini, ai due vice presidenti, Alberto Zenato e Pierangelo Tommasi, che si sono alternati al microfono per raccontare la loro esperienza all’interno di un’associazione che ha già organizzato molti viaggi di lavoro ed esperienze all’estero per avvicinare all’Amarone wine lovers di tutto il mondo. I titolari di Allegrini, Begali, Bragaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre d’Orti, Venturini, Zenato hanno descritto poi le peculiarità dei propri prodotti, delle proprie vigne, nonché le scelte produttive, le ricerche, i progetti e le tecniche di azioni comuni adottate e sostenute, per perseguire un costante miglioramento dell’Amarone, nonché una maggiore capillarità di penetrazione nei mercati mondiali.

Attualmente le Famiglie Storiche commercializzano 2,3 milioni di bottiglie di Amarone docg, destinandone all’export l’80% della produzione; soprattutto negli Stati Uniti, in Canada, Paesi Scandinavi e Svizzera.

«Questi dieci anni sono stati complessi ma, al tempo stesso, affascinanti perché ci hanno visti impegnati su un unico obiettivo: esaltare l’Amarone della Valpolicella e nel contempo divulgare l'interpretazione che le aziende associate, forti di un’antica tradizione, forniscono di questo vino - ha sottolineato Maria Sabrina Tedeschi - Siamo sempre più convinti che non vi possa essere produzione di qualità senza innovazione nelle scelte aziendali, agronomiche ed enologiche. Innovazione che richiede costanti investimenti come quelli nell’acquisto di vigneti, nel rinnovo degli impianti, nelle ricerche vitivinicole che singolarmente e come gruppo, sosteniamo ogni anno».

Sandro Boscaini ha aggiunto: «Sin dall’inizio i singoli associati si sono impegnati a promuovere collettivamente i loro Amarone di fascia alta e premium su scala internazionale. Abbiamo così contribuito alla definizione di un’immagine alta di questo prodotto originale del Veneto e dell’Italia. Per noi l’Amarone rappresenta un valore primario sotto il profilo enologico, storico, territoriale ed economico. Anche l’intervento dei nostri associati per il rilancio di quel tempio dell’enologia italiana che è la Bottega del Vino va nella stessa direzione: la salvaguardia e la promozione di Verona e della sua nobile cultura vitivinicola».

Importante è tenere presente che «la qualità va comunicata e raccontata. Proprio per questo, in dieci anni abbiamo condiviso decine di viaggi in tutto il mondo, incontrando rappresentanti di istituzioni anche internazionali e portando alla ribalta l’arte e la sapienza contadina che appartiene alla storia delle nostre famiglie e che rappresenta la base indispensabile per produrre un grande vino come l’Amarone», ha detto Marilisa Allegrini. Tant’è vero che, con l’evento milanese, è iniziato il programma 2019 di promozione dell’Amarone.

Per informazioni: www.famigliestoriche.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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