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Cusumano, restyling delle etichette L’assaggio del vino inizia dal “tatto”

 
08 aprile 2019 | 18:45

Cusumano, restyling delle etichette L’assaggio del vino inizia dal “tatto”

08 aprile 2019 | 18:45
 

Vento di novità in casa Cusumano che al 53° Vinitaly ha presentato la nuova strategia di touching experience che consiste nella creazione di etichette mirate e al servizio del consumatore.

Fondata da Alberto e Diego Cusumano nel 2001 a Partinico dove ha sede, Cusumano produce vini eleganti e identitari in cinque tenute: Ficuzza a Piana degli Albanesi in provincia di Palermo, San Giacomo a Butera (Caltanissetta), Presti e Pegni sulle colline di Monreale, Monte Pietroso a Monreale, San Carlo a Partinico (Palermo). Nel 2013 la famiglia Cusumano ha creato Alta Mora racchiudendo sotto un unico nuovo marchio le contrade di Guardiola, Pietramarina, Verzella, Feudo di Mezzo e Solicchiata sull’Etna.

(Cusumano, restyling delle etichette L’assaggio del vino inizia dal tatto)

È tutto cominciato con Francesco, il padre. È lui per primo che ha iniziato a lavorare in questo settore. A conoscere le particolarità della produzione del vino in Sicilia. E le caratteristiche che zone diverse di questa terra sono in grado di dare quando si vuole fare un lavoro di qualità.

Quando nel 2000 hanno deciso di dare inizio al progetto, sapevano che era indispensabile partire da vigneti di proprietà, usare solo le loro uve. Con il padre hanno girato la Sicilia alla ricerca dei territori più adatti. Hanno cominciato vicino a Partinico, dove c’era già la cantina. È stata la scelta più naturale. La prima tenuta acquisita è stata Tenuta Ficuzza, a Piana degli Albanesi. Una Sicilia di montagna tra Palermo e Corleone. Da lì sono arrivati a Butera, dove oggi c’è Tenuta San Giacomo e dove da un terreno bianco come un torrone producono il Nero d’Avola Sàgana. Poi sono arrivati a Presti e Pegni, a Monreale, di nuovo vicino a Palermo, e Monte Pietroso.

Intanto il mercato cresceva. Mentre Alberto si occupava della produzione, Diego viaggiava, portando i vini in giro per il mondo. Hanno rinnovato la cantina, rendendola sempre più funzionale a valorizzare l’uva che proviene da ciascun vigneto. In questo è stato essenziale il contributo dell’enologo, Mario Ronco, un piemontese trapiantato in Sicilia che ci segue fin dall’inizio.

(Cusumano, restyling delle etichette L’assaggio del vino inizia dal tatto)
Diego Cusumano

Sempre chiaro in mente un principio: usare solo l’uva che viene dai loro vigneti. A ciascuna vigna dedicano tutto il tempo di cui ha bisogno. La fretta non esiste. Ogni vendemmia è una scommessa: se raccogli l’uva troppo presto, si perde in qualità. Se la raccogli troppo tardi, rischi di giocarti tutto. Devi essere attento, e anche un po’ folle, per trovare il momento giusto. Questo ha segnato finora il percorso in costante movimento.

«Abbiamo fatto un restyling delle nostre etichette quest’anno - ha detto Diego Cusumano - che è partita da una base molto semplice: dare un’identità forte ai cinque territori sui quali si sviluppa la nostra azienda. Così come i territori presentano una connotazione unica, così abbiamo voluto creare ugualmente un’esperienza tattile che consenta a chi tocca la bottiglia di percepire il rilievo del vigneto dal quale è nato il vino contenuto. Il messaggio è chiaro: ribadire la centralità del legame tra vino e territorio, all’azienda il compito di trovare le migliori sinergie».

Per informazioni: www.cusumano.it

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