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Per la 18ª edizione di Wein am Berg al Das Central si brinda piemontese

di Alberto Lupini
direttore
 
29 aprile 2019 | 18:47

Per la 18ª edizione di Wein am Berg al Das Central si brinda piemontese

di Alberto Lupini
direttore
29 aprile 2019 | 18:47
 

Al 18° Wein am Berg la cucina e i vini austriaci hanno incontrato i cuochi italiani e una rappresentanza dell'enologia piemontese sulle vette di Sölden.

La rassegna "Vino in quota" negli anni ha acquisito sempre maggior rilievo. «La prima edizione era davvero "piccola" - così la descrive Angelika Falkner, titolare del Das Central - in quella settimana avevamo avuto qui quattro persone, nel weekend una cinquantina... Ora in una sola serata sono stati ben 320 gli ospiti». Numeri che da soli spiegano il succeso di una manifestazione che riunisce ormai come una tradizione clienti e giornalisti europei in una kermesse da gourmand.

(Per la 18ª edizione di Wine am Bergal Das Central si brinda piemontese)

Numeri in rialzo per una manifestazione che tocca alti livelli sia per l'altitudine che per la viticoltura e la cucina. Il 5 stelle Das Central e le montagne Ötztal sopra Sölden hanno acceso ancora un avolta i riflettori sui grandi viticoltori di Austria e per l'occasione del Piemonte - l'ospite d'onore di questa edizione - affiancati da chef stellati, piste da sci e panorami mozzafiato.

Queste le cantine piemontesi ospiti della rassegna, Mauro Veglio, Silvio Grasso, Elio Altare, Giovanni Corino e Fratelli Revello dal comune di La Morra; La Morandina da Castiglione Tinella; Cavallotto da Castiglione Falletto; Gianfranco Alessandria da Monforte d'Alba; Cantina Tibaldi da Pocapaglia; Prunotto da Alba; Fratelli Cigliuti da Neive. Cantine "resident" austriache: Bründlmayer (Langenlois, Kamptal), Markus Huber (Reichersdorf, Traisental), Lackner-Tinnacher (Gamlitz, Südsteiermark), Graf Hardegg (Pulkautal, Weinviertel), Franz Hirtzberger (Spitz, Wachau).

(Per la 18ª edizione di Wine am Bergal Das Central si brinda piemontese)

Un sodalizio nel calice tra le due regioni vitivinicole che si è riproposto in svariati momenti, dalla serata di gala del giovedì alle degustazioni di venerdì all'ice Q Restaurant & Hotel Das Central, fino al Big Bottle Party del sabato (concluso coi fuochi d'artificio). Serate ed eventi a tema, dunque, quelli organizzati dal Das Central, struttura a cui fanno capo tutti i principali rifugi e gli impianti di Sölden; serate durante le quali accanto ai vini sono state protagoniste le cucine di Austria e Italia.

Ad esempio una prima cena tipicamente austriaca, realizzata dallo chef del Das Central Michael Kofler insieme agli chef stellati viennesi Stefan Speiser e Werner Pichlmaier. Una seconda serata ha visto fondersi la tradizione austriaca con quella italiana rappresentata dagli stellati italiani Karl Baumgartner del Restaurant Schöneck di Pfalzen (Bz) e Francesco Oberto del ristorante "Da Francesco" di Cherasco (Cn). Oberto e il resident del Das Central hanno duettato nuovamente in cucina per il Big Bottle Party, insieme a Stefan Speiser e Gottfried Prantl.


L'internazionalità che ha connotato sia il vino che la cucina rispecchia l'alta affluenza che contraddistingue l'hotel nei suoi mesi di apertura: «Siamo molto internazionali - ha detto Angelika Falkner - ormai tutto il mondo viene da noi, ed è stimolante avere qui così tante nazionalità diverse». Ospiti che non scelgono il Das Central solo per la stagione invernale: la struttura infatti è aperta anche d'estate: «Oltre al periodo da ottobre a fine aprile, siamo aperti anche da luglio. Durante la bella stagione sono davvero molte le attività che offriamo, noi e il territorio». Un fitto programma di attività guidate percorre tutto il periodo di apertura estivo: tra le 250 vette di 3mila metri si può scegliere tra gite sportive, escursioni, momenti di relax e, naturalmente, bike.

(Per la 18ª edizione di Wine am Bergal Das Central si brinda piemontese)

Durante le giornate del 18° Wine am Berg, accanto alle già citate cene evento, al panorama fatto di piste ancora innevate, lungo le quali gli ospiti hanno potuto dilettarsi in discese tra le migliori della zona, e ai comfort dell'hotel, protagonista è stato il vino. Sia in numerose degustazioni lungo le piste, sia durante le serate, ma anche in particolari momenti ad hoc, come quello dedicato al Pino 3000, il Pinot Nero che viene fatto evolvere a 3.000 metri nella cantina dell'Ice Cube, un'idea di Angelika Falkner e realizzato dalle uve di tre cantine (la tedesca Dt. Heger, l'austriaca Paul Achs e l'italiana St. Pauls). E la  degustazione del Pino 3000 (2017, prova di botte, e 2012) è avvenuta proprio all'ice Q, luogo dove il vino riposa. Ma non un luogo qualsiasi: è il rifugio gourmet location dove è stato girato (insieme a Roma, Tangeri e altre città) il film Spectre della fortunata saga di James Bond. Tanto che a fianco è stato realizzato l'avveniristico museo Experience 007 che a 3.000 metri è il più alto luogo dedicato al cinema.

(Per la 18ª edizione di Wine am Bergal Das Central si brinda piemontese)

Si capisce già da qui come l'evento, già di per sé risonante, non abbia fatto altro che mettere in rilievo un territorio che merita d'essere visitato. E il Das Central porta ai più alti livelli il senso di questa ospitalità, specialmente dopo «la ristrutturazione» che «abbiamo fatto lo scorso anno». Quest'anno nessuna novità per l'hotel, che comunque già si appresta a ricevere i suoi ospiti per la stagione estiva 2019 e per quella invernale 2019/20, quando il Wein am Berg accenderà i riflettori sul Benelux, una regione «non forte per quanto riguarda il vino, ma interessante per la cucina, non per altro conta diversi tristellati e bistellati; sarà un'edizione interessante».

Per informazioni:
www.weinamberg.at
www.central-Sölden.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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