Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 29 marzo 2024  | aggiornato alle 07:23 | 104249 articoli pubblicati

Un menu dedicato a Leonardo al ristorante di Silvia Baracchi

di Claudio Zeni
 
02 maggio 2019 | 17:06

Un menu dedicato a Leonardo al ristorante di Silvia Baracchi

di Claudio Zeni
02 maggio 2019 | 17:06
 

A 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci, di cui proprio oggi, 2 maggio, ricorre l’anniversario, molte città italiane e del mondo ricordano il grande genio con mostre ed eventi.

Tuttavia, a pochi piace ricordarlo per la sua passione per la cucina. La “cocina” sempre in ordine, il fuoco sempre acceso, una riserva d’acqua sempre bollente e poi attrezzi per lavare, tritare, affettare, pelare e tagliare, e non è un caso se nell’Ultima Cena Leonardo dipinge vicino a ciascun commensale una piccola tovaglia per pulirsi la bocca e le mani, il primo tovagliolo della storia dell’arte.

(Un menu dedicato a Leonardo al ristorante di Silvia Baracchi)
La chef Silvia Baracchi

A rendere omaggio al grande genio per la sua passione per l’arte culinaria ci ha pensato la chef Silvia Baracchi de Il Falconiere di Cortona, una stella Michelin, vincitrice del Premio Italia a Tavola per la sezione cuochi e delegata per la Toscana di Euro-Toques Italia, dedicandogli un apposto menu inserito nella carta del suo ristorante sulle tracce culinarie e i piatti creati da Leonardo. E proprio al genio toscano, la chef aveva già dedicato il menu del light lunch organizzato a chiusura del Premio Italia a Tavola ad Artimino, lo scorso 31 marzo.

Il menu del ristorante di Silvia Baracchi si apre con: Le tre Lumache (Tortino di ceci con spiedo di lumache di vigna e la sua salsa); per poi proseguire con: ‘Esperimenti col Pane…’ (Gnudi di pane in zuppetta di bieta allo zenzero e polvere di prosciutto); ‘…e con la Pasta (Vermicelli alla salvia e cannella con trucioli di pecorino semistagionato e zucchero grezzo); ‘Dal Cenacolo’ (Pesce San Pietro e polpettina di animelle con pisellini appena sgranati e salsa allo zafferano); I tradizionali pasticci di carne e spezie (Pasticcio di anitra alle spezie toscane e vinaccia con zucchina arrostita e salsa alla curcuma), e per finire La gioconda: non potendo interpretare lo sguardo… (Il bacio di Monnalisa con crema di latte e salsa all’Elisir di lunga vita).

Ritornando al grande genio, la sua mente non si fermò alla creazione di ricette, ideò per la cucina anche degli strumenti precursori del frullatore o del girarrosto. Quando morì, nel 1519, esattamente 500 anni fa, Leonardo lasciò metà del suo patrimonio alla fedele cuoca, insieme ai disegni di una serie di geniali invenzioni come il cavatappi, l’affettatrice, il macinapepe e il trita-aglio, ancora oggi chiamato dai cuochi “Il Leonardo”.

Foto di: Stefano Del Pianta

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali
       



Fonte Margherita
Prugne della California

Molino Dallagiovanna
Siad
Julius Meiln