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La prima colazione in hotel? 8 su 10 la vorrebbero più tipica

 
06 maggio 2019 | 15:53

La prima colazione in hotel? 8 su 10 la vorrebbero più tipica

06 maggio 2019 | 15:53
 

La colazione come momento per iniziare bene la giornata, ma anche occasione per conoscere i prodotti locali, durante una vacanza. Otto italiani su 10 tra coloro che frequentano gli hotel, la vorrebbero più tipica . È ciò emerge dal Rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2019 di Roberta Garibaldi.

Per una colazione buona e a base di prodotti tipici, la maggior parte dei turisti italiani sarebbe anche disposto a spendere qualcosa in più, anche 2-3 euro al giorno per il 63% degli intervistati, mentre quasi uno su due (il 43%) arriverebbe a pagare anche 5 euro in più. L’interesse nei confronti di una colazione tipica cresce ulteriormente nei turisti enogastronomici: l’87% di coloro che, negli ultimi tre anni, hanno svolto un viaggio con motivazione enogastronomica, vorrebbe avere la possibilità di degustare prodotti e ricette del territorio nel corso di questo pasto, il 75% pagherebbe senza problemi una maggiorazione di 2-3 euro (sempre a persona) mentre il 56% fino a 5 euro.

(La prima colazione in hotel?8 su 10 la vorrebbero più tipica)

«Parliamo di numeri importanti - spiega Roberta Garibaldi - che non solo certifica l’importanza di questo pasto anche nel corso del viaggio, ma che può diventare un forte elemento di attenzione e differenziazione per le strutture ricettive».

I viaggiatori italiani valutano favorevolmente iniziative atte a ridurre lo spreco di cibo, come nel caso delle strutture ricettive e della prima colazione. L’84% gradirebbe che il cibo non consumato dai clienti venisse donato in beneficenza, l’80% che la struttura attivasse delle “buone pratiche” per limitare lo spreco di cibo nella prima colazione e nei buffet, e il 74% che fosse esplicitamente indicato sul banco della prima colazione di mettere nel piatto solo il cibo che si consuma per evitarne lo spreco. Tali iniziative trovano un ancora maggiore apprezzamento da parte dei turisti enogastronomici.

(La prima colazione in hotel?8 su 10 la vorrebbero più tipica)

La gran parte dei clienti degli alberghi accede alla prima colazione e spesso è questo l'unico pasto che consumano in hotel. Questa esperienza può essere l’ultimo vissuto prima della partenza che va a influenzare il giudizio di un cliente. La prima colazione, infatti, è presente in oltre il 70% delle recensioni. Puntare su una prima colazione a base di prodotti locali può diventare un elemento di vantaggio competitivo per le strutture poiché in grado di trasmettere la stretta connessione con il territorio e il rispetto per l’etica e le problematiche socio-ambientali. Inoltre, consente all’ospite di sentirsi realmente coinvolto nell’ambiente locale.

Buoni esempi, nel nostro Paese, già ce ne sono: nella Lombardia orientale, il progetto “East Lombardy - European Region of Gastronomy 2017” ha puntato sulla prima colazione a base di prodotti tipici come elemento di differenziazione. Grazie alla presenza e alla collaborazione dei numerosi operatori disponibili sono state attivate una serie di iniziative (tra cui un toolkit per gli operatori del settore dell’accoglienza) atte a rendere questo pasto unico e peculiare, riconoscibile, ma anche replicabile e quindi in grado di creare valore aggiunto nel complesso della filiera. La colazione di East Lombardy è stato un primo prorogato pilota che ha quindi voluto trasferire nel piatto i valori del territorio e della tradizione.

E che la prima colazione negli hotel sia in cima ai pensieri degli addetti ai lavori, è dimostrato anche dal corso che la Scuola del Molino le dedicherà proprio questa settimana, destinato - appunto - agli albergatori.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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