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Il cliente va sempre informato per un consumo più consapevole

di Ernesto Molteni
presidente ABI Professional
 
04 giugno 2019 | 15:48

Il cliente va sempre informato per un consumo più consapevole

di Ernesto Molteni
presidente ABI Professional
04 giugno 2019 | 15:48
 

Oggi nel settore dell’alimentazione, soprattutto a livello commerciale, il consumatore deve essere informato sui valori nutritivi del cibo (grassi, proteine, carboidrati...) e sull’apporto calorico.

Oramai la legislazione, a livello internazionale, ha intrapreso questo iter. Il consumatore deve cioè essere informato e soprattutto consapevole dell’eventuale alimento acquistato. Tale modus operandi si sta affacciando anche nel nostro settore, la Mixology. Pur non trattandosi di “alimenti” veri e propri, i nostri cocktail sono comunque considerati tali, senza contare che pur essendo principalmente dei carboidrati talvolta con le nuove ricette che si stanno elaborando vi è anche un apporto proteico e di grassi.

(Il cliente va sempre informato per un consumo più consapevole)

Dal punto di vista gustativo a noi interessano l’equilibrio e l’armonia tra i diversi fattori di acidità, zuccheri, corpo alcolico, tendenza amara, texture e sapidità, ma in effetti l’informazione che maggiormente interessa il consumatore e che lo rende consapevole è la presenza di alcol e l’apporto calorico. A maggior ragione, vista la presenza dell’alcol etilico, tanto discusso dal ministero della Salute, è giunto il momento che il consumatore sappia all’atto di ordinare un drink alcolico (oggi vanno di moda i cocktail mixati) quanti grammi di alcol sta per assumere, conosca la gradazione alcolica e anche l’apporto calorico.

La nostra associazione, Abi Professional, tramite la sua commissione didattica, ha elaborato una guida per l’Etichetta del cocktail, ideata dal nostro esperto Alessandro Bonventi, che già utilizziamo da 3 anni nei concorsi e negli eventi. È giunto il momento di utilizzarla anche nelle nostre liste dei bar e degli alberghi. Vicino al nome del drink e agli ingredienti utilizzati dovremmo aggiungere i grammi di alcol, la percentuale alcolica e le chilocalorie presenti. Siamo convinti che oltre a dare un tocco di professionalità in più al nostro lavoro ci accorgeremmo anche di come potrà influenzare la scelta del cliente magari dando vita a nuove tendenze nelle scelte del bere miscelato, che volgeranno verso ricette meno caloriche, meno alcoliche e più salutari.

Per questo motivo sarà importante in futuro - visti i progressi della Mixology e del maggiore utilizzo di tecniche culinarie e ingredienti sempre più particolari e diversi nei cocktail - valutare anche l’apporto vitaminico e di sali minerali presenti. L’alcol etilico sarà sempre più un semplice vettore di profumi e sapori, equilibratore di sensazioni gusto-olfattive, con ricette di cocktail che andranno dagli 8 ai 22 gradi alcolici. La tendenza del cocktail sarà sempre più quella di una bevanda oltre che piacevole anche salutare, se consumata in modo consapevole e moderato. Per questo motivo ci chiediamo quando le istituzioni governative decideranno di lasciare gestire ai soli professionisti la vendita e preparazione di bevande alcoliche.

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