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Il Senato discute sui “buoni pasto” Fipe chiede decisione urgente

 
31 maggio 2019 | 11:44

Il Senato discute sui “buoni pasto” Fipe chiede decisione urgente

31 maggio 2019 | 11:44
 

La questione “buoni-pasto”, scoppiata con il crack di QUI!Group, torna a tenere banco. Il Senato sta tentando - faticosamente - di trovare la soluzione e Fipe sta alla finestra in attesa della migliore soluzione.

Al vaglio c’è la possibilità di convertire il Decreto Legge “Sblocca Cantieri” per ridurre le criticità delle gare d’appalto anche nel settore dei buoni pasto.

(Il Senato discute sui buoni pasto Fipe chiede decisione urgente)

«Il mercato dei buoni pasto per come è stato gestito fino ad oggi ha portato a una complessa e grave situazione - hanno spiegato in una nota Fipe, Fida, Federdistribuzione, Ancc-Coop e Ancd Conad - una giungla di gare al ribasso che hanno permesso a imprenditori improvvisati di competere al fianco di realtà che operano con correttezza pur nell’ambito di un sistema oramai malato, il tutto a discapito delle migliaia di imprese che forniscono il servizio sostitutivo di mensa a milioni di lavoratori. Qualcuno nella maggioranza di Governo, però, sembra finalmente essersi accorto che risparmiare sulle spalle delle imprese è una furbizia che rischia di tradursi in un grave danno per un intero settore».

«Dimostrazione di questa presa di coscienza - prosegue la nota - è la proposta avanzata in sede di conversione del Decreto Legge “Sblocca Cantieri” presentata quest’oggi dal senatore Mauro Coltorti, presidente della Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni, dal senatore Giorgio Fede membro della medesima commissione e dalla senatrice Wilma Moronese, presidente della Commissione Ambiente. La proposta di modifica presentata dai senatori della Maggioranza prevede una decisiva e opportuna revisione del sistema di gara per l’assegnazione dei buoni pasto. Viene infatti previsto che le gare d’appalto siano aggiudicate sulla base della qualità complessiva del servizio e non del solo sconto praticato alla Pubblica Amministrazione. Si tratta di un primo passo verso la revisione di un sistema che non funziona; ora occorre che questa buona volontà diventi norma».

«Chiediamo, pertanto, che le Istituzioni si facciano carico delle aspettative di centinaia di migliaia di imprese, che diano loro un segnale concreto in risposta ai danni economici subiti finora da un settore vitale per l’economia del Paese. Se ciò non dovesse accadere occorre che il Governo si assuma le proprie responsabilità convocando con urgenza un Tavolo per definire la riforma complessiva del mercato dei buoni pasto».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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