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I lavoratori estivi si cercano sul web Inserzioni su del 25% in un mese

 
10 giugno 2019 | 12:56

I lavoratori estivi si cercano sul web Inserzioni su del 25% in un mese

10 giugno 2019 | 12:56
 

Camerieri, cuochi e baristi, soprattutto, ma anche tanti dirigenti d’albergo e addetti alle vendite. Eccolo l’esercito dei lavoratori estivi nei settori del turismo, della ristorazione e dell’accoglienza. Le inserzioni online crescono e in un mese, complice l’arrivo della stagione, sono aumentate del 25%. In testa le regioni del Nord.

La fotografia scattata dall’Osservatorio Info Jobs Professioni Estive, riferisce innanzitutto di un incremento delle inserzioni che le aziende affidano alla rete. E maggio è il mese in cui tradizionalmente si concentra il maggior numero di ricerche di lavoro, proprio per l’avvicinarsi del boom di presenze nelle località di villeggiatura.

Camerieri e baristi sono le figure professionali più ricercate (I lavoratori estivi si cercano  sul web Inserzioni su del 25% in un mese)
Camerieri e baristi sono le figure professionali più ricercate

Lo spaccato (occorre precisarlo) è parziale, ma testimonia, ad esempio, come le regioni del Nord siano quelle più sensibili alle nuove tecnologie: è qui infatti che la ricerca di lavoratori da parte delle imprese, corre di più sul web. Nella top 5 delle regioni che cercano più lavoratori ci sono infatti la Lombardia (prima in assoluto, con il 38,7% delle richieste), l’Emilia Romagna (14%) e il Veneto (10%), seguite da Lazio (8,8%) e Piemonte (7,5%).

Parliamo in tutto di un bacino di 3.700 offerte (aggiornate alla fine di maggio), vale a dire un quarto in più di quelle che erano inserite ad aprile. Regina tra i settori è senz’altro la ristorazione, che prevede numerose figure professionali differenti: i più ricercati sono i camerieri (a loro sono indirizzate 1.516 offerte, pari al 24,6%), seguiti dal personale di cucina (18,9%) e dai cuochi veri e propri (18,8%). Ma ci sono anche tanti posti per baristi (758, pari al 12,3%), dirigenti nei servizi alberghieri (240, pari al 3,9%) e chef (205, pari al 3,3%), meno invece per gli assistenti alle vendite (solo 104, per l’1,7% del totale).

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