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Il Grignolino da invecchiamento torna con i vignaioli di Monferace

di Gabriele Ancona
vicedirettore
 
18 giugno 2019 | 17:12

Il Grignolino da invecchiamento torna con i vignaioli di Monferace

di Gabriele Ancona
vicedirettore
18 giugno 2019 | 17:12
 

In Monferrato 10 produttori hanno dato vita ad un'associazione che mira al rilancio del vitigno tra i quartieri alti del mondo enologico.

Presentata a Ponzano (Al) l’annata 2015. La prima. «Monferace non è un super Grignolino, è l’essenza di un territorio, il suo figlio autoctono per eccellenza - ha spiegato Guido Carlo Alleva, il presidente dell’associazione, nella sede del Castello di Ponzano Monferrato - Siamo una rete di imprese che ha riscoperto la tradizione enologica di questa terra».

I produttori (Il Grignolino da invecchiamento torna con i vignaioli di Monferace)
I produttori

Il Grignolino ha una storia secolare ed è sempre stato un vino da invecchiamento. Con Monferace oggi viene proposto in purezza, affinato almeno 40 mesi, di cui 24 in botti di legno. «Ci siamo dati uno statuto impegnativo, un disciplinare caratterizzato da regole molto severe - ha sottolineato Alleva - Monferace verrà prodotto solo nelle annate che consentiranno il miglior risultato. La resa massima di uva per ettaro non dovrà essere superiore ai 70 quintali».

Alcune etichette (Il Grignolino da invecchiamento torna con i vignaioli di Monferace)
Alcune etichette

Un rigore che prevede inoltre l’istituzione di un Albo dei vigneti e dei cru e di una Commissione d’assaggio che valuta i vini alla cieca per approvarne l’ingresso sul mercato con il sigillo Monferace. Riserva dal colore rosso rubino e profumo di frutta rossa, il Grignolino Monferace (collina fertile) esprime tannini importanti che sanno evolvere negli anni. Un vino intenso che rispecchia il carattere e l’identità del terroir. In quest’ottica rappresenta un progetto allargato dal profondo valore turistico.
Da annotare anche la spiccata valenza gastronomica. Come ha dimostrato l’abbinamento con la cucina di Gabriele Boffa, executive chef della Locanda del Sant’Uffizio a Penango (At), quinto ristorante di Enrico Bartolini e sesta stella Michelin del suo palmares. Con i Monferace ha proposto Riso, Raschera e nocciole, Agnolotti di patate, acciughe e limone, Guancia di porcello e peperoni di Carmagnola, pesca ripiena e verbena. «Una mano piemontese straordinaria», il commento di Bartolini.

Enrico Bartolini (Il Grignolino da invecchiamento torna con i vignaioli di Monferace)
Enrico Bartolini

La seguente sessione di degustazione ha preso in esame l’annata 2015 delle 10 aziende (6 della provincia di Alessandria, 4 di Asti) associate a Monferace: Accornero, Alemat, Angelini Paolo, Castello d’Uviglie, Fratelli Natta, La Fiammenga, Sulin, Tenuta La Tenaglia, Tenuta Santa Caterina, Vicara. Una produzione complessiva di nicchia, tra le 20 e le 30 mila bottiglie. Vini definiti individualisti, tutti diversi, ma espressione di una filosofia di vinificazione che si ispira a una nobile tradizione che i produttori di Monferace stanno rivalutando con passione e determinazione.

Per informazioni: www.monferace.it

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