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Al via la Fête des Vignerons Attesi un milione di spettatori

di Marco Di Giovanni
 
15 luglio 2019 | 17:53

Al via la Fête des Vignerons Attesi un milione di spettatori

di Marco Di Giovanni
15 luglio 2019 | 17:53
 

È la Svizzera francese a celebrare, una volta ogni 20-25 anni, in una festa di tre settimane a dir poco mastodontica, l'arte della coltivazione in vigna. Appuntamento dal 18 luglio.

Si potrebbero sprecare ore, inchiostro e pagine a parlare di un evento che, banalmente, è da vedere con i propri occhi, una volta nella vita. Sì, perché al contrario delle iniziative alle quali tutti più o meno siamo abituati, la Fête des Vignerons viene proposta una volta ogni 20-25 anni. La motivazione di tale scelta? L'enorme investimento sia economico che organizzativo che tale occasione richiede.

Cento milioni di euro da privati, un'arena di 20mila posti allestita unicamente per l'occasione nella piazza di Vevey, fronte lago (pensate che ad ottobre già tutto deve essere sgomberato, e nulla rimarrà di questa gigantesca costruzione se non il ricordo e qualche - forse più di qualche - scatto), oltre 5mila figuranti impegnati nello spettacolo giornaliero d'apertura... e naturalmente l'attesa di un milione di visitatori e tutta la mobilitazione, dai privati ai commercianti fino alle amministrazioni pubbliche, che ne viene conseguenzialmente richiesta.

Tutto pronto per la Fête des Vignerons (La Fête des Vignerons Cose da fare una volta nella vita)
Tutto pronto per la Fête des Vignerons

La Fête des Vignerons...
Ma cos'è la Fête des Vignerons? È forse una più moderna riproposizione di una tradizione che prosegue dal XXVIII secolo? O forse una delle tappe "must to see" del 2019 secondo il New York Times? O ancora uno degli esempi più fulgidi dello spirito di una comunità? O ancora, per finire, un evento che è arrivato ad essere riconosciuto dall'Unesco come Patrimonio immateriale dell'Umanità? È tutte queste cose. Ma scendiamo nel dettaglio.

Il palinsesto dell'evento, che inizia il 18 luglio e termina l'11 agosto, parte dallo spettacolo in arena. Gli spettatori seduti nei 20mila posti dell'arena (già sold out per le prime date) potranno godersi uno spettacolo fatto di musiche e coreografie realizzate per l'occasione dalla Compagnia di Daniele Finzi Pasca - lui, Daniele, noto attore, coreografo e regista svizzero. Può dirsi dell'incredibile ciò che è stato fatto: una costruzione ad hoc progettata, lasciando comunque vivibile la zona, impianti audio decisamente migliorati rispetto all'edizione del '99, in modo che tutto il pubblico sia egualmente trasportato nella scena, poi la supervisione costante di Hugo Gargiulo, co-fondatore della compagnia, e i costumi firmati dalla costumista Giovanna Buzzi, figlia del grande architetto Gae Aulenti. Lo spettacolo, insomma, comincia già da dietro le quinte.


Al termine dello spettacolo - dico solo che i cori saranno composti da mille figuranti - si decreterà il vincitore tra i Vignerons. Mi spiego meglio: la manifestazione nasce perché, durante il periodo della Rivoluzione Francese, un'idea più illuminata ha contagiato l'intero modo di pensare in tutta Europa. Ebbene, in queste zone, se prima di quel momento veniva punito il vigneron peggiore, si è deciso, diversamente, di premiare il migliore, di celebrarlo. Questo senso non si è perso, così il miglior vigneron, letteralmente "colui che cura la terra", anche oggi, nel 2019, verrà incoronato al centro dell'arena. Questo momento verrà richiamato (seppur in un tempo più breve) durante tutti gli spettacoli iniziali dei giorni seguenti. E poi che succede?

Poi "tutto il mondo è cantina", diciamo, reinterpretando un noto proverbio. L'intera Vevey - che già ora ha i suoi pubblici esercizi tappezzati di poster - aprirà le porte alle diverse produzioni delle cantine che producono vino in questa zona. Immaginate le vie stracolme di negozi delle vostre città, ed immaginate che dietro ad ogni porta si celino, insieme ai prodotti venduti, anche intriganti assaggi di vino. E non di un semplice vino: ben due Denominazioni di origine controllata qui, e tutti i vigneti tutelati dall'Unesco. Un panorama mozzafiato che, seppur non facile da raggiungere nelle sue più piccole realtà, vale la pena visitare dopo essersi goduti una giornata nel cuore della manifestazione.


... e dintorni
Una volta lasciato il centro di Vevey per immergersi nel mondo vitivinicolo della zona quello che si troverà può essere riassunto nella massima "Piccole identità che si esprimono". Uomini e donne (tante donne, la confraternita dei Vignerons si è sempre più aperta alla presenza femminile) che lavorano nella propria realtà, affezionati ad essa; generazioni di produttori che con amore e rispetto coltivano la propria terra (non per altro momento saliente dello spettacolo è quello in cui il "nonno" accompagna per mano la "nipote").

Noi, in visita a Vevey prima dell'inizio della Festa, ne abbiamo incontrato uno in particolare: Blais Du Bous. Divertente, spiritoso, ma indubbiamente competente e affezionato al suo "orticello". Pochi ettari, ma coltivati con attenzione, studio e passione. Per ricollegarmi al tanto sentito passaggio generazionale... Blais rappresenta la 17ª generazione.


Non solo vino a Vevey e in generale nel Canton Vaud, naturalmente. Ma strade strette e caratteristiche circondate da palazzi a misura d'uomo; musei ricchi di cultura, come quello storico della zona o quello sull'alimentazione; castelli, primo tra tutti quello di Chillon, tanto interessante da scoprire quanto divertente da visitare; ristoranti dallo stellato al tipico di paese, tutti fieri della cultura di una zona indubbiamente influenzata dalla gastronomia d'Oltralpe. E infine, il lago, lo splendore di acque che sembran quelle di un mare limpido, col verde che si fonde nell'azzurro e che, seppur ci si trovi in Svizzera, ti invoglia ad un tuffo.

Qualora aveste ancora dubbi su cosa fare dal 18 luglio all'11 agosto, certamente sul calendario ora potrete mettere almeno una "X" e prepararvi per un viaggio che non ricapiterà... almeno per i prossimi due decenni!

Per informazioni: www.fetedesvignerons.ch

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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