Instagram toglie il conto dei cuoricini dalle foto, ma non per etica. Nuove
regole nello scontro sui consensi che ricordano il ‘Trono di spade’. Gli
influencer guadagnano sulle stories e le aziende investono su quelle, che durano 24 ore. E così continua la
sponsorizzazione di tutto, anche per l’enogastronomia.
Vi ricordate la frase celebre della prima stagione del Trono di Spade pronunciata da Cercei Lannister, “Al gioco del trono o si vince o si muore”? Beh, proviamo a contestualizzare questa frase anche ai social, in particolare a Instagram. Suonerebbe più o meno così: “In the game of like you win or you die”. In altre parole, se non prendi like non sei nessuno e cambiare gli algoritmi di Instagram per ottenere una crescita vuol dire dimenticare il tuo obiettivo social e vendere l’anima al signore delle foto (o meglio Photoshop), dimenticando il concetto di istantanea tanto caro al nostro social.
Instagram ha deciso di togliere i "cuoricini" dalle fotografie
Quindi, in sostanza, se sei uno Stark (e quindi un po’ credulone e di rigore morale ineguagliabile) sei pieno di buoni principi e hai un’idea sana di esporre i tuoi contenuti ma, oltre a non avere una lira, i tuoi unici amici sono nell’ordine: l’inverno, qualche non morto, e un paio di metalupi in estinzione: dimentica e lascia pure perdere Instagram, piuttosto iscriviti a qualche social di wedding planner: vedrai che qualche invito a delle nozze rosse arriverà.
Jon Snow
Ma se invece sei un Lannister (e quindi un po' più furbo e manipolatore degli amici Stark) puoi modificare la realtà che appare a tuo piacimento, perché tanto hai i soldi e paghi sempre i tuoi debiti. In più hai amici anche nella compagnia dorata e ti fai le sponsorizzazioni a 50 euro al giorno anche degli accessori intimi da bagno (per le balestre chiedere a Tywin Lannister): allora Instagram è il social per te. Se invece sei un Targaryen brucia pure Mark Elliot Zuckerberg all’urlo matto di “Dracarys”, perché tanto like o non like il trono è comunque il tuo.
Cersei Lannister
Ma ecco che forse gli Stark avevano ragione. Per i nostri Lannister Influencer, colpo di scena, sta arrivando l’inverno! Nascosti i like, e annullato il principio di Bernoulli per cui l’aria tende ad andare dove c’è più aria. Cosa farà il popolo di Westeros adesso? (Westeros è il continente immaginario del Trono di Spade). Dove metterà il cuoricino l’unico dito indice di Jamie Lannister? Sarà mica che le persone si fermeranno e decideranno di loro spontanea volontà? Forse.
E, come scrivono molti report dalla Cittadella, forse è anche vero che i Lannister sono in totale rivolta; ma siamo sicuri che vengano penalizzati veramente? Se andiamo a vedere qualche profilo in questione i post dei cattivi più cattivi di Westeros sono sempre meno; in quanto da ormai qualche anno, puntano sulle stories che durano 24 ore e non hanno like o visualizzazioni visibili. Perché le stories e non i post? Perché le stories sono adatte per costruire pubblicità da vendere, e perché è possibile mettere il famosissimo Swipe Up (che ti porta a siti dove comprare) e così hai guadagnato i tuoi cari soldini. Perciò sicuramente per i nostri cari amati leoni influencer non è una beffa, anche se rimane comunque il danno di non poter dimostrare che seguito hanno (magari a volte comprato all’ingrosso).
Tuttavia, come in Facebook, su Instagram le sponsorizzazioni e le pubblicità rimarranno prioritarie, perché il colosso punterà sempre (soprattutto per i profili aziendali) sugli investimenti; perciò tranquilli non stiamo tornando a sei anni fa quando i post venivano visualizzati in ordine cronologico. Instagram è anche il dio dei mille volti, e per un volto vuole indietro un altro volto: per avere devi comprare non solo postare. Insomma il nostro dio ha provato a scompigliare le carte, a cambiare le regole del gioco; ma il trono è sempre lo stesso, perciò 3 opzioni: o hai un drago e bruci il trono, o te ne vai oltre la barriera rinunciando al gioco, o giochi: secondo le tue regole, rimanendo fedele ai tuoi obiettivi, usando il social e non facendoti usare. Perché come si dice a Pentos quando ci si saluta: “Valar Morghulis” (“Tutti i social devono morire”), “Valar Dohaeris”(Tutti i social devono servire).