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Cucina ad alta quota con i sapori di montagna

di Giovanni Berera
 
09 agosto 2019 | 15:05

Cucina ad alta quota con i sapori di montagna

di Giovanni Berera
09 agosto 2019 | 15:05
 

La Pinzolo-Campiglio Express ha ospitato, il 3 agosto scorso, la seconda edizione della Cena Stellata in Telecabina, promossa dalla Pro Loco di Madonna di Campiglio.

Le stazioni di Colarin, Patascoss e Plaza si sono trasformate in cucine per i cuochi dei tre ristoranti stellati della località, che hanno presentato un menu ispirato ai sapori e ai profumi di montagna in estate.

L'antipasto di Giovanni D'Alitta (Cucina ad alta quota con i sapori di montagna)
L'antipasto di Giovanni D'Alitta

Ad inaugurare l’itinerario gastro-panoramico l’Insalata di erbe spontanee e non con tosella fatta in casa, pane Matera e frutti di bosco di Giovanni D’Alitta, chef della Stube Hermitage che lo scorso novembre si è appuntato sulla giacca la sua prima stella Michelin. Lantipasto è stato servito lungo il primo tratto della cena da Colarin a Patascos in abbinamento ad un Ferrari Maximun Rosé Trentodoc.

Il primo piatto di Sabino Fortunato (Cucina ad alta quota con i sapori di montagna)
Il primo piatto di Sabino Fortunato

Seconda portata a firma di Sabino Fortunato del Gallo Cedrone, che ha presentato i Tortelli al cremoso di sottobosco mantecato al ragù d'oca, soffice di patate, lampone e cioccolato Manjari, un trionfo di sapori esaltati dall’eleganza del Pietragrande 2017, Trentino Bianco Doc delle Tenute Lunelli.

Nel tratto che va da Colarin a Plaza, il tronco in assoluto più panoramico, Davide Rangoni, chef del Dolomieu, ristorante dell’hotel DV Chalet, ha preparto il Cervo glassato, cagliata alla camomilla, radici e corniole, abbinato alla raffinata potenza dello Ziggurat 2015, Montefalco Rosso Doc delle Tenute Lunelli.

Il secondo piatto di Davide Rangoni (Cucina ad alta quota con i sapori di montagna)
Il secondo piatto di Davide Rangoni

Conclusione a sei mani con un dolce nato dalla collaborazione dei tre chef, che hanno chiuso la serata con un Primo sale leggero, opalys, asprezza del bosco alla vaniglia di Tahiti. Ultimo brindisi in telecabina con le bollicine trentine del Ferrari Maximum Demi-Sec Trentodoc.

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