Per anni il ristorante è stato il punto di riferimento di politici e professionisti mantovani. Nel 1987 il riconoscimento della Guida Michelin. Chiusa anche l’adiacente Osteria La porta accanto.
Un sogno durato una vita, dal quale oggi - dopo 60 anni -
Vera Caffini e
Giorgio Bini hanno deciso di risvegliarsi. Tanto è durata l’avventura dei due coniugi ristoratori mantovani, che con il loro Aquila Nigra, aperto nel 1984, hanno scritto una pagina importante della storia gastronomica locale. Una decisione, quella di chiudere i battenti del loro ristorante, maturata nel tempo. Con la chiusura definitiva del locale, e dell’adiacente Osteria La porta accanto, gestito dal figlio Andrea, Vera e Giorgio hanno deciso di dire basta con il lavoro.
Giorgio Bini, Vera Caffini e il figlio Andrea
Da tempo si vociferava di possibili problemi, e la conferma è arrivata dopo il lungo periodo di chiusura dei due locali che è perdurato anche per tutto il mese di agosto. «Mi sembrava il momento giusto per fermarsi – ha detto Vera Caffini, intervistata dal
Corriere – I motivi sono tanti, non è facile adeguarsi alla cucina mordi e fuggi; è una cultura in cui non ci riconosciamo più».
La sala del ristorante
L'Aquila Nigra è stato per decenni il ristorante di riferimento per imprenditori, professionisti, politici ed esponenti della borghesia mantovana. Tra i clienti eccellenti, anche papa Giovanni Paolo II, che nel 1991 pranzò qui durante uno dei suoi tanti viaggi nel Paese. Nel 1987 il locale ha conquistato la stella Michelin, dopo soltanto tre anni di lavoro; un riconoscimento che ha conservato fino alla fine.