Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 29 marzo 2024  | aggiornato alle 07:32 | 104249 articoli pubblicati

Le Jurnate di Simenza Due giorni con i grani antichi

 
12 settembre 2019 | 16:31

Le Jurnate di Simenza Due giorni con i grani antichi

12 settembre 2019 | 16:31
 

Il 14 e 15 settembre nel Castello di Montalbano Elicona (Me) si tiene l’ormai consueto appuntamento annuale organizzato dalla Cumpagnia Siciliana Sementi Contadine. Tra i protagonisti anche Molino Quaglia.

Tema centrale dell’edizione 2019 sarà la valorizzazione dell’agro-biodiversità con particolare riferimento alla filiera cerealicola, investendo sulle produzioni di eccellenza e ponendosi in maniera credibile nei confronti degli attori presenti sul mercato, affinché il ritorno ad un’agricoltura sostenibile e legata ai territori possa rivelarsi anche un lungimirante modello economico. Un tema da sempre caro a Molino Quaglia.

Molino Quaglia protagonista alla due giorni siciliana (Le Jurnate di Simenza Due giorni con i grani antichi)
Molino Quaglia protagonista alla due giorni siciliana

«Da sempre la sorte di filiere di valore sta molto a cuore a Molino Quaglia - dice Piero Gabrieli, direttore marketing dell’azienda, spiegando le ragioni della sua partecipazione a Le Jurnate di Simenza - anche perché l’aver lanciato il progetto Petra Evolutiva con Simenza ci ha dato la possibilità di dare un aiuto concreto allo sviluppo locale del lavoro del contadino e contribuire con lui alla diffusione di pratiche agricole sostenibili».
 
L’intervento di Piero Gabrieli, prenderà il via nel pomeriggio del 14 settembre con una tavola rotonda sul tema “Grani antichi e filiere di Simenza: tradizione e innovazione a sostegno delle aziende agricole siciliane”, assieme a produttori, associazioni di categoria, docenti universitari ed esperti di settore. Molino Quaglia è già attiva da tempo in Sicilia proprio grazie al sodalizio con i contadini di Simenza. Sodalizio che ha dato origine nel 2018 a Petra Evolutiva, una farina evoluta le cui caratteristiche variano di anno in anno, perché traducono le variazioni climatiche subite dai grani che la costituiscono. Infatti per la prima volta questa farina riporta in etichetta l’annata di raccolta.

Petra Evolutiva è una farina siciliana e cosmopolita, figlia di una popolazione di semi di frumento tenero costituita in Siria da duemila varietà -provenienti da Algeria, Giordania, Iran ed Eritrea - e coltivata in regime biologico in Sicilia, seguendo la legge della sopravvivenza e della resilienza. «Mi sono accorto - spiega Giuseppe Li Rosi, presidente di Simenza - che le spighe più alte difendono le più basse dalle infestanti. E che le più basse proteggono le più alte nelle notti di vento e di pioggia. Così come se un insetto o una malattia colpiscono una spiga non riescono a ferirne altre. Trovandosi di fronte alla massima difformità».
 
Petra Evolutiva è infatti una farina simbolo di diversità, dove la diversità non è errore bensì forza e opportunità di cambiamento, questo anche grazie alla professionalità dei mugnai del Molino Quaglia. «Noi non abbiamo fatto altro che mettere a disposizione la nostra competenza di mugnai, seguendo parametri ben precisi e cercando di essere il più possibile coerenti col prodotto e coi valori che trasmette», spiega Chiara Quaglia che con i fratelli Andrea e Lucio porta avanti l’omonimo molino di famiglia, a Vighizzolo d’Este, nel Padovano. «Lavorare questi grani evolutivi non è stato semplice. Il rischio era quello di schiacciarli troppo o troppo poco, non estraendo tutto quello che la mandorla farinacea concede. Sono chicchi che hanno durezze e tenerezze differenti. E il compito del mugnaio è quello di non stressarli».

Per informazioni: www.molinoquaglia.org

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali
       


Union Camere
Giordana Talamona
Fonte Margherita
Nomacorc Vinventions

Union Camere
Giordana Talamona
Fonte Margherita

Nomacorc Vinventions
Molino Dallagiovanna