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“I volti della pizza”, Giordano vince il contest di Molino Vigevano

 
17 settembre 2019 | 12:02

“I volti della pizza”, Giordano vince il contest di Molino Vigevano

17 settembre 2019 | 12:02
 

È lui il miglior professionista, il pizzaiolo più bravo. Napoletano, lavora alla pizzeria Papilla di Milano. Pietro Giordano ha vinto la concorrenza di altri 11 colleghi provenienti da tutta Italia .

Ha 42 anni, è napoletano e per “Elementi – I volti della pizza” è il miglior pizzaiolo professionista del Paese. Lui si chiama Pietro Giordano ed è il volto della pizzeria Papilla Milano, inaugurata lo scorso agosto.

Pietro Giordano (I volti della pizza, Giordano eletto il miglior professionista d’Italia)
Pietro Giordano

Insieme a Giordano, nella competizione ideata da Molino Vigevano 1936, giunta quest’anno alla quarta edizione, altri 11 pizzaioli professionisti. Anche quest’anno i concorrenti sono stati chiamati a dare il meglio in una prima sessione composta da due prove uguali per tutti: riconoscere l’impasto (forza della farina, percentuale di idratazione, ore di lievitazione, impasto diretto o indiretto) e blind tasting (assaggio dell’impasto cotto alla cieca, per individuare la farina utilizzata, seguito da degustazione di tre differenti tipologie di pomodori e latticini).

Da queste due prove sono stati selezionati gli 8 finalisti, che si sono affrontati in un’ultima sessione: la prova creativa di farcitura e cottura, eseguita utilizzando gli ingredienti appositamente scelti dal cuoco stellato Eugenio Boer, tra i giurati della competizione. Insieme a Boer, in giuria tecnica, anche Paolo De Simone della Pizzeria Da Zero; Margo Schachter, giornalista di Food Genius Academy, Vanity Fair e La Cucina Italiana, e Chiara Patrizia De Francisci, giornalista di Agrodolce.

«Ho trovato concorrenti molto preparati sia tecnicamente sia professionalmente - ha commentato Giordano, dopo la premiazione - Con una scelta così complessa di ingredienti messi a disposizione per la prova finale ho voluto giocare sulla sorpresa, puntando a sbalordire la giuria e presentando una rivisitazione della Margherita, con bordo ripieno di tonno e gorgonzola, equilibrati in acidità con un pizzico di maionese. Alla fine sono rimasto sorpreso io, che non mi sarei aspettato questo traguardo».

Sul podio, rispettivamente al secondo e terzo posto, anche Stefano Rossi (Pizzeria Le Aie di Ovada, Al), finalista con il suo impasto multicereali più aneto, burro, ananas, mortadella e noci, e Leonard Lala (Ristorante Pizzeria da Leo, Verona), che ha gareggiato presentando anche lui ai giurati un impasto multicereali più aneto, gorgonzola, noci e ananas.

Il contest chiude una due giorni - 14 e 15 settembre - che ha visto protagonisti i migliori maestri pizzaioli d’Italia e, per la prima volta, anche il pubblico: oltre 3.000 tra appassionati e pizza lovers, infatti, hanno preso parte alla manifestazione che fino a quest’anno era stata organizzata in forma di tour itinerante aperto solo agli addetti ai lavori. Una formula inedita, che mantiene la missione di diffondere una cultura dell’eccellenza della pizza, ma si arricchisce di ulteriori  ingredienti come socialità, condivisione, formazione e intrattenimento, per un esordio promosso a pieni voti sia dai visitatori sia dagli stessi organizzatori dell’evento, l’agenzia We Look Around, che fornisce i numeri di questa prima edizione aperta al pubblico: 2.800 pizze sfornate e oltre 1.000 tra fritti e pane & condimenti, più 1.000 litri di birra spillata in due giorni.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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