Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 19 aprile 2024  | aggiornato alle 11:12 | 104689 articoli pubblicati

La Sicilia scommette sul turismo, volano per l'economia

 
08 gennaio 2009 | 15:00

La Sicilia scommette sul turismo, volano per l'economia

08 gennaio 2009 | 15:00
 

Un vero patto per lo sviluppo, con una progettualità strategica e moderna in grado di proiettare la Sicilia verso il mare aperto della competizione internazionale. è quanto si augura il vicepresidente della Sicilia, Giambattista Bufardeci, (nella foto sotto al centro) che ha presentato il suo programma istituzionale volto a rilanciare l'isola siciliana nel segno del turismo.
La cornice scenografica è stata affidata e allestita dall'equipe di maitre specializzati nell'arte del flambage diretta da Sergio Manenti, socio Amira, Associazione maitre italiani ristoratori e albergatori. In tavola il Moscato di Siracusa delle aziende Pupillo, le creepes siracusane trattate alla fiamma, i semifreddi ai tipici aromi siciliani.
«In Sicilia sono tanti gli esempi di eccellenza - ha ricordato il vicepresidente - ma non possono e non debbono essere più solo degli esempi. Della rassegnazione e della tragicità dei Malavoglia non c'è più traccia nelle campagne siciliane. Gli imprenditori coraggiosi che ogni giorno competono con i mercati di mezzo pianeta abitano la campagne siciliane riarse dal sole. In molte parti di Sicilia, spesso, questa capacità di fare sistema ha funzionato frantumando secoli e secoli di individualismo distruttivo e cominciando a credere al tutti per uno. Dobbiamo partire da qui, rivoluzionando gli attuali rapporti istituzionali  e amministrativi organizzati su improprie supremazie, garantendo strumenti, azioni, rappresentanze per rispondere alle necessità di sistema delle comunità».
«Serve una forte azione di promozione condivisa in una visione strategica e integrata per la qualità dei servizi, la valorizzazione delle eccellenze, le specificità territoriali - ha aggiunto. Se questo avverrà, e deve avvenire, saremo all'altezza di una competizione che in Europa e nel Mediterraneo  già avviene e avverrà sempre più per sistemi e per progetti. Distinguendo e qualificando istituzioni e classe dirigente capaci di anticipare i problemi e di risolverli in un contesto programmatico, pianificatorio e progettuale. Un salto culturale da compiere presto».
 
Turismo, vero volano allo sviluppo del Mediterraneo
Il riferimento di Bufardeci riguarda il protocollo d'intesa per la conduzione a sistema del turismo siciliano siglato nell'ottobre 2008 tra il dipartimento del turismo della Presidenza del consiglio dei ministri e la regione siciliana. Il protocollo prevede la realizzazione di un polo form ativo regionale per l'eccellenza, investimenti per la mobilità turistica e la rete dei trasporti, il potenziamento di sistemi di ospitalità diffusa, la creazione di circuiti commerciali per l'extra ricettivo, l'incremento della dotazione tecnologica, interventi per i sistemi museali e culturali, sviluppo del turismo congressuale.
A dicembre si sono poi conclusi i lavori del tavolo tecnico per la legge di riforma del turismo. Il testo ora passa all'esame della giunta di governo.
Sempre in tema di turismo sono stati investiti 200 milioni di euro per infrastrutture alberghiere. Ammonta a oltre 200 milioni di euro la quantità di risorse impegnate per le infrastrutture alberghiere nel 2008. Le somme provengono dalla misura 4.19 dei fondi por 2000/07.

«Le scadenze dei prossimi mesi, dei prossimi anni richiedono partecipazione, scelte e percorsi condivisi - spiega Bufardeci. Gli interventi  non possono più fermarsi agli aspetti emergenziali e superficiali delle specifiche questioni che vengono di volta in volta al proscenio,  ma devono riguardare tutto il sistema regione e il sistema delle relazioni euromediterranee. Occorre da subito individuare i progetti e le linee di rilancio, le risorse finanziarie, gli investimenti, i soggetti pubblici e privati, definendo responsabilità e impegni di tutte le comunità nazionali, regionali, locali. Facendo sistema e collegando i territori, con regole moderne e funzionali che permettano a un popolo di talenti e di eccellenze, spesso soffocati, a creare civiltà e cultura del lavoro».
 
«Un grande ruolo strategico - conclude - sarà svolto dai fondi comunitari che non sono e non devono essere solo risorse finanziarie ma possono e devono essere metodo e regola per modernizzare la Sicilia e governare il suo sviluppo. Il P.o.Fesr 2007/2013 è l'ultimo appuntamento e anche l'ultima occasione.
è urgente a questo punto  una nuova riflessione sull'autonomia e un ulteriore adeguamento alla nuova fase politica e normativa, affrontando nella sua integrità l'impalcatura dell'organizzazione in un'ottica federalista e competitiva».


© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali



Nomacorc Vinventions

Electrolux
Fonte Margherita
Cosi Com'è