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Terroir Amarone, il social network dedicato al rosso della Valpolicella

 
05 febbraio 2009 | 17:41

Terroir Amarone, il social network dedicato al rosso della Valpolicella

05 febbraio 2009 | 17:41
 

è on line da pochi giorni ma il numero dei suoi iscritti sta crescendo molto velocemente, grazie al passaparola tra gli appassionati: Terroir Amarone, dedicato al principe dei vini della Valpolicella, è il primo esempio al mondo di uno strumento della rete di grande successo, come è appunto http://terroiramarone.ning.com, il social network focalizzato esclusivamente su un vino.

 L'iniziativa, a cura del consulente di marketing e wine blogger Giampiero Nadali, autore di 'Aristide, diario di viaggio nel mondo del vino” (www.aristide.biz) e della giornalista vitivinicola Elisabetta Tosi, autrice del wine blog 'Vinopigro” (www.vinopigro.it), intende sfruttare il favore che sta incontrando lo strumento social network, grazie a fenomeni come Facebook, per mettere in diretto contatto appassionati di Amarone della Valpolicella con produttori dello stesso, e permettendo di emergere soprattutto alle cantine più piccole e meno conosciute. Il tutto sotto lo stimolo dei creatori e dei wine blogger e comunicatori veronesi e italiani che stanno aderendo all'iniziativa.

 «Potrebbe sembrare contraddittorio parlare di terroir per uno dei vini più "tecnici", dove gli effetti dell'appassimento delle uve della Valpolicella (corvina, rondinella, corvinone, molinara e altre ancora) sembrano coprire, livellandoli, i valori espressi dai numerosi territori di questa preziosa area vinicola» spiega Giampiero Nadali. La 'manipolazione” produttiva dell'Amarone infatti è seconda solo a quella dello Champagne; eppure, da quando si è cominciato a riscoprire anche lo Champagne dei tanti vignaioli, delle tante aziende a filiera completa che trasformano esclusivamente le proprie uve da vigneti o colline ben identificate, nessuno più osa mettere in discussione i terroir della regione della Champagne».
«Per questo motivo – prosegue Nadali - abbiamo voluto sfidare con un nuovo esperimento di comunicazione certe convenzioni che si stanno consolidando. L'obiettivo di questo social network è concentrare l'attenzione di tutti sul territorio dell'Amarone, dando risalto ai molti vignaioli che lavorano le proprie uve su terreni vocati, magari in cru identificabili dal consumatore perché esplicitamente dichiarati dal produttore, oppure scoperti dai tanti appassionati durante le loro visite nelle cantine attraverso l'uso della geo-referenziazione (mappe su Internet)».

Terroir Amarone vuole essere insomma un luogo di confronto e di scambio di informazioni su Internet tra chi produce e chi consuma. «Se ci riusciremo, con l'aiuto dei partecipanti, faremo anche un po' di informazione "dal basso", mettendo sotto i riflettori questa stupenda terra dell'Amarone».
Presentato alla recente manifestazione 'Anteprima Amarone 2005”, Terroir Amarone si sta preparando a debuttare anche in lingua inglese, in considerazione che i mercati più interessanti per l'Amarone della Valpolicella sono proprio quelli esteri, in particolare quelli del Nord Europa, Canada e Stati Uniti.

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