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Ventuno ricette "alla moda" per sostenere Amref nel Sudan

 
13 febbraio 2009 | 12:05

Ventuno ricette "alla moda" per sostenere Amref nel Sudan

13 febbraio 2009 | 12:05
 

Un libricino di ricette che racchiude i segreti culinari di 21 tra i più grandi nomi della moda italiani e internazionali e che porta con sé anche un messaggio di speranza per il Sudan. Stiamo parlando del quinto volume de 'Le nostre ricette”, edito da Rossopomodoro in versione bilingue italiano/inglese e distribuito in tutti i 70 locali del gruppo, da Napoli a Tokio, oltre che sul sito internet www.rossopomodoro.it. In cambio si  chiede solamente una piccola offerta, che va interamente a finanziare il progetto di Amref per la formazione di personale medico-sanitario a supporto della popolazione del Sud Sudan.

Il volume raccoglie le ricette preferite di 21 stilisti di fama mondiale, tra i quali ricordiamo: Vivienne Westwood con le sue Linguine alle vongole veraci; Sandro Versace con le Vrasciole sapuriti; Elio Fiorucci con il Castagnaccio; Lavinia Biagiotti con l'Abbacchio brodettato; Anna Fendi con le Treccine di sogliola; Lorenzo Riva con i Fiori di zucchine con capesante e Imelde e Stefano Cavalleri, bergamaschi, che firmano la linea di abbigliamento per bambini I Pinco Pallino, con la loro Tarte tatin. A chiudere il gruppo l'Accademia italiana della moda, fucina di nuovi talenti delle passerelle, che ha svelato la ricetta del Baccalà di nonna Ada.

L'iniziativa, giunta al quinto anno, è nata da un'idea della general manager dell'insegna napoletana Clelia Martino; l'introduzione è a cura del presidente Franco Manna; nel volume inoltre si può trovare una sezione dedicata ai presidi campani Slow Food curata dai maestri chef Enzo De Angelis e Antonio Sorrentino; firma la quarta di copertina il presidente di Slow Food Italia, Roberto Burdese. La raccolta fondi, partita a dicembre, si concluderà a fine maggio con l'obiettivo di replicare il successo registrato l'anno scorso, con ben 81mila euro arrivati ad Amref per vaccinare contro gravi malattie 12mila bimbi ugandesi.

La situazione in Sudan
Gli indicatori sanitari del Sudan sono tra i peggiori al mondo: il 48% dei bambini sotto i 5 anni è malnutrito, solo 1 su 4 viene vaccinato contro il morbillo, e soltanto il 5% dei parti è seguito da staff specialistici. Il conflitto bellico in Sud Sudan ha distrutto le infrastrutture, comprese scuole e ospedali. Nel Paese si contano solo un centinaio di medici e 4.600 operatori sanitari, per lo più infermieri, per una popolazione di oltre 8 milioni di persone, alle quali si aggiungeranno altri 3 milioni di esuli, fuggiti a causa della guerra e che presto faranno ritorno. Con i proventi del libro Rossopomodoro sosterrà l'attività dell'Istituto nazionale di formazione sanitaria che Amref, la principale organizzazione sanitaria no profit in Africa, gestisce a Maridi fin dal 1998.

Valentina Rota

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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