L'Abruzzo enologico è ormai una realtà consolidata con 3 Doc, Montepulciano d'Abruzzo (Rosso e Cerasuolo), Trebbiano d'Abruzzo e Controguerra e una Docg, il Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane. In attività circa 170 aziende e cooperative con 36mila ettari di superficie vitata e una produzione di 3,3 milioni di ettolitri l'anno di cui la metà viene assorbita dai mercati esteri. Secondo fonti Ice, l'export è passato da 51 a 78 milioni di euro tra il 2003 e il 2008,con una crescita superiore alla media italiana.
I vigneti ubicati tra il mare e le montagne più alte dell'Appennino garantiscono escursioni termiche e microclima ideale per uve di qualità. Il Montepulciano d'Abruzzo è la Doc che ha conquistato più medaglie alle ultime tre edizioni del Vinitaly e anche il più venduto nella grande distribuzione. Insieme al Trebbiano è il vitigno storicamente più importante, ma ne sono presenti molti altri nazionali e internazionali. Grande attenzione viene data ad autoctoni come Pecorino, Passerina, Cococciola e Montonico mentre altri sono in fase di recupero come il Moscatello di Castiglione. La provincia di Chieti garantisce il 75% dell'intera produzione, forte di 30 cantine cooperative e di tante aziende private.
I due Consorzi di produttori - quello di tutela vini d'Abruzzo Doc e il Consorzio Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Docg - hanno da poco avviato il controllo erga omnes. Il crescente successo di critica e di mercato del vigneto Abruzzo è dovuto anche alle iniziative di sostegno dell'Agenzia regionale per i servizi di sviluppo agricolo (Arssa). Oltre 50 aziende aderiscono al Movimento turismo del vino con molteplici iniziative nel corso dell'anno. «Cantine aperte - per il coordinatore Massimo di Cintio - è l'evento più importante che ha luogo in Italia con protagonista il vino, la sua gente e i suoi territori e rappresenta il primo segnale di apertura, dialogo e contatto». Almeno 100 le aziende che saranno presenti a Vinitaly 2009.
Dati aggiornati a febbraio 2009