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AgriCulture Point, promozione della filiera corta

 
07 marzo 2009 | 16:00

AgriCulture Point, promozione della filiera corta

07 marzo 2009 | 16:00
 

AgriCulture Point, il progetto della Provincia di Bari che vuol essere il punto di approdo per i viaggiatori-consumatori. Gli AgriCulture Point, una volta avviati, si autososterranno con l'attività di vendita, l'assistenza turistica e l'organizzazione di eventi legati al territorio

Arriviamo in Puglia con gli occhi di chi, in quella Regione, non c'è mai stato. Si respira ospitalità fin da subito: i pugliesi lo sono di natura, ma sembra mancare qualcosa. Ci accorgiamo di quanto vorrebbero aver saputo sfruttare al meglio questa dote per incentivare il turismo. D'estate le spiagge pugliesi sono meta di molti turisti. D'inverno, approfittando di un tempo mite, si potrebbe puntare su un turismo culturale ed enogastronomico. Il patrimonio artistico pugliese merita di essere visitato e la cucina ha sapori che vanno assolutamente scoperti.

 Conosciamo la Puglia durante la presentazione di un progetto promosso dalla Provincia di Bari e nato con l'intento di promuovere il chilometro zero, la filiera corta, oggi tanto discussa per via degli a volte eccessivi ricarichi da parte dei vari operatori. Vero è che non tutti hanno la possibilità di fare centinaia di chilometri per raggiungere la Puglia al solo scopo di comprare prodotti tipici. A volte il ripiego è la gastronomia sotto casa o la grande distribuzione. Ma i tempi stanno cambiando: in Puglia ci si arriva tranquillamente in aereo e le compagnie low cost garantiscono trasferte a pochi euro. Chilometro zero non significa solo risparmio, vuol dire anche poter vedere con i propri occhi dove e come nasce un prodotto, acquistarlo avendo la garanzia del luogo di origine e di produzione.

In verità parlare semplicemente di filiera corta per il progetto AgriCulture Point è alquanto riduttivo: l'intento è infatti quello di fondere, con la massima armonia, agricoltura, turismo e cultura. «Con AgriCulture Point - ci dicono gli organizzatori - la cultura materiale si fa viva. I turisti-viaggiatori-consumatori non saranno semplici acquirenti, passivi spettatori, ma potranno entrare in contatto diretto con le diverse realtà, incontrare produttori, partecipare, ove possibile, alla raccolta delle primizie stagionali, gustare in anteprima e direttamente nei luoghi di produzione le bontà della terra di Puglia».

 Il primo AgriCulture Point prende vita nel mese di marzo a Locorotondo (Ba), nel cuore della valle d'Itria. Qui il visitatore può ricevere informazioni, degustare e acquistare prodotti tipici e intraprendere uno dei cinque itinerari turistico-enogastronomici. Attraverso questi percorsi potrà scoprire un territorio ricco di tipicità: la sola provincia di Bari vanta infatti 8 Doc (Castel del Monte, Gioia del Colle, Gravina, Locorotondo, Martina Franca, Moscato di Trani, Rosso Barletta, Rosso Canosa), 3 Igt (Murgia, Puglia e Valle d'Itria), 2 Igp (Ciliegia di Terra di Bari e Uva di Puglia) e le Dop Terra di Bari per l'olio extravergine, Canestrato di Puglia e Caciocavallo silano per il settore caseario e Pane di Altamura, l'unica denominazione europea per un prodotto da forno. Non resta che augurare a tutti buon viaggio e buon appetito!

Il  progetto
AgriCulture Point, progetto promosso e finanziato dalla Provincia di Bari, dal Centro di ricerca e sperimentazione in agricoltura Basile Caramia e dal Movimento turismo del vino Puglia, vuol essere il punto di approdo per i viaggiatori-consumatori. Gli AgriCulture Point, una volta avviati, si autososterranno con l'attività di vendita, l'assistenza turistica e l'organizzazione di eventi legati al territorio.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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