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Un Vinitaly di qualità per la Grappa Soddisfatti i produttori e le associazioni

Anag e Istituto nazionale grappa sono soddisfatti dei risultati positivi del 43° Vinitaly. Lo sono anche gli stessi produttori che hanno constatato un aumento dell'attenzione da parte di operatori e consumatori. Le dichiarazioni dei diretti interessati

 
06 aprile 2009 | 12:57

Un Vinitaly di qualità per la Grappa Soddisfatti i produttori e le associazioni

Anag e Istituto nazionale grappa sono soddisfatti dei risultati positivi del 43° Vinitaly. Lo sono anche gli stessi produttori che hanno constatato un aumento dell'attenzione da parte di operatori e consumatori. Le dichiarazioni dei diretti interessati

06 aprile 2009 | 12:57
 

Bilancio positivo per il mondo della distillazione alla luce dei primi risultati della 43ª edizione del Vinitaly: presenti diversi produttori e l'Anag, l'Associazione nazionale assaggiatori di grappa. Un sodalizio, quest'ultimo che vuole insegnare l'arte del modo migliore per degustare un distillato, far capire la differenza tra i prodotti di una tipologia anzichè un'altra, saper assaggiare un prodotto alcolico senza "bere" e non eccedere mai verso una soluzione di quantità eludendo la qualità ed essere, non ultimo, un concreto aiuto ai distillatori che da sempre gli rimangono vicini. Silvano Facchinetti, presidente nazionale Anag, ha sottolineato l'importanza, per l'associazione, di essere presente al salone veronese al fianco di Rastal, l'azienda che ha creato il bicchiere dell'assaggiatore, presentando ed esponendo i vincitori dell'ultima edizione del concorso Acquaviti d'oro.

Grande soddisfazione anche da parte dei soci dell'Istituto Nazionale Grappa. Tra le numerose aziende aderenti all'istituto e presenti al Vinitaly è regnato il buonumore, grazie al notevole afflusso di pubblico che si è recato ai padiglioni nonostante la congiuntura economica non favorevole. In contrasto con le previsioni, infatti, l'affluenza alla fiera è stata di oltre 125.000 persone, un terzo dei quali provenienti dall'estero.
 
Anche il presidente dell'Istituto Cesare Mazzetti si dichiara soddisfatto: «L'interesse per la grappa da parte degli operatori e consumatori che hanno affollato il salone si è mantenuto apprezzabilmente, inaspettatamente alto. E non si può nemmeno parlare di una deviazione dei prodotti verso le fasce di prezzo più economiche: le grappe presentate dai distillatori che punteggiavano i vari padiglioni regionali fieristici facevano sfoggio di confezioni raffinate, di packaging preziosi e non lasciavano certo intendere che il loro prezzo fosse particolarmente aggressivo. Sarebbe forse interessante ricercare le ragioni di questo fenomeno: – continua il presidente -  alcuni direbbero forse che si tratta di una reazione alla crisi dilagante, di una piccola rivincita dei consumatori sulle proprie preoccupazioni. Credo però che quello che davvero interessa ai distillatori è la soddisfazione di vedere l'interesse verso i prodotti, e la certezza che i loro sforzi decennali su alambicchi, flussometri, caldaie e botti di rovere sono oggi premiati dalla affluenza di consumatori interessati, e di buyers che conoscono perfettamente la grappa, e che desiderano acquistarla».
 
Elvio Bonollo, Vice Presidente Ing, giudica più che positivo l'interesse verso il prodotto: «c'è una volontà di conoscere e capire le caratteristiche della grappa, e questo interesse lo abbiamo riscontrato soprattutto nei giovani. Nel momento in cui vengono guidati attraverso la degustazione olfattiva, e sorseggiano con attenzione al gusto, vengono educati ad un bere consapevole e con moderazione. Inoltre possiamo dire che i consumatori di questo Vinitaly hanno mostrato sempre più interesse alla contestualizzazione del prodotto al territorio creando un legame con la tradizione e il luogo di origine».
 
Della stessa opinione anche Giuseppe Bertagnolli, presidente dell'Istituto di tutela della grappa trentina, il quale ha riscontrato soprattutto un cambiamento nell'afflusso di clienti ed operatori: «La gente è più interessata – ha dichiarato – e ho notato con piacere che è cambiata la 'qualità” di chi visita gli stand. Per noi trentini che da 60 anni puntiamo a produrre e comunicare una grappa certificata di altissima qualità, questo elemento è  segno di una maggior attenzione del pubblico. La grappa, prodotto di nicchia da sempre,in questo periodo di 'crisi”  mantiene il suo status, diventando però un elemento importante agli occhi del consumatore, che oggi punta più alle caratteristiche organolettiche e qualitative rispetto ad un discorso di prezzi.»
 
Anche Alessandro Francoli delle Distillerie Francoli di Ghemme è soddisfatto dell'affluenza e della qualità dei visitatori di questo Vinitaly. «Abbiamo notato attenzione da parte di aziende ben strutturate, soprattutto di importatori esteri, che saranno pronte per una forte ripresa quando cesserà questo momento di crisi economica. A mio parere in questa edizione di sono stati meno visitatori orientali, ed ho riscontrato un interesse dei giovani verso le grappe invecchiate. Ciò dimostra una crescita culturale verso il prodotto e verso la tradizione della distilleria italiana».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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