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"Spaghetti alla bolognese" A Bologna è nata la Balla

Il gruppo, composto da personaggi illustri, prende il nome dall'ambiguità e fa riferimento a un piatto tipico fasullo come gli spaghetti alla bolognese. La Balla degli Spaghetti alla Bolognese proporrà, tra le tante iniziative, manifestazioni all'estero, corsi di cucina, pubblicazioni e ricette

 
20 aprile 2009 | 16:05

"Spaghetti alla bolognese" A Bologna è nata la Balla

Il gruppo, composto da personaggi illustri, prende il nome dall'ambiguità e fa riferimento a un piatto tipico fasullo come gli spaghetti alla bolognese. La Balla degli Spaghetti alla Bolognese proporrà, tra le tante iniziative, manifestazioni all'estero, corsi di cucina, pubblicazioni e ricette

20 aprile 2009 | 16:05
 

 L'iniziativa parte da un gruppo di appassionati di vari settori: come testimonials della bolognesità, uomini di scienza, di cultura e di spettacolo quali Giorgio Celli, Rolando Dondarini, Raoul Grassilli e Giorgio Comaschi. E tra addetti ai lavori, editori come Giulio Biasion, enogastronomi come Umberto Faedi, organizzatori come Franco Mioni, sommeliers come Neria Rondelli, operatori culturali come Vittorio Spampinato, esperti di marketing come Piero Valdiserra.

A Bologna, la parola dialettale bâla significa 'gruppo di amici, combriccola, compagnia”. Da questo termine deriva l'universitaria 'Balla”, intesa nel senso di gruppo goliardico. Passando all'italiano, la parola 'balla” esprime invece una bugia, fandonia, frottola, storia, panzana, fanfaluca, fola, palla (pop.), scusa, invenzione, finta. La Balla degli Spaghetti alla Bolognese gioca volutamente sull'ambiguità - meglio, sulla molteplicità di significati - della parola chiave. In pratica, fa riferimento a un piatto tipico fasullo come gli spaghetti alla bolognese - e in questo caso prevale l'accezione nazionale della parola come bugia, fandonia, ecc.
 
Giorgio Celli, al momento della presentazione, è spregiudicato: «Voglio essere il Savonarola della cucina bolognese, rifiuto completamente questo obbrobrio e al rogo chi inficia la sacralità della cucina con una tale bestemmia» ma poi aggiunge «Spargiamo la diceria che in un antico manoscritto, forse un rotolo del Mar Morto, è stata rinvenuta la ricetta degli spaghetti al la bolognese e lo facciamo diventare nostro primato». L'idea comune studiata assieme parte da 'un mito in negativo”: gli spaghetti alla bolognese per farne un volano positivo, sfruttando l'unico vero punto per il quale è Bologna nel mondo, cioè quasi fosse un 'falso d'autore”. Messe da parte le inutili lamentele sull'uso indiscriminato di questa locuzione in moltissimi ristoranti nel mondo intero, soprattutto nelle grandi metropoli, è stato sviluppato il progetto di utilizzare il detto 'incriminato” ma conosciuto -e apprezzato nel mondo - quale azione di marketing per promuovere una città da tempo ‘addormentata' o chiusa in se stessa in termini positivi e di rilancio per l'immagine complessiva di Bologna, dalla cultura all'arte alla gastronomia, proprio partendo dal ragu, uno dei fondamenti storici di questa cucina.

Un recente sondaggio ha indicato che il piatto preferito dei britannici sono proprio gli spaghetti bolognaise, tant'è che ne consumano quantità incredibili: ben 670 milioni di porzioni l'anno. Un inglese medio mangia 'spaghetti bolognaise” almeno due volte alla settimana e, durante una vita intera, ne trangugia 2960 porzioni.

La 'Balla degli Spaghetti alla Bolognese”, proporrà anche all'estero manifestazioni, corsi di cucina, pubblicazioni su come le ricette di questo ragu si sono tramandate nei secoli ed anche su come abbinarvi la pasta all'uovo; in modo che fra non molto a Rio de Janeiro come a Pechino o a Stoccolma si possa gustare un piatto di pasta prodotta come si deve insieme ad un ragu ben cucinato. 

'Balla degli spaghetti alla Bolognese”
Consiglio direttivo e Soci Fondatori
Giulio Biasion, giornalista - editore
Umberto Faedi, giornalista enogastronomo
Franco Mioni, esperto di cucina internazionale
Neria Rondelli, sommelier ed enogastronoma
Vincenzo Spampinato, operatore culturale e ristoratore
Piero Valdiserra, responsabile marketing e giornalista

Comitato Scientifico
Giorgio Celli, etologo
Giorgio Comaschi, giornalista e attore
Rolando Dondarini, professore unitario, storico
Raoul Grassilli, attore

Sede provinciale: Centro Museale Cà La Ghironda, Zola Predosa
Sede Bologna: c/o Umberto Faedi, via Ferrara 11 – 40139 Bologna

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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