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Il mercato della birra in Austria chiude il 2008 in crescita del 2%

Il mercato birrario austriaco ha chiuso l’annata 2008 registrando una crescita del 2%, in controtendenza rispetto agli altri mercati birrari europei, che stanno denunciando chiusure in negativo. In totale, durante il 2008, sono stati consumati in Austria più di 8,6 milioni di ettolitri di birra

 
01 maggio 2009 | 14:00

Il mercato della birra in Austria chiude il 2008 in crescita del 2%

Il mercato birrario austriaco ha chiuso l’annata 2008 registrando una crescita del 2%, in controtendenza rispetto agli altri mercati birrari europei, che stanno denunciando chiusure in negativo. In totale, durante il 2008, sono stati consumati in Austria più di 8,6 milioni di ettolitri di birra

01 maggio 2009 | 14:00
 

In collaborazione con Beverfood pubblichiamo la seguente notizia.

 Il mercato birrario austriaco ha chiuso in positivo l'annata 2008, in controtendenza rispetto a numerosi altri mercati birrari europei che stanno denunciando chiusure in negativo. In totale, durante il 2008, sono stati consumati in Austria più di 8,6 milioni di ettolitri di birra e i consumi pro capite si sono portati a 109,3 litri, superando quelli della vicina Germania. In questo contesto la Brau Union (gruppo Heieneken) ha aumentato anch'essa le vendite interne, consolidando ancora una volta la sua posizione di preminenza assoluta sul mercato austriaco.

Secondo le valutazioni dell'Associazione degli industriali della birra (www.bierserver.at), nel 2008 gli austriaci hanno consumato più di 8,6 milioni di ettolitri di birra, il che rappresenta un aumento del 2% rispetto al 2007. A differenza di molte altre nazioni della birra, come il Belgio, la Gran Bretagna e i Paesi Bassi, la Repubblica alpina è in crescita. Il consumo pro capite si è portato a 109,3 litri. In tal modo l'Austria ha superato i cugini della vicina Germania (fermi a 108 litri/anno) ed è ora "vice campione del mondo della birra", dietro solo alla Repubblica Ceca. L'evento dei Campionati europei di calcio 2008, ospitati dall'Austria unitamente alla Svizzera, hanno sicuramente favorito la crescita interna dei consumi di birra.

Tuttavia l'industria birraria in Austria è in sofferenza a causa della forte pressione sui costi e della elevata imposizione fiscale che pesa sulla bevanda. Le Märzen dominano il mercato austriaco con oltre 5,5 milioni di ettolitri e un aumento del 3,1% rispetto al 2007, seguite dalle Vollbiere che sono aumentate dell'1,3% rispetto all'anno precedente. Sono cresciute notevolmente le birre leggere e le Radler. Circa la metà della birra in Austria, è venduto in bottiglie di vetro, per lo più con vuoto a rendere.

Il questo contesto il gruppo Brau Union è riuscito a consolidare la propria preminenza di mercato, realizzando vendite interne pari a 4,638 milioni di ettolitri, contro 4,546 del 2007, con una quota di oltre il 50 % del totale mercato austriaco. L'export è rimasto costante intorno ai 240mila hl, con l'Italia principale paese di esportazione. Il giro d'affari totale, comprensivo anche delle esportazioni, è cresciuto di oltre il 2,8% rispetto all'anno precedente, portandosi a 605,8 milioni di euro, di cui 596 milioni relativi al mercato interno.

Le due marche a maggior valore sul mercato austriaco appartengono al gruppo Brau Union, e lo stesso vale per le prime quattro marche (Zipfer, Gosser, Puntigamer, Heineken) per volume di vendite. Il Gruppo sostiene che, in un momento di forte concorrenza come l'attuale, la propria varietà dell'offerta prodotti in termini di marche e tipologie birrarie sia da difendere tenacemente

Markus Liebl, c.e.o. della Brau Union Österreich Ag, si è così espresso per l'immediato futuro: «Dopo un buon anno come il 2008, in cui, nonostante la difficile situazione economica, siamo riusciti a realizzate dei buoni tassi di crescita nei ricavi, procediamo fiduciosi alla sfida del 2009. Vogliamo garantire la nostra leadership di mercato e di espansione nei prossimi anni e svolgere un ruolo fondamentale nel plasmare il mercato della birra austriaca. Ci affidiamo ai nostri marchi leader nazionali, così come ai forti marchi regionali, mantenendo la nostra varietà di offerta e puntando su un grande impegno in termini di innovazione».

Fonte: Beverfood

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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