Confezioni luccicanti avvolgono uova e colombe pasquali. A volte sotto strati di cellophane e carta argentata il contenuto è deludente. Ma ci sono aziende che evitano imballaggi inutili e dannosi all’eco-sistema.
Lindt & Spruengli persegue la politica del rispetto ambientale: l’imballo dell’uovo di cioccolato è cambiato completamente. Tre anni fa ha messo in commercio un uovo con una confezione diversa: l’involucro della sorpresa si è ridotto del 97%, mentre la confezione esterna pesa il 21% in meno. Non solo, ha aumentato il formato dell’uovo di cioccolato dell’11%. Non basta: ha sostituito il supporto rigido in plastica con un flowpack.
L’imballaggio delle uova pasquali è innovativo perché composto in PaperFoam, materiale non convenzionale. Attraverso i fori nella confezione s’intravedono sette uova di cioccolato: la chiusura e la forma arrotondata è inusuale, non solo l’imballaggio ha il pregio di essere smaltito nel contenitore della carta. L’azienda Lindt & Spruengli ha ricevuto premi e riconoscimenti per la sua politica eco-sostenibile.
Chesapeake e Pearlfisher è un’altra società che sostiene la battaglia ecologica, infatti ha eliminato il rivestimento in plastica di ogni uovo. L'imballo, che richiama la forma di un sacchetto, si è ridotto del 60%, creando allo stesso tempo un piacevole impatto visivo. Basta leggere la notizia di questi giorni: i nostri mari sono invasi dalla plastica. Occorre che tutti concorrano a perseguire una politica nel rispetto ambientale. Per mantenere verdura e frutta è consigliabile conservarla nella loro confezione originale. Per fronteggiare il problema occorre sensibilizzare sia il cittadino che la grande distribuzione e le società di packaging aiutino l’ambiente.
Il Club Carta e Cartoni di
Comieco segnala due progetti messi a punto con il coordinamento di Innovhub - Stazione sperimentale carta: i due studi, Pack ProLife e Nactive Pack, prevedono la messa a punto di packaging cellulosici, attivi ed ecocompatibili, basati rispettivamente sull’impiego di propoli e nuove miscele di gas ad alta tecnologia.
I due progetti puntano ad offrire prestazioni ottimali del packaging in termini di: prolungamento della freschezza, mantenimento delle proprietà organolettiche, biodegradabilità e riciclabilità della confezione. Uno dei grandi problemi è lo spreco alimentare: nei cassonetti degli italiani finiscono 2,2 milioni di tonnellate di cibo, pari a 84,9 chilogrammi per ogni famiglia, spreco che costa 8,5 miliardi di euro, circa lo 0,6% del Pil. Così quando si va al ristorante Comieco ricorda che tutti i clienti che lo desiderano hanno il diritto di portarsi a casa il cibo avanzato, chiedendo una doggy bag in cartoncino con gli avanzi di cibo o vino.
Le Doggy Bag d’autore firmate Comieco si trovano in molti ristoranti italiani. Chiedere una doggy bag è un gesto importante contro lo spreco alimentare. Comieco dà alcuni pratici consigli per una Pasqua green e anti spreco. Si tratta di alcuni banali gesti, che molti, spesso, dimenticano: gli involucri dei dolci pasquali vanno separati correttamente. Il cartone esterno va messo nei contenitori della carta, mentre il cellophane in quelli della plastica. I tovaglioli di carta usati vanno messi nel sacchetto dell’umido, la carta da forno nell’indifferenziata, gli scontrini fiscali vanno conferiti nell'indifferenziata, perché sono di carta chimica.
In ultimo vecchi cesti, vassoi e cassette della frutta, confezioni in cartoncino e sacchetti in cartone, carte geografiche, vecchi giornali, anche il cartoncino cannettato possono essere riusati come contenitori. Perché è fondamentale dare una seconda a vita agli oggetti, evitando inutili sprechi.
Per informazioni:
www.comieco.org