Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
martedì 16 aprile 2024  | aggiornato alle 13:53 | 104622 articoli pubblicati

Street Food Style Spazio ai contenitori

 
16 settembre 2018 | 10:45

Street Food Style Spazio ai contenitori

16 settembre 2018 | 10:45
 

Non ci siamo inventati nulla di nuovo ma lo abbiamo reso glam, trendy e ricco di suggestioni per il palato.

Lo Street Food ha storia antica (le prime tracce risalgono agli antichi Egizi che al porto di Alessandria friggevano il pescato per poi venderlo per strada), ma è solo con il nuovo millennio che ha conquistato anche i più recalcitranti, abituati a pasti “seduti” e ad accurate mise en place. Ad intuire il potenziale dell’“assaggio da passeggio” furono per primi i francesi, che affiancarono al Croque Monsieur dei bistrot i “pâtés” farciti con carni stufate o verdure da sbocconcellare lungo la Senna. I cugini inglesi gli fecero eco facendo del “fish and chips” avvolto nel giornale un vessillo. Da lì l’ascesa: nato povero in epoche remote, nella stagione della globalizzazione il cibo da strada ha invertito il senso di marcia divenendo baluardo dell’identità di un territorio, ma anche moda e formula giocosa per pranzi di lavoro e cene take away non convenzionali.

(Street Food Style Spazio ai contenitori)

L’Italia ha fatto scuola, contribuendo a mantenere vivo il costume alimentare del suo popolo e a promuovere una nuova corrente gourmet che al tavolo del ristorante preferisce il bancone dei furgoncini o i contenitori da asporto per “spizzicare qua e là” camminando per la città. Il trend è innegabile, come conferma anche TripAdvisor che, inserendo food truck di successo tra i “must be place” di Milano, ha consacrato questa cucina a fenomeno del terzo millennio.

Fenomeno che seduce per la qualità degli ingredienti, la golosità delle ricette e la singolarità del servizio. Mise en table sofisticate cedono infatti il passo a contenitori che abbinano funzionalità ed estetica, comodità e sicurezza. Scatole in cartone iper design per insalate, vaschette e coni rigidi dalle grafiche accattivanti per fritti sfiziosi, bag per riporre hamburger preservandone la temperatura, bicchieri con coperchi e piatti in materiali riciclabili consentono di banchettare senza sedersi ad un desco.

«Il cibo da strada è stato promosso sia dalle aziende - spiega Sergio Pezzotta, presidente del cda di Ros - come confermano business lunch informali o eventi particolari, sia dalle città che si trasformano in palcoscenici per festival e food happening. Nasce quindi la necessità di fornire soluzioni che abbinino design e praticità per agevolare il consumo».

(Street Food Style Spazio ai contenitori)

Lo ha ben compreso Firstpack, azienda leader nel settore del packaging alimentare monouso specializzata in stoviglie biodegradabili, che interpretando le esigenze del mercato “street” ha sviluppato un’articolata gamma di proposte per rispondere ad esigenze sempre più specifiche. «Che si tratti di contenitori a cono per patatine, di drink glass o di scatole per mini toast - prosegue Pezzotta - Firstpack ha progettato il contenitore perfetto, per forma, grandezza e uso, per ogni occasione, così da favorire un’esperienza gourmet sempre più ricercata».

La nota di valore? L’attenzione alla sostenibilità, come sottolinea anche il marchio “Ecolomique” che raggruppa tutti i contenitori riciclati o riciclabili. Investendo su materiali green (carta, bambù, amido di mais, fibra di canna da zucchero, palma e legno), privilegiando gli imballaggi naturali e le risorse rinnovabili, l’azienda ha prodotto linee biodegradabili al 100% o eco-friendly per limitare al minimo l’impatto sull’ambiente. Come a dire: una buona cucina deve essere una cucina buona. Anche se consumata on the road.

Per informazioni: www.ros.bergamo.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali
       


Electrolux
Julius Meiln
Torresella
Giordana Talamona

Electrolux
Julius Meiln
Torresella

Giordana Talamona
Mulino Caputo
Brita