Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 29 marzo 2024  | aggiornato alle 01:47 | 104249 articoli pubblicati

Meiko a fianco dei ristoratori con tecnologia e capitale umano

Dalla casa madre di Offenburg, fondata nel 1927, il gruppo è cresciuto in maniera dinamica diventando un brand riconosciuto a livello globale, che ha superato la pandemia trovando nuovi spazi di business

di Giorgio Lazzari
 
20 settembre 2021 | 10:15

Meiko a fianco dei ristoratori con tecnologia e capitale umano

Dalla casa madre di Offenburg, fondata nel 1927, il gruppo è cresciuto in maniera dinamica diventando un brand riconosciuto a livello globale, che ha superato la pandemia trovando nuovi spazi di business

di Giorgio Lazzari
20 settembre 2021 | 10:15
 

Le idee e le tecnologie di Meiko garantiscono in tutto il mondo i massimi livelli di pulizia e igiene, con una particolare attenzione alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente. Dalla casa madre di Offenburg, fondata nel 1927, il gruppo è cresciuto in maniera dinamica, diventando un brand riconosciuto a livello globale. Ora detiene partecipazioni in 10 aziende collocate in Germania, ma anche in altri 6 paesi d’Europa e 7 oltre oceano, garantendo così la disponibilità delle soluzioni Meiko per il pulito in tutto il mondo. Che si tratti di Berlino o Monaco, Parigi o Vienna, gli Stati Uniti o la Cina, Meiko è a portata di mano, in tutti i principali settori, dagli aeroporti alla Formula 1, dalle navi da crociera agli ospedali, dai ristoranti all’industria alimentare.

Meiko leader nella produzione di macchine per lavaggio e pulizia

Meiko leader nella produzione di macchine per lavaggio e pulizia

 

Leader nelle macchine per il lavaggio di stoviglie professionali

Il gruppo è leader di settore nelle macchine per il lavaggio di stoviglie professionali per cucine industriali, dalle piccole lavastoviglie sottobanco ai più grandi sistemi di lavaggio stoviglie del mondo, sistemi di trattamento di rifiuti alimentari e attrezzature per il lavaggio e disinfezione degli utensili e contenitori sanitari negli ospedali e case di cura, con un fatturato di 375 milioni di euro. Meiko ha 2.600 dipendenti provenienti da più di 100 nazioni, 550 brevetti attivi in tutto il mondo e tre siti produttivi in Germania, Cina e Usa.

Gioca e Parti

 

Quartier generale italiano a Chivasso

In Italia il quartier generale è a Chivasso, in provincia di Torino, dove abbiamo intervistato Eric Weiss, ceo del Gruppo per Italia e Spagna, con il quale abbiamo tracciato un bilancio dell’attività e parlato delle prospettive future.

Partiamo dal periodo più duro dell'emergenza sanitaria. Come avete reagito e supportato la Vostra clientela?
Per prima cosa abbiamo pensato a proteggere e mettere in sicurezza i nostri dipendenti, evidenziando regole di comportamento, tenuto conto che i collaboratori rappresentano la nostra risorsa più importante. All’inizio della pandemia, a marzo 2020, era difficile comprendere la portata del fenomeno, ma noi ci siamo subito organizzati per offrire a tutti quanti dispositivi di protezione e regole precise sin dal momento in cui si esce di casa e fino a quando si arriva in ufficio. L’azienda ha fatto di tutto per superare il momento di difficoltà e abbiamo subito comunicato ai clienti che li avremmo supportati e aiutati, nonostante le limitazioni, con contatti quotidiani, sia telefonici sia tramite mail. Inoltre, abbiamo messo rapidamente in campo formazioni specifiche sui vari prodotti, in modo da agevolare la gestione delle difficoltà legate alla presenza di virus e batteri.

Meiko opera anche in strutture sensibili come gli ospedali e le case di cura, strutture duramente colpite dall’emergenza sanitaria causata dal Covid-19.
Un terzo del nostro fatturato è dovuto alle attrezzature per il lavaggio e la disinfezione di accessori nel settore sanitario, soprattutto nei reparti con degenti allettati e non autosufficienti. Ma forniamo anche assistenza agli ospedali per la manutenzione, disinfezione o fornitura di disinfettanti specifici. Nei giorni più duri della pandemia eravamo impegnati per fornire, fra mille difficoltà, il supporto e tutto l’aiuto necessario a case di cura, di riposo e alle strutture ospedaliere. Abbiamo registrato un’altissima richiesta dei nostri macchinari e inviato i nostri tecnici ad installare macchinari nei reparti di tutta Italia. Ogni volta che i nostri collaboratori uscivano dall’azienda, dovevano seguire procedure rigidissime di protezione individuali con guanti, sovrascarpe, disinfettanti, doppia mascherine e regole di distanziamento. Ma il nostro supporto verso la clientela è proseguito anche con la fornitura di dispositivi di protezione, nel momento in cui non si trovavano sul mercato, che abbiamo reperito all’estero e messo a disposizione delle aziende. Sono stati mesi impegnativi, nei quali abbiamo ricevuto chiaramente meno richieste dal settore della ristorazione, chiuso a causa del lockdown, dando priorità a supermercati e Gdo, così come le industrie alimentari, a cui abbiamo dato massima disponibilità.


Sono state introdotte novità o modelli di gestione differenti rispetto al passato?
Una volta impostato lavoro per i clienti, abbiamo creato giornate formative per i nostri collaboratori trasmettendo le nozioni sui nuovi strumenti digitali, da Zoom a Skype, presentazioni per spiegare come coinvolgere i clienti, oltre alla realizzazione di indagini di mercato. In pratica ci siamo preparati al momento in cui saremmo tornati alla normalità. Abbiamo inoltre introdotto dei video per tenere informati e formare i nostri tecnici.

Anche alla luce degli stravolgimenti degli ultimi mesi, qual è oggi il core business del gruppo Meiko e com’è articolata la sua presenza in Italia?
Meiko progetta macchine per il lavaggio, la pulizia e l’igiene del settore Horeca professionale, industriale e sanitario. L’innovazione è uno dei pilastri del Gruppo, una multinazionale presente direttamente in una trentina di paesi con filiali proprie e 2600 dipendenti nel mondo, con tre unità produttive in Germania, Cina e Stati Uniti. Il quartier generale italiano, fondato 15 anni fa, è a Chivasso e conta 20 dipendenti. Negli anni siamo cresciuti molto e oggi abbiamo un fatturato intorno ai 5 milioni. Lavoriamo con venditori e tecnici diretti, insieme ad una rete di 40 centri assistenza in tutta Italia. Dal 2019 è attiva la Meiko Academy, centro di formazione commerciale e tecnico, che punta non solo alla formazione sui macchinari, ma anche a diffondere i nostri valori legati alla sostenibilità e alla tutela dell’ambiente. Lavoriamo con acciaio riciclato, le macchine sono praticamente senza più plastica e al termine della vita professionale, gran parte delle componenti possono essere riciclate. Tutte le decisioni fondamentali dell’azienda sono insomma improntate alla sostenibilità.

Eric Weiss

Eric Weiss

 

Quali sono le novità e le tecnologie su cui punta oggi Meiko?
Per quanto riguarda l’offerta commerciale, abbiamo prodotti uguali in tutti i Paesi e lavoriamo tanto sull’innovazione, sia nei processi produttivi sia nella comunicazione. Siamo passati dall’era industriale alla digitalizzazione, ma il fattore fondamentale rimane sempre quello umano. La tecnologia rappresenta il mezzo per far conoscere meglio il cambiamento radicale all’interno delle dinamiche della nostra azienda, con prodotti di alta qualità per quanto concerne il lavaggio, il risparmio di acqua ed energia e bassi costi operativi. Abbiamo inoltre sviluppato soluzioni ergonomiche in modo che gli operatori lavorino in un ambiente più sano ed economico, ma anche con meno fatica. Oggi abbiamo lavastoviglie completamente automatiche, con l’operatore che deve solo inserire il cesto all’interno della macchina e subito parte il ciclo di lavaggio. La robotizzazione delle attrezzature permetterà nei prossimi anni di capire il grado di sporco e scegliere il tipo di lavaggio. Progettiamo macchine perché durino almeno dai 10 ai 15 anni quando mediamente si va dai 5 ai 7, e garantiamo ricambi per 20 anni.

In base alla vostra esperienza, qual è il settore che sta soffrendo maggiormente la pandemia?
La ristorazione a 360 gradi ha sofferto più di tutti, ma in particolare ci sono alcuni specifici segmenti che stanno ancora soffrendo, come il settore alberghiero. Le catene che puntavano molto sul settore business sono ferme da un anno e mezzo, ma anche in futuro un terzo dei business manager non si sposterà più, utilizzando tecnologie nuove sviluppate durante la pandemia. Hanno sofferto anche catering e banquettistica, un settore da 100mila matrimoni ogni anno in Italia, cui si sommano convegni ed eventi aziendali. Una parte di ristoranti e pizzerie è sopravvissuta grazie al delivery, trasformandosi in ghost o dark kitchen.

La ripartenza è andata secondo le previsioni e si riesce ancora a programmare il lavoro tra commesse acquisite ed incertezze date dalla congiuntura economica?
Teniamo presente che nel 2020 il Gruppo ha subìto una perdita fatturato inferiore al 10 per cento. Come Meiko programmiamo a 10 anni e la nostra fortuna è quella di avere tante filiali con una presenza diretta sui mercati. Dipendenti e collaboratori di Meiko si sono dati da fare per trovare nuovi spazi di business. L’anno scorso, tenuto conto delle difficoltà del settore Horeca, abbiamo messo in cantiere una macchina per la disinfezione e il lavaggio delle protezione individuali, che per esempio sta avendo particolare successo con i Vigili del Fuoco, così come abbiamo spinto di più nel settore dell’industria alimentare e dei supermercati. In piena pandemia sono state aperte nuove filiali in Giappone, ma anche in Messico e nel 2021 in Repubblica Ceca, Corea del Sud ed Emirati Arabi.

 

 

Innovazione e digitalizzazione oggi vanno di pari passo con sostenibilità ambientale.
Puntiamo tantissimo ad avere un bilancio energetico neutrale e se dobbiamo acquistarla, scegliamo solo energia verde. Puntiamo ad utilizzare al massimo le fonti rinnovabili, dai pannelli solari al recupero del calore che produciamo nelle fasi di lavorazione. Nel 2020 abbiamo presentato il primo bilancio di sostenibilità e insieme alla nostra casa madre puntiamo sempre al miglioramento. Innovare si può, ma la digitalizzazione accelera i processi, anche se non dobbiamo mai sottovalutare il potere dell’interazione umana. Incredibile quantità e reperibilità di dati. Se prima lanciavamo una nuova attrezzatura in 5 anni, oggi il tempo si è dimezzato, abbiamo elaborato nuove soluzioni di lavaggio che presenteremo quest’anno, dedicate alle case di cura e agli ospedali, con macchine più compatte e performanti. Nel campo dei rifiuti vantiamo una macchina per l compattamento dell’organico, capace di triturare estraendo i liquidi, in modo da rendere più leggero e meno voluminoso il prodotto da trasportare in discarica, evitando, inoltre la creazione di gas.
Per maggiori informazioni basta consultare il sito www.meiko.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali
       



Delyce
Mulino Caputo

Consorzio Barbera Asti
Pavoni