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Perché e come usare la pietra refrattaria

 
22 luglio 2021 | 10:48

Perché e come usare la pietra refrattaria

22 luglio 2021 | 10:48
 

Avete appena acquistato la pietra refrattaria e desiderate utilizzarla al massimo del suo potenziale? Qui scoprirete come farlo.

 

Se ne avete già una o avete intenzione di acquistarla, sapete senz’altro che la pietra refrattaria è una base ottima per cuocere la pizza, e non solo questo, ovviamente. Ecco i migliori modelli che si possono trovare su Internet e che vi possono aiutare ad avere una superficie di cottura favolosa, unica, funzionale ed efficiente. Del resto, l’arte dei pizzaioli esiste da sempre ed è riconosciuta persino dall’UNESCO, che l’ha identificata come Patrimonio Immateriale dell’Umanità. 

Ci sono ovviamente grandi e grosse differenze tra fare una pizza in casa e mangiarne una in pizzeria, ma ecco alcuni consigli per ottenere un prodotto di qualità come i veri professionisti.


Perché e come usare la pietra refrattaria

 

Alcune cose fondamentali

Sappiamo e abbiamo appurato che fare la pizza è praticamente considerata un’arte, ma l’ambiente domestico può offrire diversi limiti che invece non esistono in una cucina professionale, sicuramente più attrezzata. Ci sono infatti alcuni elementi fondamentali che distinguono la preparazione della pizza in casa da quella di un professionista e sono specificatamente gli strumenti adoperati e gli spazi a disposizione. Infatti, i dispositivi più importanti da non farsi mancare sono tre: il forno, il frigorifero e l’impastatrice.

 

Il primo può essere a legna, a gas oppure elettrico, l’importante è che dia garanzia di alte prestazioni. Il secondo è fondamentale per la maturazione dell’impasto che si andrà a preparare, mentre il terzo serve ovviamente per la lavorazione degli ingredienti. Grazie alla pietra refrattaria però non c’è pericolo di lasciare la base poco cotta o di ottenere un risultato non soddisfacente, anche se il proprio forno non riesce a raggiungere temperature elevatissime.

 

Ma andiamo ora a vedere come preparare la pizza a casa, utilizzando questo pratico strumento.

 

1: cottura

Durante la preparazione dell’impasto e circa almeno 20 minuti prima dell’infornata, è fondamentale che la pietra refrattaria si riscaldi e raggiunga una buona temperatura.

Per questo motivo, bisogna metterla in un forno ventilato, su un ripiano alto se dovete preparare la pizza o le torte, mentre di uno centrale per i biscotti o per il pane.

Una cosa fondamentale è di non metterla mai a temperatura ambiente in un forno caldo, perché potrebbe creparsi. Infatti, il forno deve essere sempre freddo e devono riscaldarsi entrambe contemporaneamente. 

 

Quando arriva il momento di infornare, non si deve ungere assolutamente nulla: al massimo si può spargere un po’ di farina di mais per evitare che l’impasto si attacchi alla base. Terminata la cottura, mentre mangiate la vostra pizza, dovete assolutamente lasciare la pietra nel forno, a raffreddare. Insomma, è fondamentale capire che gli sbalzi di temperatura possono causare gravi danni alla vostra pietra refrattaria.

 

2: pulizia

Una volta raffreddata completamente, se ci sono ancora pezzi sulla superficie e quindi è sporca, si può facilmente pulire. In tal caso, vi consigliamo di usare uno strumento come una spatola di metallo per eliminare qualsiasi residuo. Fatelo ovviamente quando è ormai abbastanza fredda da poter essere maneggiata anche a mani nude.

 

Un altro aspetto molto importante è quello di evitare assolutamente l’impiego di un detersivo per piatti: usate solo e soltanto l’acqua corrente. Inoltre, se c’è dell’unto sulla superficie, potete anche lasciarlo lì, perché la rende antiaderente e quindi più facile e semplice da usare. Se la pietra si macchia, dovete essere pronti a sapere che questo è qualcosa di inevitabile e che può accadere senza alcun preavviso. Ciò non comporta nulla se non un fattore estetico che potrebbe farvi storcere il naso.

 

3: renderla resistente e antiaderente

Per quanto possa sembrar strano, non bisogna mai mettere alcun tipo di olio sulla superficie, nemmeno quello di oliva. Infatti, la temperatura elevata a cui tende ad arrivare può far bruciare completamente i grassi in cottura, rendendo i cibi immangiabili e tossici.

Sebbene alcune persone abbiano la convinzione che questo tipo di pietra sia grossomodo come i tegami in ghisa, la realtà è ben diversa, perché il materiale con cui è realizzata si impregna completamente di unto, strato dopo strato. Per questo motivo, come anticipato, è bene usare al massimo un sottilissimo strato di amido di mais o di farina di mais.

In questa maniera, gli oli rilasciati dal cibo durante la cottura entreranno nella pietra senza causare problemi. E poi, man mano che la usate per cucinare, svilupperà da sola una funzione antiaderente che la renderà anche più resistente.

 


 

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