Nel settore della ristorazione e dei pubblici esercizi - bar, ristoranti, stabilimenti balneari, gelaterie - arriva una novità destinata a incidere sulla gestione del lavoro stagionale. È stato firmato a Savona un accordo integrativo tra Fipe/Confcommercio e le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, che introduce un meccanismo innovativo per allungare i contratti dei lavoratori stagionali, con l'obiettivo dichiarato di incentivare la destagionalizzazione e migliorare la qualità occupazionale. Si tratta del primo caso in Italia.
Lavoratori stagionali, come funziona il progetto "Savona"
Il nuovo sistema prevede che i lavoratori, in accordo con l'azienda, possano accantonare le ore di straordinario maturate durante i mesi estivi - in particolare luglio e agosto - e recuperarle come riposi retribuiti nei mesi autunnali e invernali, quando il flusso di lavoro si riduce. Questo consentirà l'automatico prolungamento del contratto, in un'ottica di maggiore continuità professionale.

Lavoro stagionale, in Liguria le ore accantonate d'estate restituite come riposi compensativi retribuiti nei mesi successivi
Secondo quanto stabilito nell'intesa, «l'azienda, per superare la stagionalità e non disperdere la professionalità, potrà permettere al dipendente di accantonare le prestazioni lavorative straordinarie eccedenti il normale orario di lavoro settimanale». Le ore accantonate verranno poi restituite come riposi compensativi retribuiti, da usufruire alla scadenza naturale del contratto. Il meccanismo si traduce in un prolungamento automatico del contratto - per un periodo minimo di 15 giorni - e si accompagna a un sistema di premi di risultato, collegati all'aumento del fatturato aziendale durante l'alta stagione.

L'accordo prevede un premio variabile da 300 a 1.000 euro per i dipendenti
L'accordo prevede un premio variabile da 300 a 1.000 euro per i dipendenti, calcolato in base a due parametri: l'incremento del fatturato e la durata del contratto del lavoratore. In questo modo, il modello retributivo viene parzialmente legato ai risultati dell'impresa, introducendo un principio di partecipazione agli esiti economici.
Misure di welfare e attenzione alle pari opportunità
Il testo dell'accordo include anche misure a sostegno del welfare aziendale. Sono previsti:
- Buoni spesa
- Abbonamenti per i mezzi pubblici
- Assistenza sanitaria integrativa
- Servizi di supporto familiare
Inoltre, viene rafforzata l'attenzione alle pari opportunità: un genitore, fino al compimento del terzo anno di età del figlio, potrà richiedere il part-time, con l'obiettivo di favorire la conciliazione tra vita privata e lavoro.
Destagionalizzare il turismo, un percorso condivisibile
Come spiegato da Carlomaria Balzola, presidente provinciale di Fipe/Confcommercio: «Da tempo si parla di allungare la stagione e, di conseguenza, di destagionalizzare i contratti. Questo sistema punta a fidelizzare il lavoratore e a farlo crescere professionalmente, offrendo al tempo stesso una maggiore stabilità e qualità della vita».

L'intesa firmata a Savona rappresenta una delle prime applicazioni in Italia
Aldo Cursano, vicepresidente vicario Fipe aggiunge: «La stagionalità è una necessità che si concentra in determinate fasce temporali, così come accade nella stagione invernale con la neve, o nella stagione estiva lungo la costa. Devo dire anche nelle città d’arte, dove, di fatto, nella stagione turistica c’è un'affluenza importante di turisti e visitatori, e noi siamo chiamati a fornire un servizio, a rispondere alla domanda. È chiaro, quindi, che poi c’è una bassa stagione. Poter, in qualche modo, trovare modalità attraverso cui quel “di più” che viene fatto per rispondere alla domanda nei periodi di picco possa essere redistribuito nella bassa stagione, io ritengo sia un percorso assolutamente condivisibile, soprattutto nella misura in cui si concorda con la parte sindacale».

Aldo Cursano, vicepresidente vicario Fipe
«È necessario - prosegue - trovare incentivi attraverso i quali i ragazzi e i professionisti del settore possano guardare alla stagionalità con maggiore attenzione, cercando, chiaramente, di avere una prospettiva più ampia, che possa coprire quanto più tempo possibile».
Un accordo pilota per il settore turistico-ricettivo
L'intesa firmata a Savona rappresenta una delle prime applicazioni in Italia, e la prima in Liguria, di un modello di flessibilità contrattuale che guarda alla destagionalizzazione come leva per migliorare la competitività delle imprese turistiche e la stabilità dei lavoratori. «È una svolta per arrivare all'obiettivo di rendere la provincia sempre più competitiva nel settore turistico», conclude Balzola.

Cursano quindi aggiunge: «Le cose vanno viste e ponderate: probabilmente a Savona hanno trovato un “vestito su misura” adeguato a quel tipo di bisogno. È chiaro che il secondo livello e gli accordi di questo tipo possono diventare proprio un vestito su misura, modellato sulle specificità dei diversi territori — che non sono tutte uguali e non rispondono agli stessi criteri. Però, come principio generale, allungare dove c’è bisogno e redistribuire su un periodo più lungo, io ritengo che per le aziende possa davvero essere una strada da percorrere».