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Scoperto un batterio nell’acqua Ritirato un lotto di Sorgesana

 
18 settembre 2019 | 17:46

Scoperto un batterio nell’acqua Ritirato un lotto di Sorgesana

18 settembre 2019 | 17:46
 

Il gruppo Lete avevatolto dal mercato in via cautelativa una parte di Acqua Sorgesana in bottiglie da mezzo litro provenienti dallo stabilimento campano di Pratella, in provincia di Caserta.

IN AGGIORNAMENTO

A causa di un batterio riscontrato nell’acqua, Acqua Lete aveva annunciato a settembre del 2019 la decisione di richiamare un lotto di Sorgesana per rischio microbiologico. L’avviso era comparso anche sul sito del Ministero della Salute, con una nota che annunciava il richiamo del lotto numero 13.02.21 L 402 14 dell’acqua minerale naturale a marchio Sorgesana, nel formato da mezzo litro realizzato nello stabilimento di Pratella (Ce) per la presenza di batteri Pseudomonas aeruginosa.

L'acqua ritirata porta come scadenza il 13 febbraio 2021 Pseudomonas aeruginosa(Scoperto un batterio nell’acqua Lete ritira un lotto di Sorgesana)

L'acqua ritirata porta come scadenza il 13 febbraio 2021

La data di scadenza indicata sull’etichetta era fissata al 13 febbraio 2021. Acqua Lete aveva precisato di avere eseguito un ritiro preventivo in attesa della revisione delle analisi già chiesta all’Istituto Superiore di Sanità.

Successivamente in data 15 febbraio 2021 (dopo la data limiti di scadenza di quell'acqua) sempre il ministero della Salute ha però poi revocato questo richiamo perchè da tempo l'intero lotto non era più in circolazione e quindi non potevano esserci danni per i consumatori, come ci conferma l'avvocato Sveva Antonini che tutela gli interessi della società.

Quale era il batterio
Pseudomonas aeruginosa è il nome di un batterio dal punto di vista tecnico Gram-negativo, un patogeno opportunista che colpisce soprattutto persone con difese immunitarie o barriere fisiche (pelle o mucose) compromesse. Si trova soprattutto nei locali degli ospedali e può essere reintrodotto nell’ambiente con frutta, verdura, piante e tramite pazienti trasferiti da altri reparti. Può provocare infezioni di vario genere, da quella polmonare alla cutanea a quella delle vie urinarie.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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